Le strutture di fondazione collegano le strutture di elevazione al terreno, in modo tale da garantire che queste ultime siano sostenute dal terreno stesso. Dovrà pertanto sussistere una condizione di equilibrio fra le sollecitazioni trasmesse dalla sovrastruttura e la reazione del suolo.
A tal fine si dovrà sempre verificare il comportamento del suolo per determinarne la sua resistenza in rapporto alle sollecitazioni trasmesse dalle fondazioni.
Il criterio di resistenza del terreno viene stabilito in funzione delle caratteristiche meccaniche del suolo e delle caratteristiche geometriche della fondazione.
Si determina il valore della tensione al limite del collasso per il terreno e si fissa come carico ammissibile quello corrispondente ad un terzo del carico limite.
Le fondazioni si suddividono in:
-fondazioni dirette, possono essere isolate (plinti) o continue (travi rovesce e platee) e trasferiscono al terreno i carichi superiori per semplice appoggio sul piano di posa di una superficie più o meno estesa;
-fondazioni indirette o profonde (plinti o travi su pali) trasmettono i carichi a strati di terreno non superficiali utilizzando particolari strutture (pali) e con modalità differenti dalla semplice posa.
La scelta della tipologia fondale da adottare è di volta in volta condizionata dalla natura del terreno su cui si deve intervenire.