Mezzogiorno: 111 milioni di euro per la ricerca scientifica: Edilizia, Programmi di Ricerca e Assunzioni di personale

E' una concreta chance di lavoro nelle strutture di ricerca per tanti giovani ricercatori del Sud Italia.

Circa 111 milioni di euro sul piatto, di cui 87 dal MUR e circa 24 dal CNR per il potenziamento della rete scientifica del Mezzogiorno.

Finanziamenti che sembravano perduti e che sono stati pienamente recuperati.

E una concreta chance di lavoro nelle strutture di ricerca per tanti giovani ricercatori del Sud Italia.

Questo, in sintesi, il risultato definitiva rimodulazione dell’Intesa di Programma MUR-CNR, che prevede fondi cospicui, stanziati dalle parti, per una serie di azioni:
importanti interventi di edilizia volti all’insediamento e/o al completamento di aree di ricerca;
– sviluppo di attività di ricerca nell’ambito di programmi integrati multisettoriali;
progetti di sviluppo competenze e di formazione rivolti ai giovani ricercatori operanti nelle strutture di ricerca del Mezzogiorno;
– inserimento stabile di questi ultimi nelle strutture.

A dare la notizia è il Vice Presidente del CNR, Federico Rossi, che si dice "felice di un risultato che si concretizza dopo vent’anni di stop and go".

Nel dettaglio si riportano i contenuti dell’Intesa.

EDILIZIA
La rimodulazione dell’Intesa prevede interventi nella regione Puglia, la Regione Campania e la Regione Sicilia.
Complessivamente, saranno investiti 84,668 M euro.

Regione Puglia
I fondi disponibili ammontano a oltre 23,4 M euro.
Il primo intervento edilizio programmato è previsto ad Agro Valenzano, per l’Area della Ricerca di Bari. Qui si svilupperà un polo con presenze pubbliche e private dedicate alla ricerca, all’innovazione tecnologica e alla promozione d’impresa. La realizzazione di tale intervento richiederà 22,722 M euro.
Il secondo intervento, per un costo di oltre 0,7 M euro, riguarderà lavori di completamento edilizio dell’ex Istituto Talassografico di Taranto.

Regione Campania
Per la Campania sono resi disponibili 43, 627 M euro.
A Portici sarà realizzato un Polo Agrario presso la facoltà di Agraria, insieme all’Università Federico II, con un costo pari a 6,3 M euro.
A Napoli, tre interventi edilizi. Nella zona del porto, sarà completato il Polo per le Attività Mediterranee (12 M euro). A Fuorigrotta sarà completato il Polo Tecnologico, situato in prossimità della facoltà di Ingegneria (circa 14,9 M euro). Infine, nella zona ospedaliera è previsto l’ampliamento del Polo Biotecnologico di Via Pietro Castellino (oltre 10, 4 M euro).

Regione Sicilia
I fondi stanziati ammontano a 17,56 M euro.
Su tutti gli interventi edilizi programmati, avrà priorità il completamento delle opere relative all’Area della ricerca di Catania, con un costo pari a 10 M euro, all’IMETEM (Istituto Nazionale di Metodologie e Tecnologie per la Microelettronica) ( oltre 5,6 M euro) e all’ex IST (Istituto Talassografico) di Messina, oggi accorpato nell’ IAMC (Istituto per l’Ambiente Marino Costiero), per un costo pari a 1,8 M euro.

RICERCA
L’Intesa destina complessivamente 22,7 M euro.
Di questi, 12 milioni di euro saranno utilizzati sia per lo sviluppo di laboratori e lo sviluppo competenze, sia per la formazione di giovani ricercatori.
In particolare, parte dello stanziamento servirà ad integrare altri fondi aggiuntivi, richiesti al MUR, per l’acquisto e l’allestimento di una nuova nave oceanografica, dopo la tragica perdita, nell’agosto scorso, della nave oceanografica Thetis.
Altri 10,7 M euro saranno utilizzati per lo sviluppo di programmi e conseguenti attività di ricerca volte alla realizzazione di reti nazionali, con partner esterni, su programmi integrati multisettoriali.
Su questo versante, sono previste attività di ricerca applicata, sviluppo tecnologico e creazione d’impresa, in collaborazione con partner esterni, nel settore dell’uso razionale dell’energia negli edifici – Programma "Uso razionale energia negli edifici" -, includendo le applicazioni di domotica e la connessa attività di formazione. Per tali attività sono stati stanziati 5 M euro.
Altre attività di ricerca riguarderanno l’interazione fra le tematiche agroalimentare, ambiente e salute, ivi inclusi gli aspetti di sicurezza alimentare. Si prevede l’utilizzo di competenze e strumenti di intervento afferenti alle scienze umane con riferimento al concetto dell’identità culturale. Il "Programma Agroalimentare, Ambiente e Salute" per il quale sono stati previsti 5,7 M euro, punterà a valorizzare in modo coordinato alcune vocazioni del Mezzogiorno, fino ad oggi perseguite senza un progetto organico.

PERSONALE
Sono resi disponibili 3,5 M euro da destinarsi all’inserimento di giovani ricercatori nei laboratori del Mezzogiorno.

Per info: segreteria della Direzione centrale, Supporto alla programmazione e alle infrastrutture – tel. 06/49932020, e-mail segr.das@amministrazione.cnr.it

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