Il progetto, firmato dagli architetti Luca Giuseppe Piazza e Giulia Gobino, soci insieme all’ingegner Giacomo Diego Beccaria (coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione) della Landmark Engineering and Safety ha previsto la riconversione della storica fabbrica di nastri, da quattro generazioni nelle mani della famiglia Bonicatti, con la costruzione di 10 appartamenti di pregio in bioedilizia.
Il cantiere prevede la completa demolizione della preesistenza e la sua ricostruzione mantenendo la stessa sagoma (secondo la forma preesistente del 1800): una struttura residenziale progettata e costruita secondo i principi della bioedilizia con un sistema impiantistico di ultima generazione per ottimizzare i consumi e limitare gli interventi di manutenzione.
Il complesso, pur conservando la sua sagoma originale, acquista una spiccata particolarità nella composizione dei fronti in cui volumi aggettanti delle logge rivestiti in alluminio aggraffato Vestis® di Mazzonetto proiettano all’esterno gli ambienti interni.
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Il Nastrificio Bonicatti
Nel 1848, alla vigilia della prima guerra d’indipendenza italiana, il signor Giovanni Bonicatti fondò a Torino, in piazza Carlina, l’azienda Nastrificio Bonicatti per la produzione e la fornitura delle ghette per l’esercito albertino. Nel corso del tempo la fabbrica è stata trasferita a San Mauro, nella porzione di terreno ai piedi della basilica di Superga.
Il progetto di riqualificazione e conversione dell’edificio nasce dall’idea di conservare quello che la fabbrica ha rappresentato, nel corso degli anni, per la famiglia Bonicatti e per i cittadini di San Mauro. Il concept progettuale si pone l’obiettivo di realizzare un edificio che testimoni, con le sue forme e le sue geometrie, la preesistenza storica: le linee dei prospetti richiamano le forme delle fabbriche del “boom economico” degli anni ’50 e shed in copertura e ampie e numerose vetrate garantiscono l’apporto di luce naturale all’interno della nuova funzione residenziale.
Il progetto residenziale
Il cantiere ha previsto la completa demolizione della fabbrica preesistente e la sua ricostruzione in sagoma.
Materiali naturali, fonti energetiche rinnovabili, uso massiccio del legno, duraturi rivestimenti in metallo sottile: queste le cifre per la realizzazione.
Su un basamento di cemento armato che ospita le cantine e 11 box si erge il complesso residenziale.
“L’idea nasce come una sfida. Non c’è stato un incarico diretto dal committente, siamo stati noi, come team di progettisti, a proporre un progetto che stava prendendo forma nelle nostre teste – spiegano gli architetti Gobino e Piazza. La possibilità di riconvertire un edificio industriale in edificio residenziale, l’opportunità di riqualificare un’area al confine di Torino e ai piedi della collina di Superga, l’occasione di sfruttare le tecnologie costruttive utilizzate ormai da decenni nel Nord Europa.
Insomma: la possibilità di creare concretamente quel progetto che spesso si fantastica durante gli studi universitari, i convegni sulla sostenibilità, i dibattiti sulla direzione da prendere anche in architettura”.
La tecnologia costruttiva
Proklima.House si è occupata della costruzione e dell’installazione del rivestinento metallico. Per realizzare la struttura portante del Nastrificio 271, questo il nome del nuovo edificio, sono stati utilizzati pannelli in X-Lam (Cross Laminated Timber), ad esclusione del basamento al piano terra, in cemento armato finito con intonaco di colore scuro per enfatizzare lo sbalzo del volume residenziale superiore.
Le residenze richiamano nelle forme l’antica fabbrica con blocchi aggettanti che proiettano all’esterno gli ambienti interni. A un intonachino colorato in pasta uniforme nei fronti fa da contraltare l’alluminio Vestis®utilizzato per il rivestimento dei blocchi aggettanti delle logge.
A completamento, la copertura a falda singola e doppia, sempre con manto di alluminio Vestis®, ospiterà i pannelli fotovoltaici per la generazione di energia elettrica dei locali comuni, mentre le sagome delle falde inclinate delle logge ricreeranno la forma tipica dei famosi tetti inclinati dei capannoni industriali.
Il Sistema The Skin Aggraffato in alluminio Vestis®
The Skin Aggraffato è una tecnica di posa del metallo che permette flessibilità progettuale, garantendo la possibilità di rivestire anche forme ardite. La tecnica dell’aggraffatura consente l’unione di lastre e nastri precedentemente profilati attraverso la sovrapposizione e ripiegatura dei lembi; il fissaggio alla sottostruttura avviene con l’ausilio di fissaggi indiretti a scomparsa.
Le principali caratteristiche che stanno rendendo l’alluminio protagonista delle nuove esigenze del comparto edile sono leggerezza, resistenza alla corrosione e versatilità.
Vestis® è l’alluminio preverniciato di Mazzonetto che si distingue in virtù della resistenza del suo rivestimento adatto agli ambienti più difficili, all’invecchiamento, ai raggi UV anche ad alta quota e in vicinanza delle coste. In diverse colorazioni e texture, è disponibile in nastri atti a essere forgiati in qualsiasi forma, e traforati, come in questo caso.
Le strategie per il risparmio energetico
L’incontro del legno X-Lam, del cemento armato e del metallo aggraffato permette d’ottimizzare i tempi di realizzazione, migliorando notevolmente la prestazione energetica dell’edificio, la salubrità interna della casa e la durabilità della stessa. L’obiettivo è creare un’abitazione a basso consumo: “Costruire con il legno significa costruire una parete che detiene caratteristiche di natura isolanti, raggiungendo livelli di comfort in termini di qualità dell’aria interna» continuano gli architetti. I punti di forza di una struttura in X-Lam sono molteplici, dalla resistenza sismica e al fuoco all’elevata efficienza energetica, alla bassa conduttività termica del legno che contribuisce attivamente nella coibentazione dell’involucro edilizio, al migliore isolamento acustico, alla sostenibilità ambientale e durabilità nel tempo garantita dal manto di rivestimento in metallo che garantisce una durabilità eterna in assenza di manutenzione.
Gli impianti, anch’essi facilmente integrabili grazie al sistema di copertura The Skin Aggraffato, sono stati progettati per garantire l’ottimizzazione dei consumi energetici: pannelli fotovoltaici con pompe di calore collegate agli impianti radianti a pavimento per riscaldamento e raffrescamento degli ambienti interni e sistema di deumidificazione dell’aria interna. Infine, il complesso è dotato di una vasca di raccolta delle acque meteoriche, in prossimità dell’ingresso, per l’irrigazione delle aree verdi comuni.
L’edificio è completamente immerso nel verde, pur essendo vicino alla città, e guarda la Basilica di Superga e la collina.
Scheda progetto
Luogo: San Mauro Torinese (TO)
Progettisti
Landmark Engineering and Safety
Luca Giuseppe Piazza, Giulia Gobino, Giacomo Diego Beccaria
Costruzione e installazione rivstimento metallico
Proklima.House
Volume totale residenziale: 5.500 m3 circa
Area parcheggio interno/esterno: 500 m2
Area a verde: 1.300 mq circa
Superficie Lorda Piano (SLP): 1.200 m2
The Skin © Mazzonetto Spa
via A. Ceccon, 10 – 35010 Loreggia (PD)
T. +39 049 9322611 | F. +39 049 9322650
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