Come una piccola metropoli affacciata sul Mediterraneo, Marsiglia ha dimostrato negli ultimi anni un dinamismo culturale impareggiabile in Europa, che le ha permesso di reinventarsi – soprattutto grazie all’architettura – e di allontanare definitivamente da sé la triste fama di città malfamata di Francia.
Per aiutare a scoprire il nuovo volto di Marsiglia per chi si appresta a visitarla per la prima volta, abbiamo messo a punto un itinerario che raccoglie tutti quegli interventi che negli ultimi anni hanno contribuito a trasformare la città.
Come avevamo già fatto per Firenze e Torino, il percorso si sviluppa su due giorni, il primo passa in rassegna alcuni dei quartieri emblematici della città, Cours Julien con le sue opere di street art, il Noailles e la sua atmosfera orientale, il Panier con i suoi scorci conviviali e poi naturalmente il Vieux Port, dove si visiteranno tra gli altri il MuCEM di Rudy Ricciotti, la Villa Mediterranée di Stefano Boeri, il Fort st. Jean e tutto l’intervento sul porto di Fernand Pouillon.
Il secondo giorno invece parte dall’Unité d’Habitation di Le Corbusier, dove chi vorrà potrà scegliere di pernottare, per poi partire alla scoperta dei grandi interventi di riqualificazione del patrimonio industriale marsigliese, come la Friche Belle de Mai, le Docks firmati 5+1 AA, ma anche il Frac di Kengo Kuma e il nuovissimo grattacielo la Marseillaise di Jean Nouvel.
SPECIALITÀ MARSIGLIESI E DOVE TROVARLE
Il “véritable” sapone di Marsiglia
Tre saponerie storiche da visitare:
– La savonnerie du Fer à Cheval, fondata nel 1856, “Monuments historiques de Marseille”
– La savonnerie du Midi, fondata nel 1894
– La savonnerie Le Sérail , fondata nel 1949
Navettes
– Four des navettes, fondato nel 1781
Giorno 1 – Il centro e la rinascita di una città
Colazione in Cours Julien | 9.00
Si parte di buon mattino, direzione Cours Julien, uno dei quartieri più vivaci della città e anche il più grande quartiere consacrato alla street art in Francia.
Cours ju – come lo chiamano i marsigliesi – è un concentrato di creatività, con negozi vintage e artistici di ogni tipo e i muri completamente tappezzati di disegni e murales, è ovviamente molto animato la sera, ma grazie ai tanti cafè e ristoranti è molto piacevole anche di giorno.
Per iniziare al meglio la vostra giornata di visita quindi cercate il bar che più vi si addice e godetevi un buon cafè e croissant.
Marché de Noailles | 10.00
Per assaporare un po’ dell’anima orientale di Marsiglia, passiamo ad un altro quartiere che ribolle energia: il Noailles e il suo celebre mercato.
Tra frutta, verdure, spezie e profumi da capogiro, è il luogo ideale per cercare souvenir, spizzicare specialità esotiche e fare tante foto.
Tra i posti da non perdere:
- Toinou, un’istituzione per i frutti di mare, con un dehors spesso preso d’assalto in cui degustare sul posto alcune delle prelibatezze proposte.
- La Maison Empereur, una delle più antiche “quincaillerie” di Francia, creata nel 1827 è una vera caverna di Ali Babà in cui trovare rarità di ogni tipo, giochi, attrezzi da cucina, giardinaggio e molto altro ancora.
- Herboristerie du Père Blaize, fondata nel 1815, è un mix tra una farmacia ed un’erboristeria, un luogo fuori dal tempo dove trovare piante medicinali, erbe e cure per tutti i mali.
- La Place du Marché-des-Capucins con il mercato delle primizie.
Verso il Vieux Port | 11.30
Si riparte ora in direzione Vieux Port, ma con una piccola deviazione per vedere due complessi residenziali classificati come patrimonio del XX secolo:
- le Building Canebière progettato da Fernand Pouillon e René Egger
- le Tours Labourdette, 500 appartamenti suddivisi in tre torri spettacolari realizzate da Jacques-Henri Labourdette.
Da qui poi la strada è tutta in discesa per arrivare direttamente sotto all’Ombrière di Norman Foster, la copertura a specchio realizzata dall’architetto inglese nel 2013 ormai diventata uno dei simbolo della città.
Fernand Pouillon al Vieux Port | 12.00
Il protagonista della ricostruzione post bellica del Vieux Port di Marsiglia è, come è noto, Fernand Pouillon, a lui si deve la magistrale sequenza urbana di oltre 400 m che inquadra l’Hotel de la Ville e il complesso retrostante della Tourette realizzato inglobando l’Eglise Saint-Laurent.
