Regione Lazio – 100 milioni di euro per nuove case popolari
Sul piatto dell’edilizia popolare, la Regione Lazio mette 100 milioni di euro e lo fa avviando un programma di completamento e costruzione di edifici di edilizia sovvenzionata da parte delle sette ATER del territorio.
In cifre, si tratta di 1042 nuovi alloggi popolari nel Lazio , di cui: 469 nella capitale; 219 in provincia di Roma; 122 a Latina; 98 a Frosinone; 70 a Viterbo; 52 a Rieti; 13 a Civitavecchia.
Sono questi i contenuti della delibera di riparto approvata il 5 ottobre u.s. dalla Giunta Regionale, presentata dall’assessore ai Lavori Pubblici e Politica della Casa Bruno Astorre assieme all’assessore al Bilancio, Programmazione Economico Finanziaria e Partecipazione Luigi Nieri.
Il via libera dell’esecutivo regionale avvia la programmazione degli interventi per nuovi appartamenti di circa 60 mq di superficie.
"Se si pensa – ha affermato l’assessore Astorre – che a livello nazionale, con la prossima finanziaria, il governo dovrebbe mettere 550mln € sulla casa, è lampante lo sforzo compiuto dalla Giunta di Piero Marrazzo".
I fondi sono così ripartiti:
- 45.000.000 € all’Ater di Roma;
- 21.000.000 € all’Ater della Provincia di Roma;
- 11.700.000 € all’Ater di Latina;
- 9.400.000 € all’Ater di Frosinone;
- 6.700.000 € all’Ater di Viterbo
- 5.000.000 € all’Ater di Rieti;
- 1.200.000 € all’Ater di Civitavecchia.
I finanziamenti concessi alle ATER rappresentano i fondi che la Regione Lazio mette a disposizione per l’ampliamento del patrimonio edilizio delle stesse.
Un modo per fornire risposte alle necessità abitative dei cittadini meno abbienti.
"Gli ultimi finanziamenti assegnati dallo Stato per le medesime finalità – ha sottolineato Astorre – risalgono al 1996".
La prima tipologia di interventi riguarda il completamento di edifici già in corso di costruzione, finanziati con precedenti deliberazioni, ma mai portati a compimento per varie ragioni: dai ritardi di assegnazione delle aree a una diversa assegnazione delle stesse, dal rinvenimento di reperti archeologici all’inadeguatezza del sito.
Alcuni ritardi sono ascrivibili alla necessità di adeguamento, da parte delle Ater, a sopravvenute normative di vario genere: si pensi alle diverse zone che sono state classificate come "sismiche" in tempi recenti, ovvero alla necessità di adeguare le costruzioni alle norme sul contenimento dei consumi energetici, o alla volontà delle ATER di realizzare edifici secondo protocolli che applicano sistemi di bioedilizia.
Salvo verifiche da parte di tutte le ATER, è ipotizzabile che il 25% della somma stanziata possa essere destinata al completamento.
"Vigileremo – ha detto Giovanni Carapella, presidente della Commissione Lavori Pubblici e Politica della Casa del Consiglio Regionale – affinché tutte le Ater operino in tempi certi e celeri. Questa misura prova che, fatta una sanatoria, la volontà di questa maggioranza si rivolge sempre più alle famiglie che sono in graduatoria e che hanno il punteggio idoneo al conseguimento di un alloggio Erp. Insomma, un criterio di intervento fondato su importanti investimenti e sulla fermezza contro ogni forma di nuovo abusivismo".
L’immediata cantierabilità degli interventi di nuove costruzioni, che saranno realizzati in base alle più recenti disposizioni in materia di risparmio energetico e con procedimenti costruttivi di bioedilizia, è strettamente connessa alla disponibilità delle aree da parte dei comuni interessati.
"Sono molto soddisfatto – ha detto il presidente Marrazzo – perché questa misura realizza tutto il valore dell’inversione di tendenza che abbiamo voluto imprimere sull’Edilizia residenziale pubblica. Rivolgo, perciò, una forte sollecitazione alle Ater e ai comuni affinché individuino al più presto progetti e aree ove mettere a frutto questo robusto investimento, una disponibilità fortemente voluta dal Consiglio Regionale, dal sottoscritto e dalla Giunta".
pubblicato in data: 15/10/2007