I cittadini hanno diritto e necessità di avere un luogo di comunità dove incontrarsi, e le biblioteche rappresentano da sempre uno spazio di scambio e cultura, fondamentali per la vita di un luogo. Meglio ancora se l’edificio in questione viene realizzato in maniera sostenibile, inclusiva e in armonia con il paesaggio.
Esempio di questo è la nuova Biblioteca e Centro Civico comunale in fase di completamento nel quartiere di San Martino, nel comune di Sovere (BG), che verrà inaugurato il 28 settembre 2024, realizzata da Marlegno S.R.L. Costruire Sostenibile.
Le caratteristiche della struttura prefabbricata in legno: unione di intenti tra amministrazione e progettista
Il progetto nasce dall’unione di intenti della pubblica amministrazione e del progettista Arch. Elio Moschini, che si sono trovati fin da subito concordi nel realizzare il nuovo edificio in legno prefabbricato. Questa tipologia rispondeva infatti agli obiettivi di entrambi: da una parte il Comune desiderava un immobile capace di rispondere ad elevati requisiti di comfort e sostenibilità ambientale; dall’altra il progettista era favorevole alla struttura prefabbricata per gli evidenti vantaggi in termini di velocità di esecuzione in cantiere (i lavori sono iniziati il 20 maggio 2023).
Il sito di progetto è collocato sul margine ovest del borgo antico di San Martino, uno dei due borghi storici che costituiscono l’abitato del comune Sovere. Sul lotto scelto, preesisteva un immobile dismesso, l’ex bocciodromo comunale, di difficile recupero. Per questo si è optato per la demolizione dell’edificio e la realizzazione di una struttura ex novo, senza consumo di nuovo suolo.
I riferimenti progettuali e il rapporto con il paesaggio
«I punti chiave da cui si è sviluppata l’idea progettuale sono stati la sostenibilità ambientale, l’inclusione e un attento inserimento paesaggistico. Questo incarico ha per me rappresentato l’occasione per riflettere in maniera critica su come un’architettura contemporanea possa dialogare con il paesaggio, senza perdere il carattere e la riconoscibilità di un edificio pubblico» ci racconta l’architetto Moschini.
Il nuovo edificio si presenta come un volume permeabile, grazie alle ampie vetrate a tutt’altezza, fortemente caratterizzato dal disegno della copertura a più falde, che richiamano gli edifici residenziali circostanti, ma soprattutto l’immagine dominante dell’andamento montuoso delle Prealpi Orobiche. Le falde diventano progressivamente più inclinate spostandosi verso nord, come per seguire l’andamento della morfologia del territorio che vede le Orobie a nord e la pianura a sud. Anche il rivestimento in facciata, realizzato con doghe di legno in larice non trattate, richiama il territorio circostante, raffigurando simbolicamente i boschi della valle circostante. Il progettista sottolinea a riguardo: «Marlegno S.R.L. si è rivelato un partner di eccellenza con il quale lavorare, gestendo al meglio anche gli aspetti architettonici, come la posa delle lamelle esterne in larice, disposte con differenti inclinazioni, su disegno di un abaco, mai simmetriche e modulari».
Gli spazi interni e la struttura in legno prefabbricato
Il piano terra è costituito da un grande open space di 300 mq, che ospita le varie sezioni della biblioteca: accoglienza, consultazione testi, area per ragazzi e per bambini, zona deposito. L’unico blocco separato è quello posto a sud che ospita i servizi igienici, un ufficio per il personale e un piccolo locale con le postazioni pc. Al piano seminterrato si trova invece un laboratorio di circa 25 mq con relativi servizi igienici e il locale tecnico a servizio dell’impiantistica.
Per quanto riguarda il sistema costruttivo, la struttura portante è costituita da pilastri e travi in legno lamellare, con sette portali opportunamente controventati, per resistere alle azioni verticali e a quelle orizzontali di vento e sisma. Le pareti perimetrali sono realizzate con telaio in legno lamellare, pannello esterno in lastra di fibrocemento spessore 12.5 mm, con interposizione di pannello isolante in lana di roccia spessore 160 mm e densità 70/Kg/Mc, freno al vapore e pannello interno tre strati a vista spessore 19 mm con verniciatura per la resistenza al fuoco.
Le scelte impiantistiche sostenibili e coerenti con la funzione
Per quanto riguarda gli aspetti energetici del fabbricato, trattandosi di una nuova costruzione, l’immobile è “edificio a energia quasi zero”. La biblioteca è dotata di un impianto radiante a pavimento per la climatizzazione invernale ed estiva degli ambienti. Vista la presenza delle grandi superfici vetrate, la potenza dell’impianto è integrata con accumulatori ad acqua di pre-trattamento montati sulle unità di ventilazione e da ventilconvettori installati a parete. Il generatore termico è costituito da una pompa di calore reversibile condensata ad aria. Il controllo e la gestione della temperatura all’interno di ogni ambiente avvengono tramite sonde di temperatura e umidità.
L’aria primaria di rinnovo viene fornita tramite un impianto di due unità di trattamento, composte da un recuperatore di calore a flussi incrociati abbinato al deumidificatore canalizzato, con batteria di pre-trattamento e ricircolo dell’aria. L’impianto elettrico è stato pensato con l’obiettivo di soddisfare il design dello spazio tra le attività di lettura/consultazione di testi. I punti di forza dei requisiti finalizzati al risparmio energetico sono riconducibili alla scelta dell’installazione dell’impianto fotovoltaico e all’impiego di corpi illuminanti a led a basso consumo, gestiti da sensori di luminosità che consentono di modulare il flusso luminoso, valorizzando l’apporto della luce naturale attraverso le ampie vetrate ed i lucernari in copertura.
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