Approvata definitivamente dal Consiglio regionale alla legge regionale in materia di contratti pubblici e sicurezza.
La legge, disciplina tutti i contratti pubblici che hanno per oggetto lavori, forniture e servizi
e si applicherà alla Regione con i suoi enti e agenzie, agli enti
locali (e ai loro consorzi, unioni, associazioni), al sistema sanitario
toscano, alle aziende pubbliche per i servizi alla persona.
Restano esclusi quelli riservati alla competenza esclusiva dello Stato, alcuni delle imprese agricolo forestali e quelli per la gestione dei servizi sociali e sanitari.
La proposta di legge ha dovuto tenere conto dei ristretti margini della competenza regionale
delineati dal Codice dei contratti pubblici varato dallo Stato, in
attesa che la Corte costituzionale si pronunci, nel prossimo mese di
ottobre, sui ricorsi proposti dalla Toscana e da altre Regioni.
Gli obiettivi della legge "Norme in materia di contratti pubblici e relative disposizioni sulla sicurezza e regolarità del lavoro" che la Giunta ha approvato
il 16 aprile u.s., su iniziativa del vicepresidente Federico Gelli,
sono quelli di qualificare il sistema dei contratti pubblici con una
più efficace programmazione, maggiore qualificazione, semplificazione
amministrativa, tutela della sicurezza e della regolarità del lavoro.
Tra le varie norme contenute in una legge articolata in ben 74 articoli c’è anche la previsione di un prezzario regionale, che servirà come base di riferimento per l’elaborazione dei capitolati.
Ai fini dell’aggiudicazione si provvederà alla valutazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa, includendo anche elementi quali le misure aggiuntive o migliorative per la sicurezza e la salute dei lavoratori.
L’aggiudicazione definitiva e i successivi pagamenti avverranno, tra
l’altro, solo dopo aver verificato la regolarità contributiva e
assicurativa dell’impresa.
Tra le cause di risoluzione del contratto sono inoltre previste gravi
violazioni negli obblighi retributivi, assicurativi e previdenziali,
oltre che il mancato rispetto dei piani di sicurezza e l’impiego di
personale non risultante dalla documentazione.
Numerosi i vincoli e i controlli previsti dal subappalto, per il quale
in ogni caso è esclusa la possibilità di riduzione degli oneri della
sicurezza.
La legge prevede anche l’inserimento di specifiche clausole ambientali
nei bandi di gara e nei capitolati, in relazione per esempio alla
minore produzione di rifiuti o all’utilizzo di materiali recuperati e
riciclati.
Si prevede inoltre l’istituzione di un Osservatorio regionale sui
contratti pubblici, che lavorerà, tra l’altro, alla massima trasparenza
dei procedimenti di gara, che dovrebbe essere lo strumento più
importante di monitoraggio e supporto al regolare svolgimento delle
procedure di appalto pubblico.