Il consiglio è quindi di addentrarsi tra i passaggi che collegano i due interventi, lasciandosi stupire dalle viste e prospettive che si creano, verso il Porto, Saint-Victor, Notre-Dame de la Garde e il vicino quartiere del Panier.
Fred Romero from Paris, France [CC BY 2.0] via Wikipedia Commons
A pranzo al Panier | ore 13.00
Dopo la vostra passeggiata sarà arrivato il momento di pranzare e vi troverete ad un passo da uno dei quartieri più noti e pittoreschi di Marsiglia: il Panier.
Cercate quindi il bistrot che più vi ispira, approfittandone per scoprire le stradine colorate, i negozietti di artigianato e le tante piazzette conviviali, come la place de Lenche (secondo alcuni è la più antica di Marsiglia), la place des Treize-Cantons o la place des Pistoles.
Se vi sentite ancora in vena di visite, proprio in questo quartiere di trova la Vieille-Charité, un antico luogo di accoglienza per poveri e mendicanti che oggi ospita un vero e proprio centro culturale nel cuore della città composto dal Musée d’Archéologie Méditerranéenne e dal Musée des Arts Africains, Océaniens, Amérindiens.
Vieille-Charité | Lars Textorius [CC BY-SA 3.0] via Wikipedia Commons
Cathédrale de la Major e Musée Regards de Provence | ore 15.00
Dal Panier siete a qualche minuto dalla Cathédrale de la Major, uno dei simboli della città, una cattedrale mastodontica, di dimensioni comparabili a quelle di San Pietro a Roma, costruita nel XIX secolo. Ai suoi piedi, nella struttura storica, sono stati realizzati diversi bar contemporanei e interventi di architettura recente, tra questi l’Essentiel lifestore di Rémy Marciano architecte o Les Halles de la Major di Sophie Foillard.
Subito sotto, al limite del perimetro con la Cité de la Mediterranee, si trova il Musée Regards de Provence, realizzato nell’ex Station Sanitaire costruita da Champollion, Fernand Pouillon e René Egger nel 1948. Si tratta di un edificio patrimonio del XX secolo tutto da percorrere, internamente ed esternamente, con una bella vista panoramica sul porto dalla terrazza sul tetto.
Musée Regards de Provence, dietro complesso La Tourette di Fernand Pouillon
MuCEM, Villa Mediterranée e Fort st. Jean | ore 16.00
La fine della giornata è invece consacrata ai musei e a tutto il complesso composto dalla Villa Mediterranée di Stefano Boeri, il MuCEM di Rudy Ricciotti e il Fort Saint Jean riqualificato dall’agence Aps.
La bellezza di questo polo culturale è che una volta arrivati si possono fare un sacco di cose: visitare le diverse esposizioni temporanee o permanenti, sfogliare un libro, sorseggiare un bicchiere di vino, cenare, oppure semplicemente percorrere l’insieme dei percorsi gratuiti che permettono di raggiungere dal livello del mare il Fort Saint Jean passando dietro la facciata del MuCEM e oltrepassandone la spettacolare passerella.
Attività serali possibili
- Cercare il tramonto
– prendere il bus 83 che costeggia il mare e fermarsi alla plage Pardo oppure nel porticciolo del Vallon des Auffes
– prendere il bus 60 e arrivare fino in cima la collina di Notre Dame de la Garde e godere della sua vista a 360 gradi - Rooftop
– Friche la Belle de Mai
– Le Regards Café
– Le Petit Pavillon
– Tetto del MuCEM
– La Caravelle - Ristoranti firmati
– Ventre de l’Architecte, all’Unité d’Habitation di Le Corbusier
– Le Môle Passedat, al MuCEM di Atelier 82
– Mama Shelter di Philippe Starck
– Cafè Populaire di Moa Architecture - Serata alternative
– Théâtre de la Joliette progettato da NJMH
– Vidéodrome 2, in Cours Julien, un café-cinéma, con libreria, bistrot e una sala cinematografica con 50 posti
– Coco Velten, un progetto di Yes We Camp
Giorno 2. Dalla macchina per abitare ai nuovi centri culturali
Unité d’Habitation | ore 10.00
Il secondo giorno incomincia con un must per gli architetti che visitano Marsiglia: l’Unité d’Habitation di Le Corbusier.
Le possibilità per vivere in prima persona il funzionamento della “macchina da abitare” pensata da Le Corbusier sono molteplici: si può soggiornare nell’hotel, mangiare al ristorante Le Ventre de l’Architecte, oppure semplicemente partecipare ad una delle visite organizzate dall’associazione degli abitanti che permettono di scoprire la hall, la 3 e la 4 rue, un appartamento campione e una parte di tetto.
Infine sul tetto si trova MAMO – Marseille Modulor, un centro d’arte d’eccezione curato dal giovane designer Ora Ito.
