Al via Torino 2008 World Design Capital: si parte con il capodanno del design.
- Un grande party urbano.
- Una visione di design plurale, collaborativo e distribuito.
- Un invito ad una inaugurazione partecipata.
Il concept elaborato per la realizzazione degli allestimenti di Piazza Castello, lo spazio che ospiterà il grande party urbano che inaugura l’anno in cui Torino sarà la prima capitale mondiale del design, si basa su tre concetti chiave: design plurale, collaborativo, distribuito.
Plurale perché declinato in più attività destinate a diversi target e sensibilità. Plurale nella proposta di diversi livelli di coinvolgimento, plurale nella varietà, nei linguaggi, nelle specificità dei progettisti invitati a partecipare alla realizzazione del primo evento di Torino 2008 World Design Capital: Prodea, la società responsabile degli allestimenti del Capodanno del Design, coordinerà, infatti, un gruppo di studi di progettazione e realtà creative torinesi: Xflab, TODO design, Interaction Design Lab, Yet Matilde e Associazione NADA, che contribuiranno, con la propria creatività, a consolidare e comunicare il concetto di “identità polifonica” e partecipata di Torino 2008 World Design Capital, che costituisce uno dei principali motivi ispiratori dell’intera iniziativa.
Collaborativo, perché il pubblico sarà chiamato a contribuire con parole sue, a farsi co-autore, ad esplorare il senso di un oggetto misterioso chiamato design, a “sporcarsi le mani”, diventando designer per un giorno o anche solo per mezz’ora.
Distribuito, nel tempo e nello spazio. Da scoprire in mezzo alla strada, in piazza. Un evento che intende seminare spore, lasciare segni, nelle tasche e nei cappotti, in giro per la città.
nella notte del 31 dicembre:
Waiting for the early bus – Botto & Bruno Le opere di Botto&Bruno diventano spazio immaginifico. Per la prima volta assistiamo al divenire del processo analogico di costruzione delle immagini di Botto&Bruno, che diventano motiongraphics digitale. Lo spazio urbano si scompone e ricombina in nuovi e suggestivi panorami elettronici, osservati nel loro divenire che si fa opera finita al ritmo della musica elettronica. L’installazione, che prevede grandi maxischermi, sarà realizzata in esclusiva per il Capodanno di Torino 2008 World Design Capital. Al centro, la rappresentazione stratificata di scenari, paesaggi e personaggi urbani attraverso gli occhi e il progetto di due torinesi conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo.
Design Leaves Chi non ha mai utilizzato una puntina da disegno o una clips? E chi definirebbe questi oggetti come design? Eppure sono talmente perfetti ed insuperati nel progetto che ancora oggi vengono prodotti e commercializzati. Design Leaves nasce come strumento divulgativo di tematiche inerenti il design, ed in particolare delle accezioni legate ad un termine anglosassone il cui uso, o abuso, è ormai quotidiano. 10 diverse cartoline/stickers caratterizzate da un colore di fondo, scelto tra i verdi di Torino 2008 World Design Capital e a dalle definizioni che i grandi designer hanno dato del termine e della pratica del design. Sul retro, la rappresentazione di oggetti d’uso quotidiano, la cui progettazione per la produzione di tipo industriale risale principalmente al diciannovesimo secolo. Distribuzione virale in diversi punti della piazza, nei pressi delle installazioni e negli esercizi commerciali adiacenti.
Led Throwies Workshop Un led da 10 mm, una piccolo batteria al litio, un piccolo magnete e un pezzo di nastro isolante. Metteteli insieme ed avrete un Led Throwie, un semplice ma ingegnoso manufatto tecnologico luminoso, pronto ad illuminare gli oggetti e gli angoli più nascosti della città. Declinato nel verde di Torino 2008 World Design Capital, diventa lo strumento per diffondere in modo virale e giocoso punti di luce, ma si pone allo stesso tempo come riflessione sulla tematica del design spontaneo. Ideati originariamente dal Graffiti Research Lab, collettivo newyorkese che reinterpreta il writing attraverso lo sviluppo tecnologico per marcare spazi urbani, i Led Throwies indagano la linea sottile del confine fra spazio privato e spazio pubblico. Un’alternativa più divertente e meno pericolosa ai botti di Capodanno.
Zygote – Tangibile interaction Il logo di Torino World Design Capital diventa un segno leggero nei palloni del progetto Zygote: da cerchio prende volume, diventa sfera e spicca il volo. Incanalare l’energia caotica di migliaia di persone in un’ esperienza coerente, dando al pubblico uno strumento con cui interagire e giocare per sentirsi parte dello spettacolo. Globi interattivi di luce colorata in volo sulla piazza, quando vengono colpiti si accendono, assumendo di volta in volta una tonalità diverse di verde, in linea con l’identità visiva di Torino 2008 World Design Capital.
Design-ME Una installazione interattiva progettata per raccogliere e spettacolarizzare la voce collettiva del pubblico dell’evento di capodanno. Un invito a prendere la parola, a entrare in un dialogo, uno scambio di idee, sensazioni, pensieri e parole con tutta la piazza attraverso visualizzazioni generate in tempo reale, e animazioni grafiche in multiproiezione. Un corto circuito nella comunicazione tra il pubblico, le proiezioni e il momento di inizio di Torino 2008 World Design Capital.
www.torinoworlddesigncapital.it
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