La struttura è ubicata su un terreno scosceso e orientato a nord, all’interno di un profondo scavo nella collina. Il nuovo progetto ha rispettato lo status quo dell’orografia senza modificarla: sul terreno si appoggiano la casa, le sistemazioni esterne, l’orto e gli spazi di parcheggio e di manovra. Per ripristinare la parte di bosco andata distrutta con la costruzione dell’edificio, sono state previste piantumazioni e sistemazioni a verde, creando così una barriera di rinforzo per le aree soggette a dilavamento e dissesto idrogeologico.
Rinnovato dentro e fuori
Nel corso degli anni l’edificio era stato già stato parzialmente ristrutturato: una prima manutenzione straordinaria realizzata tra il 2013 e il 2016, in linea con la legge regionale “Piano Casa”, aveva permesso di integrare nell’edificio una porzione adibita ad atelier di pittura e spazio didattico, in una sorta di continuità tra l’edificio e la parte esterna. Già da qualche anno, tuttavia, la casa presentava evidenti segni di ammaloramento, complici anche il naturale invecchiamento delle finiture e di realizzazioni non eseguite correttamente in origine.
Recentemente, grazie anche ai benefici fiscali del Superbonus, è stato affrontato un nuovo intervento, questa volta più complesso e articolato, che ha interessato sia l’involucro che la parte impiantistica, al fine di migliorare l’aspetto estetico e di rendere la struttura più efficiente.
Alternanze di forme e colori
Per la realizzazione delle finiture esterne, il progetto ha previsto l’utilizzo di una facciata ventilata che riveste la parte convessa della casa, scoprendo quella concava, quasi come una seconda pelle. Il colore stesso di questa facciata, antracite, contrasta con il grigio chiaro delle altre e il basamento giallo dell’intera costruzione. Giocando con queste diverse tonalità, il progettista ha voluto sottolineare la contrapposizione tra i diversi volumi della struttura.
Per ottenere questo risultato, è stata utilizzata la soluzione di facciata ventilata ROCKWOOL REDAir®: il pannello in lana di roccia Fixrock 33 VF di spessore 80 e 100 mm, che costituisce il cuore isolante del sistema, è stato abbinato al pannello di rivestimento esterno precompressa Rockpanel Colours Special di color antracite e di 8 mm di spessore, sempre in lana di roccia.
La lana di roccia ROCKWOOL è stata utilizzata anche per la copertura e per isolare le restanti facciate: per la copertura, sul manto esistente sono stati applicati i pannelli Flatrock 50 Bond, poi protetti con impermeabilizzazione bituminosa in doppio strato e infine rivestiti, nella parte superiore, con scaglie di ardesia bianca; mentre per le altre facciate, al di sotto dello strato di intonaco e di tinteggiatura, i pannelli Frontrock Pro di spessore 80 mm.
La scelta di questa soluzione dipendeva sia dal desiderio di utilizzare materiali naturali, ai fini della compatibilità e anche della loro reversibilità futura, sia dalla necessità di utilizzare materiali incombustibili per limitare il rischio di incendi: l’edificio si trova infatti in un contesto boschivo, senza soluzione di continuità con le aree circostanti, in gran parte in stato di abbandono. Considerando le estati torride e il frequente divampare di incendi, mi interessava trovare una soluzione che contribuisse ad arginare l’eventuale propagazione delle fiamme. Inizialmente mi ero orientato su un altro materiale, ma non mi convincevano alcune caratteristiche, per cui ho preferito adottare le soluzioni in lana di roccia ROCKWOOL. In particolare, sono stato attratto dalla versatilità applicativa e architettonica dei rivestimenti Rockpanel che ho utilizzato per ottenere un gioco di contrasti di forte impatto.
Un materiale, molteplici vantaggi
La lana di roccia ROCKWOOL è un materiale dalle eccellenti proprietà termoacustiche, ideale quindi per isolare e contenere le dispersioni termiche, ridurre i consumi e ottenere sensibili vantaggi in termini di comfort abitativo in tutte le stagioni. Incombustibile per natura, la lana di roccia ROCKWOOL garantisce quindi un’elevata protezione dal fuoco, oltre a essere traspirante e durevole. Estremamente versatile, la soluzione REDAir®, in combinazione con i pannelli di rivestimento Rockpanel, è in grado di soddisfare tutte le esigenze progettuali di facciata. Essendo in lana di roccia compressa, il pannello Rockpanel è inoltre flessibile e facile da lavorare, pur rimanendo solido come la roccia.
