Eraldo’s Fashion Building a Ceggia
Trave NPS® Cls: una soluzione strutturale e architettonica valida
L’Eraldo’s Fashion Building è la sede di una prestigiosa boutique di alta moda posta al centro della città veneta di Ceggia (Ve).
L’edificio si erge come un enorme monolite sulla piazza della cittadina affacciandosi da un lato sul canale Piavon. È caratterizzato dalla compenetrazione di quattro parallelepipedi, disposti uno dentro l’altro a formare un organismo unico e compatto.
Ampie aperture, come tagli improvvisi nella parete si alternano a spazi pieni in modo equilibrato e sobrio, permettendo un costante dialogo tra interno ed esterno, creando continui giochi di luce che caratterizzano l’intero volume architettonico.
L’edificio, totalmente rivestito in pietra lavica, si sviluppa su tre livelli fuori terra e un piano interrato ed occupa un volume complessivo di 5.044 metri cubici con una superficie totale di 1.505 metri quadrati.
Il piano interrato è pensato come uno spazio polivalente con pavimenti in gres e pareti in cartongesso, tutto totalmente bianco, adatto ad ospitare eventi e mostre. La luce naturale proviene da due feritoie scavate sul lato nord dell’edificio all’altezza della sovrastante via Roma. Tra il piano terra e il primo piano si trova la showroom: tutto ruota attorno a un grande cavedio centrale che prende luce dalla terrazza collocata all’ultimo livello dove trovano spazio la residenza privata del titolare e gli uffici.
Negli spazi showroom alla raffinata eleganza del pavimento in granito nero indiano fa contrasto il grezzo delle pareti in cemento e la struttura portante delle travi lasciate totalmente a vista in alternanza a solai quasi interamente rivestiti di travertino.
Un’elegante scala collocata in asse con il giardino funge da elemento di raccordo a tutt’altezza. Uno spazio nel suo complesso privo di curve e di forme ridondanti con un aspetto esterno austero contrastato all’interno, da una luce morbida e fluttuante che contribuisce far percepire l’area come di assoluto comfort e relax.
Trave NPS® Cls: una soluzione strutturale e architettonica valida.
Oltre a permettere una gestione industriale del cantiere in tutta sicurezza e con tempi di risposta certi, l’utilizzo di travi NPS® Cls si è dimostrata essere una risposta vincente anche da un punto di vista estetico. Gli architetti Parisotto e Formetton e la committenza, avevano chiesto espressamente di poter lasciare a vista gli elementi strutturali portanti in modo tale che la pulizia e le linee dell’edificio ne venissero esaltate.
La progettazione e la direzione dei lavori delle strutture è stata svolta dagli ing. Paolo Ongaretto dello Studio Associato Ongaretto – Marin e dall’ing. Massimo Bozzo dello Studio MB Engineering.
“Il progetto – afferma Massimo Bozzo – apparentemente semplice, presentava in realtà alcune criticità tecnologiche e costruttive date dalle difficili condizioni del sito. Era infatti impossibile tirantare le paratie per creare lo scavo dentro cui poter realizzare la parte interrata dell’edificio, a causa della presenza di edifici vicini e la necessità di sostenere il fronte di scavo senza significativi cedimenti al fine di non compromettere la staticità degli stessi edifici. La presenza di grandi aperture e degli aggetti porticati delle pareti e la ricerca di una soluzione originale, innovativa per una struttura “a vista” da poter leggere da ogni lato dell’edificio – come richiesto dagli architetti Parisotto e Formenton oltre che dalla committenza – provvista anche dei requisiti prestazionali in termini di resistenza statica e deformabilità che di resistenza al fuoco, facilmente cantierabile non è stata cosa semplice da affrontare.
Le criticità progettuali e costruttive hanno spinto alla scelta del SISTEMA NPS®, che solitamente viene adottato quando non è possibile progettare con le strutture in c.a., permettendo una rapida esecuzione dei tempi di posa, in autoportanza e assoluta sicurezza del cantiere.”
I processi di cantierabilità hanno subito, per durata, costi e sicurezza, degli influssi positivi rispetto all’alternativa dei metodi tradizionali.
Nel caso specifico – continua Bozzo – la realizzazione di un impalcato travato con tecniche tradizionali avrebbe reso necessario una casseratura di tutto l’impalcato e di tutte le sottosporgenze – oltremodo complicata dalla presenza dei cavedi per l’impiantistica – l’armo in opera e la successiva realizzazione del getto di calcestruzzo. Operazione che, data l’estensione, si sarebbe svolta almeno in due fasi di getto: prima il getto delle sottosporgenze e successivamente quello della soletta. Non dimentichiamo che alle strutture era richiesta una resistenza al fuoco R120’ e pertanto è fondamentale la verifica dei copriferri minimi nelle zone esposte, operazioni difficilmente gestibili in cantiere. Il tutto condizionato dall’incognita di possibili danneggiamenti della “pelle” del calcestruzzo durante il disarmo, difetti che sarebbero risultati esteticamente inaccettabili. Incognite totalmente controllabili con la prefabbricazione e la realizzazione in stabilimento, lavorando “a terra”. Per agevolare il disarmo ed avere la certezza di ottenere una superficie perfettamente liscia e priva di imperfezioni, oltre alla scelta di una adeguata miscela di calcestruzzo, è stata concordata una leggera inclinazione dei fianchi ed uno smusso degli spigoli; accorgimenti impensabili da realizzare in opera.
La soluzione adottata prevedeva l’impalcato con travi NPS® Cls, fornite con basamento sagomato e fori per il passaggio degli impianti, che doveva sopportare carichi statici rilevanti, complessivamente di 1.200 daN/m2 e garantire la resistenza al fuoco REI 120’. Tutte le Travi NPS® fornite ed installate in questo intervento sono autoportanti. Oggi l’edificio prefabbricato non è più visto come un edificio a basso costo, di modesta performance strutturale e scarse qualità estetiche, ma una reale ed interessante alternativa ai tradizionali edifici realizzati in opera, grazie a costi contenuti, tempistiche di realizzazione certe ed estremamente ridotte.
“Con il supporto di Tecnostrutture si è concordata la tecnologia costruttiva. C’è stata intensa corrispondenza con l’ufficio tecnico della società per trasmettere i dati ed i vincoli di progetto, e la successiva approvazione delle distinte di produzione.”
Su richiesta degli architetti Parisotto e Formenton, le Travi NPS® Cls sono state lasciate totalmente a vista, in alternanza a solai quasi interamente rivestiti di travertino.
Eraldo’s Fashion Building
- Committente:
Immobiliare Costanza sas di Ferrante Claudio & C. – Ceggia (VE) - Progetto e DDLL architettonica:
Arch. Gianluigi Ongaretto - Interior Design:
Architetti Aldo Parisotto e Massimo Formenton Collaborazione Arch. Santina Zanin - Progetto e DDLL strutture:
Ing. Paolo Ongaretto e ing. M. Bozzo, Studio Associato Ongaretto-Marin e Studio MB Engineering - Collaudatore:
Ing. Giorgio Marin - Costruttore delle opere:
Impresa IMEA snc di Artico M. & Pavanetto G. - Fornitura Tecnostrutture:
616 ml di Travi NPS® Cls - Tecnostrutture® NPS® System
www.tecnostrutture.eu