foto in alto | Marlegno & Studio Archos – visuale aerea © Cristian Carrara
Una ripresa aerea del Roccolo e ambiente circostante in un paesaggio invernale tipicamente alpino
Partiamo da una premessa: allo shock della pandemia hanno reagito meglio le imprese più votate al green. Secondo un’indagine svolta da Symbola e Unioncamere nel mese di ottobre 2020 emerge chiaramente che sostenibilità e digitale rafforzano, insieme, la capacità competitiva delle aziende italiane. Sono infatti oltre 432mila le imprese dell’industria e dei servizi che hanno investito negli ultimi 5 anni in prodotti e tecnologie green. In pratica quasi una su tre, in crescita rispetto al quinquennio precedente.
L’innovazione di processo è da sempre anche un obiettivo per Marlegno Srl, che nel 2020 festeggia il ventesimo compleanno. Punto di riferimento nel mercato italiano per la progettazione e la costruzione di edifici prefabbricati in legno fa dell’innovazione ecosostenibile il suo drive di investimento e di ricerca: edifici dall’elevata performance energetica e che utilizzano fonti rinnovabili, orientati al benessere umano e al rispetto dell’ambiente. Guidata dai principi dell’economia circolare, per le sue strutture sceglie solo legno certificato PEFC, materia prima naturale riutilizzabile e riciclabile che si presta a personalizzazioni e applicazioni d’avanguardia.
Il nuovo bioquartiere di Bolgare (BG), ad esempio, è la chiara manifestazione di come alcune eccellenze italiane stiano incentrando le proprie realizzazioni sui temi della sostenibilità, del comfort ambientale e dell’efficienza energetica.
Si tratta di uno degli sviluppi immobiliari all’insegna del basso impatto ambientale più grandi d’Europa, con 150 unità abitative in costruzione entro il 2021 su un’area di sviluppo da 36 mila metri quadrati (ora citato anche dal Rapporto GreenItaly, ricerca condotta dal 2010 e promossa da Conai, Ecopneus e Novamont, con la partnership di Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne srl ed Ecocerved, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare).
Marlegno & Studio Archos – Esterno Roccolo
Le tecnologie costruttive Marlegno consentono di realizzare strutture portanti – pareti, solaio e coperture – molto differenti nelle forme e materiali, integrando molteplici finiture, come il rivestimento in legno o in metallo.
Il progetto di Milesi & Archos, un case study
Decisamente differente per cubatura e tipologia è il progetto completato da Milesi & Archos, studio che si orienta verso un costruire ecologico, connotato da una lettura “forte” della realtà, in cui l’attenzione per l’ambiente si coniuga con quella sociale.
Il Roccolo a Clusone (BG) è l’affascinante reinterpretazione di una tipica architettura del paesaggio lombardo, che si è meritata il “German Design Award 2020” nella categoria “Excellent Architecture” proprio per la sua rilettura della tradizione in chiave contemporanea. Il roccolo è una struttura caratteristica del Nord e del Centro Italia, che veniva allestita sui crinali e i dossi o lungo i valichi alpini, utilizzata come postazione di caccia fino alla fine degli anni Sessanta e oggi manufatto oggetto di recupero.
Abitarne uno implica saper ammirare la natura, amarla e imparare a conoscerla anche attraverso il concetto del vuoto. Uno spazio a sviluppo prevalentemente verticale, caratterizzato da una discontinuità morfologica dei fronti, costituiti da volumi eterogenei accorpati e aggettanti, tamponati da materiali diversi: muratura in sasso scialbato, legno o lamiere.
“Il Roccolo è un luogo concepito per sfuggire alle pressioni del mondo urbano dove gli ideali estetici si sublimano nella modestia delle forme semplici e dei materiali naturali”, commenta Milesi, founder di Edoardo Milesi & Archos, “Lasciando la complessità alla natura che da sola ci si avvolge attorno. Il progetto ripristina la caratteristica fisionomica del roccolo: un semicerchio di carpini in doppio filare con un corridoio centrale coperto dall’intreccio dei rami, che costituisce l’ossatura portante delle pareti e del tetto. Un edificio che invita l’edera ad arrampicarsi e che da dentro dia il senso di un intimo infinito”.
Il progetto, in conformità alle vigenti normative in tema di risparmio energetico, adeguamento sismico e accessibilità, utilizza tre tipi di materiali: acciaio e legno lamellare per la parte strutturale, legno di larice lasciato all’ossidazione naturale, lamiera in zinco-titanio opaco e pre-ossidato. Le facciate presentano aperture differenti: fessure orizzontali su quelle in legno, piccole bucature quadrate, in parte vetrate e in parte chiuse da tasselli/tutori in legno per rampicanti, riquadri vetrati nelle pareti metalliche. Tutte le parti vetrate sono arretrate e schermate per evitare abbagliamenti e riflessioni nel paesaggio e gli infissi sono tutti posizionati sul filo interno delle murature perimetrali con telaio a scomparsa. Il manto di copertura, infine, è in zinco-titanio opaco e pre-ossidato, montato su struttura in legno di larice naturale.
Marlegno & Studio Archos – Il Roccolo di notte | © Ezio Manciucca
il Roccolo in un’atmosfera notturna, la luce filtra all’interno tramite le piccole aperture poste sulla facciata
Marlegno & Studio Archos – particolari costruttivi | foto © Ezio Manciucca
Marlegno & Studio Archos – Dettaglio finiture
Un dettaglio delle diverse finiture utilizzate. L’uso di materiali – come l’acciaio e il legno – conferisce alla struttura uno stile unico.
Marlegno & Studio Archos – Scala interna in legno © Ezio Manciucca
Un dettaglio della scala interna realizzata con gradini in legno. L’interno è stato progettato e arredato sfruttando l’accostamento di materiali naturali, legno e pietra, con toni chiari che rendono l’ambiente confortevole.
Marlegno & Studio Archos – Zona relax | foto © Ezio Manciucca