Venezia è un pesce. Guardala su una carta geografica. Assomiglia a una sogliola colossale distesa sul fondo”. Inizia così il libro di Tiziano Scarpa dedicato alla Serenissima, una guida sui generis che invita ad un coinvolgimento fisico ed emotivo con la città.

Lo spirito di queste pagine si avvicinano molto al concetto di turismo lento e sostenibile, che in molti auspicano per Venezia. Una città che è intrinsecamente sostenibile, dove la mobilità avviene per lo più a piedi, l’inquinamento acustico è ridottissimo rispetto ai normali centri urbani e i mezzi di trasporto pubblico sono puntuali ed efficienti.

Anche i veneziani intervistati dal quotidiano El País, in un recente articolo riportato dall’Internazionale, confermano che Venezia è una città lenta e a misura d’uomo, e che come tale deve essere vissuta anche dai turisti.

Dal 22 maggio al 21 novembre 2021 Venezia ospita la 17. Mostra Internazionale di Architettura, edizione prevista nel 2020 e posticipata a causa della situazione sanitaria mondiale. Si tratta quindi di un segnale forte di ripartenza per una città resiliente, che con l’occasione della Biennale può essere scoperta e approfondita con lentezza e stupore.

Isolato residenziali tra via Garibaldi e i Giardini della Biennale | 2021 © danipuntoeffe

Per chi visita Venezia per la prima volta

Il primo consiglio è quello di tornarci. Venezia è una città che ha bisogno di turisti attenti, che preferiscono viverla più volte o per periodi più lunghi, invece di divorarla di fretta.

Per cui nessun itinerario giornaliero, ma una serie di spunti e consigli tra cui scegliere a seconda del tempo a disposizione e dell’interesse personale.

Venezia | Architettura moderna e contemporanea

  • Fondazione Querini Stampalia (Carlo Scarpa), luogo imprescindibile per gli architetti;
  • Negozio Olivetti (Carlo Scarpa), gestito dal FAI, è un oggetto architettonico unico, per lo più dimenticato dal turismo di massa, nonostante si trovi in Piazza San Marco;
  • Ingresso Tolentini Sede IUAV (Carlo Scarpa), non lontano dalla stazione dei treni, è un luogo simbolo, da visitare per sentirsi dei veri studenti universitari della Serenissima. Per completare la sensazione, fate tappa al Bacareto da Lele a pochi passi di distanza;
  • Casa alle Zattere (Ignazio Gardella), non visitabile all’interno, si trova lungo Fondamenta delle Zattere, sul bordo meridionale della città, perfetta per una passeggiata partendo da piazza San Marco al tramonto;
  • Magazzino del Sale (Renzo Piano), spazio espositivo della Fondazione Vedova, ospita fino al 31

    ottobre 2021 la mostra “Vedova accendi la luce”;

  • Fondaco dei Tedeschi (OMA), un tempo luogo di scambi commerciali e di riposo per i mercanti provenienti dal Nord Europa, è stato recentemente trasformato in un luxury mall. Vale la pena visitarlo per la corte interna che racconta ancora parte della sua antica storia, per l’intervento dello studio di Rem Koolhaas e per la vista dalla terrazza panoramica all’ultimo piano (obbligatoria la prenotazione);

  • Case a Cannaregio, area ex Saffa (Vittorio Gregotti), un intervento di edilizia popolare commissionata dal Comune di Venezia negli anni ‘80, realizzata nell’ex area industriale Saffa dismessa negli anni ‘50, che ospitava una fabbrica di fiammiferi;

  • Fondazione François Pinault:

    • Palazzo Grassi (Gae Aulenti), temporaneamente chiuso riaprirà dopo l’estate, insieme al programma di eventi culturali organizzati all’interno del Teatrino di Palazzo Grassi (Tadao Ando);

    • Punta della Dogana (Tadao Ando), ex Dogana da Mar ora Centro d’arte contemporanea anch’essa della François Pinault Foundation, riaprirà al pubblico il 23 maggio 2021 con la mostra “Bruce Nauman: Contrapposto Studies“;

  • M9 Museo del ‘900 (Sauerbruch Hutton) piccolo fuori campo per questo nuovo museo che si trova a Mestre; fino al 6 giugno 2021 ospita l’installazione temporanea “Foresta M9” curata da Luca Molinari e Claudio Bertorelli e dal 3 settembre 2021 al 9 gennaio 2022 ospiterà la mostra “DRAW, LOVE, BUILD. L’architettura di Sauerbruch Hutton” dedicata all’attività trentennale dello studio.

