Come si possono generare energia e calore senza produrre anidride carbonica? Celle a combustibile, alimentate con idrogeno, biogas o metano, possono offrire soluzioni a queste domande.
Nel convegno internazionale “Energia dalla cella”, il 16 giugno 2011 al TIS innovation park, si è discusso su questo tema. L’evento è stato organizzato dall’Istituto per Innovazioni Tecnologiche (IIT) in collaborazione con il TIS innovation park. 80 tra ingegneri, tecnici e imprenditori hanno partecipato all’evento.
«Le celle a combustibile sono più efficienti rispetto ai convertitori di energia convenzionale e non emettono emissioni nocive. Rappresentano la tecnologia ideale da associare all’energia da fonti rinnovabili: questa può essere stoccata in forma d’idrogeno che successivamente può essere utilizzata nelle celle a combustibile. A livello internazionale tra pochi anni questa tecnologia offrirà molte applicazioni alla nostra vita quotidiana, ed è pertanto opportuno promuovere approfonditamente la tematica e tenersi aggiornati» questo il riepilogo del convegno da parte del presidente dell’IIT Walter Huber.
Le celle a combustibile nelle case uni- e plurifamiliari
Precedentemente Geoffrey Budd della Ballard Power Systems dal Canada e Volker Nerlich della Hexix AG dalla Svizzera hanno illustrato le possibilità di impiego delle celle a combustibile per l’approvvigionamento energetico delle case unifamiliari, dei condomini e degli edifici destinati alle attività imprenditoriali. Prove su campo hanno dimostrato che le celle a combustibile impiegate per la generazione di corrente e calore in case uni- e plurifamiliari possono convertire più del 90% dell’energia contenuta nel gas combustibile. A parità di corrente e calore prodotto, le celle a combustibile consumano un terzo in meno di gas combustibile ed emettono solo la metà di CO2 rispetto ad impianti di cogenerazione convenzionali. Come tante di queste piccole centrali a cella a combustibile possano essere integrati in una centrale elettrica “virtuale” piú grande, che puó agire come livellatrice tra richiesta ed offerta nelle reti elettriche, spiegava Paddy Thompson della Ceramic Fuell Cells dall’Inghilterra Le celle a combustibile, inoltre, possono anche alimentare i trasmettitori della telecomunicazione in modo più efficiente, affidabile e con minor emissioni di CO2 rispetto alle batterie e ai generatori diesel finora impiegati. Marco Congiatu della Electro Power Systems, Torino, esponeva che a livello mondiale sono già stati installati più di 600 di questi innovativi sistemi di approvvigionamento energetico.
Le celle a combustibile al posto delle batterie
Se non sono connessi alla rete elettrica, i portatili, gli MP3-Player o gli smartphones vengono alimentati con l’energia delle loro batterie. L’autonomia senza l’ausilio della rete elettrica è un importante fattore di competitività nell’elettronica, e le piccole celle a combustibile promettono prestazioni migliori, più durata e tempi di ricarica minore rispetto alle batterie convenzionali.
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