“Non puoi vivere da due parti, dalla parte della realtà e dalla parte del sogno, così ti vengono le allucinazioni.” [Antonio Tabucchi, Requiem]
Lisbona è come un’allucinazione.
È facile comprendere questa sensazione vagando per le sue strade strette di notte o quando il sole è a picco.
Spesso, lontani dalle orde di turisti, ci si trova in luoghi nostalgici e solitari. I suoi cittadini guardano al passato in cerca di risposte e si interrogano costantemente sul futuro. Attorno a loro la città si evolve e l’architettura si modifica.
La luce stessa disegna ogni ora sugli edifici immagini diverse. Lisbona è un miraggio, un racconto continuo nel quale i ricordi si mescolano con la realtà.
di Marco Lumini
Mosteiro dos Jerónimos | © Marco Lumini (1502)
EXPO ’98 area and Pavilhão de Portugal (1998) – Alvaro Siza Vieira | © Marco Lumini
EXPO ’98 | © Marco Lumini
Bairro da Graça | © Marco Lumini
Champalimaud Centre for the Unknown (2004) – Charles Correa Associates | © Marco Lumini
Lisbon cruise terminal (2018) – João Luís Carrilho da Graça | © Marco Lumini
Ponte 25 de Abril from MAAT Museum (2016) – AL_A | © Marco Lumini
Centro Cultural de Belém (1988-1993) – Vittorio Gregotti + Manuel Salgado
Museu dos Coches (2015) – Paulo Mendes da Rocha + MMBB Arquitetos + Bak Gordon Arquitectos | © Marco Lumini
Cais do Sodré | © Marco Lumini
Bairro da Graça | © Marco Lumini
Bairro da Mouraria | © Marco Lumini
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