La rete di distribuzione del calore mediante acqua è realizzata con tubazioni in acciaio opportunamente coibentate. La posizione dei tubi varia a seconda del tipo di impianto che si vuole realizzare. Gli impianti si distinguono fondamentalmente in due categorie:
- quelli a circolazione naturale (senza organi di spinta);
- quelli a circolazione forzata con elettropompe.
Anche se oggi gli impianti a circolazione naturale sono quasi in disuso in Italia, a causa degli elevati diametri delle tubazioni e della necessità di grandi serbatoi collocati sui tetti dei fabbricati, in molti altri paesi del mondo rappresentano ancora la soluzione più usata.
Le reti di distribuzione possono essere:
- “a colonne montanti” prevede la realizzazione di una tubazione verticale in corrispondenza di ogni allineamento verticale di corpi scaldanti, quindi, in tal caso, i tubi si troverebbero all’interno delle pareti perimetrali verticali;
- “a collettore complanare” prevede per ogni appartamento o unità da servire, collettori di distribuzione collegati alle colonne montanti e una rete di tubazioni orizzontale generalmente installata sotto il pavimento.
- “orizzontale” prevede che lungo il perimetro dell’edificio si realizzi una tubazione ad anello cui siano collegati i radiatori. Nel caso di distribuzione orizzontale con montanti e distribuzione al piano, le colonne possono essere inserite nella muratura o in appositi cavedi ispezionabili, mentre i collegamenti ai radiatori sono realizzati in traccia sotto il pavimento.
Nel caso di edifici adibiti ad ufficio si può prevedere l’installazione delle tubazioni nel controsoffitto con collegamento ai radiatori del tipo a pioggia.
È anche possibile alloggiare le tubazioni all’interno di pavimenti sopraelevati.