Il legame che unisce il mondo della cucina a Lapitec, l’unica pietra sinterizzata 100% naturale, è ormai consolidato, confermato da qualità tecniche specifiche e da numerose collaborazioni con brand esclusivi.
Dopo anni di ricerca e sviluppo, a integrazione della sua offerta, l’azienda presenta Lapitec Chef, un sistema di cottura completamente celato sotto il piano in pietra sinterizzata e attivato da un cooking pad tecnologico, coperto da brevetto e sviluppato per la parte elettrotermica in collaborazione con l’Università di Padova. Il funzionamento di Lapitec Chef è semplice: posizionando l’apposito pad in silicone sul piano, si attivano i comandi touch che consentono l’accensione del sistema, da due o quattro fuochi. In assenza del pad, invece, il piano cottura a induzione e i relativi comandi risultano inattivi, sicuri e impossibili da accendere involontariamente. Il top resta quindi completamente libero, contraddistinto solo da un display e da piccole incisioni che enfatizzano la natura a tutta massa del materiale (privo di stampe digitali sulla superficie). Tutto ciò non solo agevola le operazioni di pulizia, ma consente anche l’impiego del piano di lavoro per altre attività, dalla preparazione dei cibi e l’impiattamento, fino all’accoglienza di momenti conviviali. Lapitec, inoltre, non è poroso, è inassorbente e resistente agli agenti chimici; un supporto ideale in contesti kitchen, sia indoor sia outdoor.
Il cooking pad di Lapitec Chef, all’apparenza un normale tappetino in silicone, è in tutto e per tutto un elettrodomestico, dotato di sensori magnetici e di una serpentina nascosta. Compatibile con tutte le stoviglie da induzione e soprattutto lavabile in lavastoviglie, consente anche un funzionamento in modalità bridge e childlock.
Esteticamente ricercato e tecnologicamente avanzato, Lapitec Chef è infine compatibile con tutti i colori e le finiture della gamma Lapitec, sfruttando al meglio le potenzialità tecniche ed estetiche della pietra sinterizzata.
Cos’è il Lapitec
Lapitec è realizzato con una miscela di minerali naturali, prima fusi a 1.580°C e poi sottoposti a una tecnologia brevettata di vibro-compressione sottovuoto. È disponibile in lastre di grandi dimensioni e combina le migliori qualità e i vantaggi di ceramica, grès porcellanato, quarzo, marmo e granito. Lapitec è un materiale “a tutta massa”: esterno e interno sono identici, senza smalto e stampa digitale sulla superficie. Una caratteristica che gli consente di essere lavorato in tutto il suo spessore, con costanza di aspetto e performance. È inoltre facilmente lavorabile e trova impiego nei settori dell’architettura, dell’interior e del product design. Privo di porosità, è resistente al calore e al gelo, ai raggi UV e ai graffi. Non assorbe e impedisce l’annidarsi di sporco, muffe e batteri. Il Lapitec è inoltre incorruttibile nel tempo e non viene aggredito dagli agenti atmosferici e domestici. Dopo la pulizia non evidenzia alcun degrado, mantenendo l’aspetto originale.
Sull’azienda
Lapitec nasce in Veneto nel 1989 dall’idea imprenditoriale del Cav. Marcello Toncelli, dopo oltre vent’anni di ricerca scientifica, test e certificazioni, ed è oggi presente in oltre 70 paesi nel mondo con un materiale 100% Made in Italy, bello ed esclusivo oltre che dalla vocazione sostenibile, sia nelle materie prime impiegate sia nelle differenti fasi del processo produttivo.
La partnership tecnologica con la capogruppo Breton, azienda leader mondiale nella produzione di impianti per la lavorazione dei materiali lapidei e degli agglomerati naturali, ne garantisce la sicurezza della filiera produttiva, dando vita a un prodotto dalle qualità performanti uniche.