Tutte le informazioni e gli eventi in programma sul sito: citeradieuse-marseille.com
Per hotel e ristorante: hotellecorbusier.com
Friche la Belle de Mai | ore 12.00
Dopo la visita all’Unité d’Habitation che vi avrà preso quasi tutta la mattinata, spostatevi per pranzo alla Friche la Belle de Mai, l’ex manifattura tabacchi di Marsiglia, un concentrato di arte e creatività, in cui troverete praticamente tutto quello di cui ha bisogno il tessuto culturale di una città: spazi sportivi, gallerie d’arte indipendenti, sala da concerti, cinema, fablab, orti condivisi, area giochi, ma anche un ristorante, un asilo e l’Institut Méditerranéen des Métiers du Spectacle.
Pranzate a Les grandes tables, un grande bar-ristorante con oltre 400 coperti disegnato da ARM Architecture, e poi passeggiate per il complesso per vedere tra le tante cose:
- La Tour Panorama di ARM architecture
- Toit Terrasse di ARM architecture
- Wagon Jeux, un treno trasformato in area giochi per bambini, del collettivo Encore Heureux
- La cartonnerie di Caractère Spécial – Matthieu Poitevin architecture
© Caroline Dutrey
FRAC – Fond Regional D’art Contemporain | ore 16.00
Una volta ristorati proseguite a piedi o in bus verso il FRAC – Fond Regional D’art Contemporain di Kengo Kuma.
Il progetto si ispira al concetto di “museo immaginario senza muri” ideato dallo scrittore francese André Malraux e prevede una facciata di pannelli di vetro semi-trasparenti che riunificano i due volumi del progetto: la stecca lungo la strada con gli spazi espositivi e il centro di documentazione, e la torre con il bar, l’auditorium, i laboratori didattici e la terrazza urbana affacciata sul vicino boulevard de Dunkerque.
A pochi minuti da qui è anche possibile fare tappa alla Résidence Argo, le neo-inaugurate residenze sociali a forma di transatlantico progettate da Rudy Ricciotti.
Les Docks | ore 17.00
Ancora pochi passi e arriverete a Les Docks, il pluripremiato progetto dei 5+1 AA che ha trasformato l’ex deposito merci di Gustave Desplaces in un centro commerciale vivace e alla moda, con boutique e ristoranti.
Non vi resta che attraversare una dopo l’altra le corti interne (piazza del Porto, piazza Grande, piazza delle Palme e piazza del Mercato) ed osservare la pietra e la ceramica delle finiture e il sapiente uso del verde, delle superfici trasparenti e della luce.
La Marseillaise e la Torre CMA CGM | ore 18.00
Se arrivati a questo punto avete ancora un po’ di energia potrete spingervi ad osservare dal basso, sotto gli snodi della sopraelevata, le due torri che spiccano nello skyline della città: la sede della CMA-CGM firmata da Zaha Hadid e La Marseillaise, conclusa da Jean Nouvel solo l’anno scorso.
© Ateliers Jean Nouvel
Consigli per proseguire il viaggio
COSTA AZZURRA
Le architetture moderne e contemporanee in riva al Mediterraneo
- CALANQUES
– Frische de l’Escalette, un parco di sculture e architetture effimere all’interno di un ex sito industriale - AIX-EN-PROVENCE
– Fondation Vasarely
– Pavillon Noir di Rudy Ricciotti
– Conservatoire de la Musique di Kengo Kuma
– L’Arena di Auer Weber e Christophe Gulizzi
– Grand Théâtre de Provence di Gregotti Associati
– Ampliamento dell’Université de Province di Dietmar Feichtinger Architects
– Les 200 Logements di Fernand Pouillon
– Faculté de Droit di Fernand Pouillon
- LE PUY SAINTE RÉPARADE
Château la Coste, tra vino, arte e architettura, con opere di Tadao Ando, Jean Nouvel, Renzo Piano e Frank Gehry - ARLES
– Luma Foundation, con l’Arts Resource Centre di Frank Ghery, sei grandi architetture post-industriali recuperate dallo studio Annabelle Selldorf e un parco pubblico dei paesaggisti Bas Smets
– Fondation Van Gogh di Fluor Architectur - NIMES
– Carrè d’Art di Norman Foster
– Musée de la Romanité di Atelier de Portzamparc - MONTPELLIER
– Hotel de Ville di Jean Nouvel
– Le Nouage di Philippe Stark
– Centro culturale Pierres Vives di Zaha Hadid Architects
– L’Arbre Blanc Residential Tower di Sou Fujimoto
– Zona Antigone di Ricardo Bofill
Le Puy Sainte Réparade, Château la Coste
di Elisa Cavaglion
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