Impianti e serramenti
Per rendere l’edificio più efficiente e ottimizzare quindi i consumi, è stato installato un impianto fotovoltaico di 6 Kwh circa, abbinato a sistemi di accumulo per alimentare le utenze domestiche. L’impianto è stato costruito come un bosco artificiale all’interno dell’uliveto, ben orientato al sole. Sono stati installati anche nuovi impianti di climatizzazione invernale, con una pompa di calore integrata con pannelli solari termici e serbatoi di accumulo.
Sono stati inoltre sostituiti i vecchi serramenti con nuovi infissi dal design semplice e minimale al fine di contenere le dispersioni termiche. Un ampio bow-window consente di creare un’apertura sulla vallata, modificando la geometria della facciata e dando un senso di continuità con lo spazio verde circostante: il risultato finale è armonioso, il contrasto delle parti più scure con il verde circostante è piacevole, mentre le linee orizzontali dei giunti tra i pannelli regolarizzano le forme irregolari delle facciate.
Grazie all’utilizzo della lana di roccia ROCKWOOL e a soluzioni impiantistiche particolarmente performanti, l’edificio è passato dalla classe energetica D alla classe A4 e i consumi annui si sono ridotti da 146,33 kWh/mq a 14,48 kWh/mq. L’architetto Iaquinta conferma la sua esperienza positiva: “l’involucro è sicuramente ben isolato e consente di mantenere una temperatura costante in inverno e in estate, con uno scostamento di pochi gradi tra la sera e la mattina, nonostante i lunghi periodi in cui la pompa di calore non è in funzione”.
Progetto e direzione lavori
Aiku Engineering S.r.l.
Sergio Iaquinta, Vincenzo Dipierri, Giulia Gambuzza, Danila Acquaro, Tullio Deodati
Committenti
Sahoko Takahashi, Sergio Iaquinta
Imprese esecutrici e fornitori
Facciate ventilate e isolamento a cappotto D&D – Daniele Quaglietti
Impianti elettrici e fotovoltaici 2b Lavori – Claudio Bertollini
Opere edili D&D – 2b lavori
Impianti meccanici Imetco – Paolo Mancini
Serramenti Edilmemo – Antonio La Caita
Carpenterie metalliche e lamierati Consorzio Monsaldo – Maurizio Santucci
Isolamento e impermeabilizzazione coperture Novaguaine – Dario Gallo
Fornitura isolamenti e consulenza tecnica ROCKWOOL – arch. Gabriele Russo
Cronologia
2022 progettazione
2022-2023 esecuzione
Dati dimensionali
superficie e volume riscaldato 196,33 mq – 1049,85 mc
facciate ventilate 175,00 mq
facciate e soffitti a cappotto 210,00 mq
coperture 165,00 mq
impianto fotovoltaico e accumulo 6 kW/h – 15 kW
serramenti 22 vani – 53,50 mq
Credits foto: Sonia Antonini, Sergio Iaquinta, Sahoko Takahashi
ROCKWOOL
Il Gruppo ROCKWOOL, fondato nel 1937, è leader mondiale nella realizzazione di prodotti e soluzioni sostenibili in lana di roccia che trova applicazione in diversi settori, dal real estate ai trasporti, dall’orticoltura alla gestione delle risorse idriche. La mission del Gruppo è quella di realizzare prodotti e soluzioni creati a partire dalle proprietà naturali della roccia, per affrontare le sfide attuali, tra cui la riduzione dell’impronta energetica, l’offerta di soluzioni per proteggere la vita, i beni e l’ambiente creando ambienti confortevoli, sicuri e sani. Quotato al NASDAQ di Copenaghen, ROCKWOOL conta circa 12.400 dipendenti in 40 Paesi. Le attività di produzione di ROCKWOOL sono articolate in 51 stabilimenti produttivi che operano in tutto il mondo.