Viaggio nella Madrid di Teresa Sapey

i posti del cuore dell'eclettica progettista italo-spagnola

pubblicato il: - di Elisa Cavaglion

Inauguriamo con Teresa Sapey un ciclo di articoli dedicati alle città viste dalla prospettiva di chi le abita. Un inizio frizzante e creativo per quello che vuole diventare un punto di riferimento per gli architetti-viaggiatori sempre alla ricerca di posti segreti e piccoli suggerimenti sui luoghi che stanno visitando.

La poliedrica progettista di origini cuneesi ci accompagna alla scoperta della sua città d’adozione, Madrid, rivelandoci dove trova l’ispirazione per il suo lavoro, i luoghi in cui ama trascorrere il tempo libero e sorseggiare un bicchiere di vino: un itinerario inedito dietro le quinte di una città che non dorme mai e un’architetta dalle inesauribili idee creative.

La Madrid di Teresa Sapey trasmette le emozioni di chi questa città l’ha scelta e amata fin da subito, facendola diventare il cuore stesso del suo approccio all’architettura.

“Sono venuta a vivere a Madrid per amore alla fine degli anni ’80, in piena Movida Madrileña, un’estate caldissima… Da quel momento mi sono innamorata della città, dell’affetto delle persone, della vita per le strade… È vero che la città non dorme mai!  E sono stati il colore delle sue vie e il calore dei madrileños ad ispirarmi nella creazione della mia filosofia di vita e di lavoro: il colore come materia.

Teresa Sapey | Madame Parking e il colore come materia

Ribattezzata da Jean Nouvel “Madame Parking” per il suo contributo artistico nel parcheggio dell’Hotel Puerta de America a Madrid, Teresa Sapey inizia proprio con questo intervento a fare della progettazione creativa dei “non-luoghi” la sua cifra distintiva.

Ed è il colore lo strumento principale utilizzato dalla Sapey per dare nuova vita ai luoghi comuni spesso dimenticati del paesaggio urbano.

Parcheggi, ponti, gallerie, ma anche camere d’albergo, fashion store o terrazze, ritrovano grazie al colore una nuova energia vitale, riscattati dall’abbandono in cui li lascia la società contemporanea acquistano nuovi significati, più positivi ed ironici.

Per chi sta pianificando un viaggio a Madrid alcuni esempi di questo approccio li può trovare nei negozi realizzati da Teresa Sapey come il fashion store Custo, il Reebok Sport Club o l’Aspesi Store , o nei ristoranti come lo Sky Lounge dell’Hotel Indigo o il The Place dell’Hotel Petit Palace Santa Barbara , oppure dormire nell’hotel più piccolo del mondo, il Room Mate container.

Skylounge & Restaurant Indigo Hotel, Madrid | © Teresa Sapey

Room Mate container, Madrid | © Teresa Sapey


Parking Hotel Silken Puerta de América, Madrid | © Teresa Sapey

Madrid, i posti del cuore di Teresa Sapey

Per chi vuole invece vivere il proprio soggiorno nella capitale spagnola come un vero madrileños, Teresa Sapey ha condiviso con noi una lista di alcuni suoi luoghi del cuore in cui ama trovare ispirazione o rilassarsi.

Il Parco del Buen Retiro: per trovare ispirazione

Quando cerco ispirazione mi metto le scarpe da ginnastica e passeggio per il Parco del Buen Retiro di Madrid; adoro quel posto, dalle sue strutture sportive ai suoi luoghi più rappresentativi come il Palacio de Cristal”.

Vero polmone verde della città di Madrid la storia del Parco del Buen Retiro inizia a metà del 1600, dopo diversi rifacimenti e trasformazioni diventò pubblico nel 1868 quando i giardini divennero proprietà municipale. Tra le attrazioni del parco, il Palazzo di Cristallo è tra le più interessanti, ispirato al Crystal Palace di Joseph Paxton fu costruito nel 1887 in occasione dell’Esposizione delle isole Filippine.

Håkan Svensson (Xauxa) [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons

La Madrid degli Asburgo: una passeggiata indietro nel tempo

“E se parliamo di ispirazione non può mancare una passeggiata per la Madrid degli Asburgo per rivivere la grandezza dei nobili di quel periodo.

Il centro storico di Madrid conserva ancora luoghi e monumenti costruiti tra il XVI e il XVII secolo, ovvero il periodo in cui la città era sede della corte degli Asburgo, tra i punti più significativi c’è la Plaza Mayor, ma è bello anche perdersi nelle strade strette e irregolari lasciandosi sorprendere dagli edifici lungo il percorso.

Sebastian Dubiel [CC BY-SA 3.0 de], via Wikimedia Commons

Il Teatro Real: per vedere l’opera

“Un altro dei mie posti preferiti è il Teatro Real, sono appassionata di lirica! Sono abbonata da molti anni e non mi perdo una prima”.

Tra le istituzioni culturali della città El Real è tra i teatri dell’Opera più importanti in Spagna, è stato inaugurato nel 1850. teatro-real.com

Fss.fer [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons

Ivory Press: libri, arte e design

“Nell’ambito dell’arte e del design, mi piace fermarmi da Ivory Press, uno spazio dedicato all’arte e al design con una libreria specializzata dove si tengono anche mostre e conferenze.

L’Ivory Press è uno spazio multidisciplinare realizzato nel 2007 da Foster + Partner per promuovere e vendere le pubblicazioni di lusso della casa editrice fondata da Elena Ochoa, moglie dell’architetto britannico. Il risultato è un ambiente di design e arte ricavato da un’ex tipografia. ivorypress.com


© Foster + Partner

Club Matador: per sorseggiare del buon vino

“Se mi chiedi il mio posto preferito per bere vino, allora mi incontrerai nel Club Matador, un club di soci in un meraviglioso appartamento pieno di opere d’arte e segreti.

Il Club Matador è uno spazio di 800 metri quadri nel centro di Madrid in un appartamento di metà XIX secolo con otto balconi affacciati sulla strada e altrettanti sul retrostante giardino storico, è un luogo di incontro per professionisti di tutte le età e le formazioni. clubmatador.com


© Club Matador

Ed infine la Norman Foster Foundation: ¡Es una maravilla!

“Ovviamente non può mancare la Norman Foster Foundation, è una meraviglia!”.

L’edificio, visitabile solo su appuntamento, si trova nel cuore del quartiere Chamberí di Madrid, in un palazzo patrimonio dell’umanità progettato dal celebre architetto Joaquín Saldaña nel 1912 e restaurato da Foster + Partner nel 2017 per accogliervi il proprio archivio e biblioteca. Si tratta di un luogo di studio e ricerca nato con la volontà di “promuove il pensiero interdisciplinare e la ricerca per aiutare le nuove generazioni di architetti, progettisti e urbanisti ad anticipare il futuro”. normanfosterfoundation.org


Norman Foster Foundation – foto Luis Asín

di Elisa Cavaglion

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