Tre primi premi ex-aequo al concorso internazionale sulle nuove tipologie di grattacielo Podium-Tower a Vancouver. Tra questi il team italiano di Stefania Papitto e Gianluca Evels.
La giuria del concorso internazionale di architettura Poto: type, promosso da Potogroup e dalla Architecture Foundation of British Columbia, ha scelto di assegnare il primo premio alle seguenti proposte progettuali:
- folding-scraper
di Stefania Papitto e Gianluca Evels – Roma (Italia)
- podium tower
di Arash Mozafari Kakavandi, Farzad Shokri Seiehkalan, Neda Lotfi, Manelia Jahanian, Fereshteh Bahmani e Samaneh Rezvani – Toronto (Canada)
- oto
di Jonathan Kurtz, Kevin Stitak, Kyle Maye Dru Mckeown – Cleveland Heights (Ohio -USA)
folding-scraper_Vancouver
di Stefania Papitto e Gianluca Evels www.b4architects.com
Il progetto è stato presentato alla conferenza tenutasi il 18 ottobre nell’University of British Columbia di Vancouver in occasione di un pubblico dibattito sulle problematiche dello sviluppo della città.
Il progetto nasce da una libera interpretazione della tipologia di “podium tower” nata a Vancouver, proponendo la fusione dei due elementi costitutivi, l’alto basamento e la torre vera e propria.
Tutto lo spazio richiesto è contenuto da una grande superficie-cortina che si piega in vario modo in orizzontale e in verticale, e da grandi superfici vetrate sui lati lunghi. All’interno di questo volume, una serie di “box-contenitori”, assieme a delle piastre-solai orizzontali articolano e rendono complesso lo spazio vivibile interno dell’edificio, moltiplicando visuali e relazioni possibili tra i futuri utenti.
Il piano terra è sgombro, aperto e permeabile in modo che lo sguardo non sia impedito dalla presenza dell’edificio a livello della strada. I primi due piani hanno vocazione sostanzialmente pubblica: vi troveranno posto ristoranti e negozi, un piccolo auditorium, una biblioteca. I piani successivi avranno un’uso misto a seconda delle necessità previste, uffici e residenze, ma anche attività di svago. Ai piani alti dove si addensano maggiormente i volumi contenitori possono trovar posto le residenze. Sulla copertura, come al piano terra è previsto un grande giardino accessibile a tutti, attrezzato come spazio pubblico. La presenza del verde dei giardini anche ai piani intermedi, nei grandi spazi a doppia e tripla altezza migliora il senso di appartenenza alla Natura, spesso dimenticato negli edifici alti.
Una grande piazza pubblica trova posto sulle parti più basse della superficie-cortina, restituendo alla città parte del suolo occupato dall’edificio.
L’edificio proposto propone una grande flessibilità spaziale in fase organizzativa, pur utilizzando una struttura rigorosa e funzionale.
I commenti della giuria e le tavole su www.poto.ca