L’8 marzo 2007 presso il salotto di CioccolaTò a Torino si è svolta la premiazione delle tre opere vincitrici del concorso di design “CioccolaTò.3ds“
Il concorso è stato voluto e organizzato dalla CNA Torino e curato da Altrementi “fucina contemporanea di giovani creativi” col patrocinio della Città di Torino, Regione Piemonte, Camera di Commercio di Torino ed ha coinvolto dieci artigiani cioccolatieri associati alla CNA e undici giovani progettisti.
Gli 11 lavori sono stati selezionati tra i 140 pervenuti.
Il primo premio è stato assegnato a CITTACCOLATO dello Studio Nonostante di Giancarlo Zucca e Marco Zummo con la motivazione: per avere reinventato in modo giocoso la tavoletta tradizionale per la facilità di produzione e per aver creato il luogo della città dove il design incontra il marketing
IL CITTACCOLATO CIOCCOLATO’.3DS
DESIGN COMPETITION
Torino è una città famosa in tutto il mondo: anche per la produzione di cioccolato. Una competenza ragguardevole è riconosciuta, infatti, ai maestri cioccolatieri; quei particolari cittadini che, forse, meglio di altri, percepiscono l’essenza della città e la esprimono attraverso le loro produzioni artistiche.
Chi meglio di loro, infatti, restituisce il sapore della città?
Quando si accingono a dare al cioccolato la forma ed il rilievo di una tavoletta, i maestri colgono quel destino che non è implicito nel nome (non vale quindi il detto nomen omen), ma nella forma dell’insediamento urbano. In quella scacchiera apparentemente regolare (pacata e sobria) che emana continue tensioni, dove pieghe, incroci, slabbrature trasformano un percorso in piazza, in portico, in atrio, in galleria. In un andito appartato pronto a dare luogo ad un’emozione.
I segreti urbani di Torino si riflettono pienamente, dunque, nelle tavolette, che creano una connessione sensoriale tra gusto e percezione visiva, innescando il sentimento dell’abitare.
Percorrere la città, assaporandone (mangiandone) contemporaneamente una parte, che si sta appunto attraversando, osservando o visitando, diviene un modo per identificarsi con essa, di renderla presente a sé stessi con tutti i sensi. Un modo di sentirla e farla propria. Un modo di fondare continuamente la città, incidendo e ricavandosi luoghi personali legati ad un momento conviviale.
Ecco, dunque, che una tavoletta di cioccolato, su cui è inciso un pezzo di Torino, può guidarci in questo rituale: ci aiuta ad incorporare la città, a proiettarci sulla fisicità delle cose ed a condividere anche con altri (un simposio) il senso (il gusto) di uno spazio pubblico o privato.
Una tavoletta mitica (un nuovo strumento per la dea Hestìa?) che aiuta anche i visitatori a sentire Torino come casa.
La tavoletta proposta è realizzata con cioccolato fondente, colato su uno stampo in pet che riporta una porzione di Torino. L’altezza totale della tavoletta, da 120 grammi circa, è di 10 mm, con bordi netti e perpendicolari, senza alcun raccordo curvilineo. Internamente, in più punti della tavoletta, si scopriranno, a sorpresa, le farciture a diverse e inaspettate essenze, così come, passeggiando per Torino, si viene colti dalla sobria bellezza dei cortili interni agli isolati della città storica. Interagisce e completa il prodotto, anche la confezione. Realizzata in pellicola lucida e trasparente, essa riporta i nomi della viabilità primaria, la quale si compone, per sovrapposizione e contrasto cromatico con il reticolo della tavoletta. Una volta consumato il prodotto, l’involucro può essere utilizzato come il ricordo di un viaggio da consigliare ad altri, fornendo una piccola e particolare guida.
Giancarlo Zucca + Marco Zummo