Rimettere a fuoco e rinnovare la “mission” dell’Ancsa, l’Associazione nazionale per i centri storico-artistici che ha contribuito nel passato in modo significativo a qualificare l’intervento sui centri storici, valorizzando la sua esperienza e conoscenza in relazione ai temi oggi emergenti.
Queste le conclusioni, sintetizzate dalla neo-presidente Anna Marson, assessore regionale toscana al governo del territorio, del seminario che ha visto riuniti il Comitato direttivo dell’Ancsa e il Comitato scientifico da poco rinnovato.
Quest’ultimo raccoglie esperti di fama in diversi ambiti disciplinari come Bruno Gabrielli, Cesare Macchi Cassia, Roberto Gambino, Rosario Pavia, Giorgio Piccinato, Giuseppe Pericu, Salvatore Settis, Gian Domenico Amendola e Stefano Musso.
“Oggi più che mai – spiega Marson – sembra essenziale una riflessione sui valori della città e del territorio e paesaggio storico e sulle conoscenze in esso incorporate, nonché sulle problematiche inerenti alla loro conservazione, manutenzione e gestione, valorizzazione, tenendo conto delle nuove dinamiche sociali, economiche e climatiche.”
L’Ancsa è stata creata nel 1960 allo scopo di promuovere iniziative culturali ed operative a sostegno dell’azione delle amministrazioni pubbliche per la salvaguardia e la riqualificazione dei centri storici delle città italiane. Un’attività che si è sviluppata e arricchita nel tempo seguendo gli sviluppi disciplinari al passo con le nuove priorità e esigenze.
Dalla sua nascita infatti l’associazione ha ampliato il suo campo di azione occupandosi non solo del patrimonio storico ed edilizio urbano, ma anche del territorio e del paesaggio storico consolidato, come sancito ufficialmente dalla nuova Carta di Gubbio del 1990.
(Fonte: regione Toscana)