Pubblicata la norma UNI 11296 sul Comfort acustico
Nel mese di febbraio è stata pubblicata la norma UNI 11296:2009 “Acustica – Linee guida per la progettazione, la selezione, l’installazione e il collaudo dei sistemi per la mitigazione ai ricettori del rumore originato da infrastrutture di trasporto”.
Da sempre la commissione “Acustica e vibrazioni” dell’UNI è attiva per una collaborazione applicativa della legislazione vigente e, nel caso specifico, di quella in tema di inquinamento acustico ambientale, rappresentata dal Decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 194 “Attuazione della direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale”.
A riguardo, la commissione aveva precedentemente elaborato la UNI 11252:2007″Acustica – Procedure di conversione dei valori di LAeq diurno e notturno e di LVA nei descrittori Lden e Lnight”, norma che definisce le procedure per la conversione dei valori del livello continuo equivalente per i tempi di riferimento diurno e notturno e dell’indice di valutazione del rumore aeroportuale nei descrittori livello giorno-sera-notte e livello del rumore notturno.
Ad essa si aggiungono due progetti, entrambi approvati dalla commissione e ora in fase di pubblicazione: il rapporto tecnico UNI/TR 11327″Criteri per la predisposizione dei piani d’azione destinati a gestire i problemi di inquinamento acustico ed i relativi effetti” e il progetto U20001441″Linee guida alla mappatura acustica e mappatura acustica strategica – Parte 1: Modalità di stesura delle mappe”.
Il risanamento acustico delle aree e degli edifici disturbati dal rumore prodotto da infrastrutture di trasporto può essere attuato con interventi alla sorgente sonora, sul percorso di propagazione sonora, mediante sistemi antirumore o direttamente al ricettore, isolando acusticamente la facciata.
Gli interventi finalizzati alla riduzione del rumore alla sorgente o lungo il percorso di propagazione sonora consentono di ottenere un miglioramento del clima acustico su aree più o meno estese, mentre gli interventi ai ricettori consentono di risanare solamente gli ambienti interni di questi ultimi.
La tipologia di intervento di risanamento deve essere scelta in funzione delle caratteristiche tecniche, ambientali ed economiche delle diverse soluzioni, restando comunque preferibile l’intervento sulle sorgenti o sul percorso di propagazione del rumore.
Nel caso degli interventi ai ricettori, oggetto della UNI 11296, questi possono riguardare i differenti elementi che compongono il sistema di facciata.
Tra questi sono compresi anche gli schermi di facciata, i balconi nonché i serramenti, i dispositivi per il passaggio dell’aria e i sistemi di oscuramento, mentre non sono comprese le barriere antirumore separate dall’involucro edilizio per le quali si rimanda alla UNI 11160:2005, che si propone come una linea guida per la progettazione, l’esecuzione e il collaudo di sistemi antirumore per infrastrutture di trasporto via terra.
I sistemi antirumore oggetto della UNI 11160 ricadono nell’ambito della direttiva europea 89/106/CEE sui Prodotti da costruzione (CPD). Ad essa, come direttiva “nuovo approccio”, sono legate diverse norme europee armonizzate come la UNI EN 14388:2005 sui dispositivi per la riduzione del rumore da traffico stradale e le specifiche serie di norme europee sui relativi metodi di prova.
La realizzazione di opere quali i sistemi antirumore a fianco di infrastrutture di trasporto via terra è soggetta a diverse disposizioni di legge, attinenti la stabilità strutturale, la sicurezza, ecc. La loro esecuzione in opera è poi soggetta alla complessa legislazione sugli appalti pubblici.
Alla luce di tutto questo, la commissione “Acustica e vibrazioni” ha ritenuto opportuno predisporre la norma UNI 11296 affinché tutte le parti interessate trovassero un riferimento unitario per tutto quanto attiene la progettazione, l’esecuzione e il collaudo di sistemi antirumore per infrastrutture di trasporto via terra.
La norma, che si propone come linea guida, stabilisce i requisiti per la progettazione, la selezione, l’installazione ed il collaudo di sistemi per la mitigazione del rumore generato negli ambienti interni degli edifici da infrastrutture di trasporto.
Essa si applica al risanamento di edifici esistenti; tuttavia, può essere presa come riferimento anche per la progettazione di edifici nuovi.
Si applica inoltre ai soli interventi di risanamento riferiti ai casi di propagazione del rumore per via aerea, quindi non si applica ai casi in cui il rumore si propaga unicamente per via strutturale (per esempio nel caso di sottopassi ferroviari).
(Fonte: UNI)
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pubblicato in data: 20/03/2009