La ex-biblioteca Nino Colombo progettata da Bruno Zevi, e in stato di abbandono dal 2000, è stata restaurata nel rispetto dei caratteri originari dell’edificio. Essenziale nell’intervento la scelta delle tecnologie e dei materiali per i quali Alpewa ha offerto un prezioso contributo fornendo la membrana impermeabilizzante per rendere efficiente la copertura piana dell’edificio.

L’edificio fu costruito nel 1966 su modello di un altro realizzato in provincia di Cuneo, commissionato da Giulio Einaudi per il papà, allora presidente della Repubblica Luigi Einaudi. La sua funzione di biblioteca si conservò fino alla fine del secolo scorso, quando dovette interrompersi per il crescente numero dei libri che rendeva poco funzionale l’ambiente e per problematiche legate al sistema impiantistico.

Realizzata con una struttura di acciaio e pannelli sandwich coibentati metallici, la biblioteca avrebbe dovuto costituire il prototipo di una serie di edifici che permettevano di diffondere la cultura del libro e l’educazione alla lettura nelle periferie operaie delle città italiane, ma rimase l’unico.

Lo stato di degrado

Quando l’amministrazione comunale di Beinasco decise di recuperarlo nel 2022, l’edificio era in stato di abbandono, con un degrado importante in atto sia nelle finiture esterne sia negli ambienti all’interno.

Ormai diventato “una sorta di rudere contemporaneo” è stato sottoposto a un accurato intervento conservativo, nella salvaguardia dei caratteri originari e nel rispetto dei materiali, delle tecniche e delle tecnologie dell’epoca.

Per operare in questo senso si è reso necessario un approfondito studio dei caratteri filologici e tecnici del manufatto in modo da escludere aggiunte, superfetazioni e ammodernamenti avvenuti in epoche successive.

Il contributo di Alpewa

Alpewa, in qualità di fornitore di materiali tecnici specializzati, ha partecipato al progetto fornendo la membrana EPDM RubberGard per l’impermeabilizzazione del tetto.

La scelta di utilizzare EPDM RubberGard è stata dettata dalla necessità di preservare l’integrità e l’aspetto originale dell’edificio garantendo, al contempo, una protezione di lunga durata contro gli agenti atmosferici.

La membrana, infatti, offre caratteristiche di durabilità, resistendo a condizioni meteorologiche estreme, di flessibilità, adattandosi in modo da rispettare i contorni unici del disegno di Bruno Zevi, di resistenza ai raggi UV, importante per mantenete l’integrità strutturale e l’aspetto estetico dell’edificio, e richiede poca o nulla manutenzione

Inoltre, RubberGard EPDM è un materiale inerte con un impatto ambientale ridotto: non rilascia sostanze tossiche durante e dopo l’installazione, consentendo così la raccolta dell’acqua piovana per uso domestico. La membrana può anche essere riciclata e riutilizzata.

Prof. Ing. Carlo Luigi Storero racconta l’intervento


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