Fondazione Querini Stampalia, Piano terra (Carlo Scarpa) © Luca Sgubbi

Negozio Olivetti (Carlo Scarpa) | 2018 © danipuntoeffe

Casa alle Zattere (Ignazio Gardella) | 2021 © danipuntoeffe

Fondaco dei Tedeschi (OMA), la vista dalla terrazza panoramica

Venezia, Punta della Dogana

Venezia | Bacari, pasticcerie ed enoteche

  • Il Paradiso Perduto, ristorante e cicchetteria nel ghetto ebraico, un luogo storico che nonostante sia stato raggiunto anche dai turisti non ha perso la sua autenticità, obbligatorio prenotare;
  • Vino Vero, sempre in Fondamenta Misericordia, una delle vie più frequentate del ghetto, un piccolo bacaro specializzato in vini naturali;
  • Osteria Al Portego, a pochi passi dal Ponte di Rialto, ma in una calle nascosta, un bacaro di quelli veri, segnalato Slow food da sempre;
  • Cantine del Vino già Schiavi, altro luogo storico, situato in una fondamenta non troppo frequentata dai turisti, vicinissimo alla storico Squero di San Trovaso e vicino alle Gallerie dell’Accademia;
  • Bacareto Da Lele, luogo simbolo per gli studenti universitari della laguna, tappa obbligata per uno spuntino. Non essendo un luogo turistico chiude il sabato pomeriggio e la domenica;
  • Pasticceria Tonolo, il santo graal delle frittelle di carnevale;
  • Rosa Salva – Santi Giovanni e Paolo, una delle sedi della pasticceria storica in attività dal 1879, con una saletta da cafe art deco;
  • Caffè la Serra, si trova all’interno delle Serre dei Giardini; non offre un’ampia scelta, ma il luogo a pochi passi dai Giardini della Biennale è imperdibile per un pranzo ristoratore.

Venezia | I luoghi

  • Collezione Peggy Guggenheim, famosa, ma mai abbastanza visitata con calma. Prendetevi il giusto tempo per questo celeberrimo Museo d’arte del XX secolo;
  • Mercato del pesce a Rialto, fate una passeggiata al mattino presto sotto la loggia neogotica che ospita il mercato del pesce e comprate dal banco che più vi piace;
  • Ca’ Macana, il lavoro artigianale è anch’esso cultura, qui si creano maschere in cartapesta con tecniche fedeli alle originali;
  • Libreria Acqua Alta, purtroppo è ormai invasa dai turisti. In questo luogo folle, spesso c’è la fila per entrare, ma se riuscite passateci la mattina presto o poco prima della chiusura, meglio se durante la settimana e soprattutto comprate un libro! Magari “Corto Sconto. La guida di Corto Maltese alla Venezia nascosta”;
  • Squero di San Trovaso, tra i più antichi della città lo squero è il luogo dove si costruiscono e riparano le gondole; ancora in attività come “officina” è possibile visitarlo su prenotazione; 
  • Combo, ex-Convento dei Crociferi, oggi ostello, bar e ristorante; un luogo aperto a turisti e cittadinanza, dove respirare pace ed energia, soprattutto nello spazio comune del chiostro. Il recupero è stato progettato dalla Fondazione Iuav;
  • Ospedale SS. Giovanni e Paolo, a Venezia persino l’ospedale si trova all’interno di un luogo magnifico: un complesso monumentale al quale si accede dal Campo omonimo attraverso un protiro, già ingresso della medievale Scuola Grande di San Marco; 
  • Despar Teatro Italia, nel Sestiere Cannaregio probabilmente c’è il supermarket più bello del mondo. Una combinazione azzardata da visitare, un contrasto assoluto tra prodotti gastronomici della GDO esposti nello spazio liberty e neogotico dell’Ex Cinema Teatro Italia; 
  • Sestiere Castello e San Polo, due quartieri popolari poco affollati, dove passeggiare senza meta e riscoprire gli spazi vivi e polifunzionali per eccellenza della città: i Campi (le piazze veneziane), luoghi di incontri, mercati, bambini che giocano con il pallone, aperitivi con gli amici e cinema all’aperto. Cuore del Sestiere San Paolo è Campo San Giacomo dell’Orio, dove ogni anno nel mese di luglio viene organizzata la tradizionale Festa di Beneficenza, una sagra perfetta per una boccata di autenticità; 
  • Gondola Traghetto; in alcuni punti della città lungo il Canal Grande, è ancora attivo un servizio di gondole-traghetto per ovviare alla troppa distanza che c’è tra un ponte e l’altro. Un servizio che ti permette un brevissimo ma genuino giro in gondola a 2€ (0,70€ con la Carta Venezia). Gli “stazi” ovvero i punti di imbarco sono: Santa Sofia-Pescaria, San Tomà-Ca’ Garzoni, Salute-Santa Maria del Giglio.

Libreria Acqua Alta

Despar Teatro Italia, nel Sestiere Cannaregio © Luca Sgubbi

Gondola Traghetto, punti di imbarco: Santa Sofia-Pescaria, San Tomà-Ca’ Garzoni, Salute-Santa Maria del Giglio

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