Con il progetto “Touching water” il gruppo italiano composto da Gianluca Evels, Stefania Papitto, Lorenza Giavarini, Luigi Valente e Matteo Rossetti, si aggiudica il 1° premio di Europan 9 Finlandia, concorso biennale europeo rivolto ai giovani professionisti, relativo alla città finlandese Kotka.
Kotka nasce come cittadina portuale fondata per l’industria del legno, e delle cartiere. Attorno a questa fiorente attività è cresciuta e si è ampliata l’attuale configurazione urbana con due centri, Kotkansaari e Karhula. A tutt’oggi il carattere prevalente della cittadina è fortemente legata alla sua attività marinara e portuale.
Il grande vuoto che insiste sull’area di concorso fornisce la possibilità di disegnare un vero e proprio “pezzo di città” su cui poter esprimere e concretizzare un’idea contemporanea dell’abitare. Negli ultimi recenti dibattiti contemporanei sulla progettazione urbana alcuni argomenti sembrano essere costanti rilevanti: il ruolo che questa ha nelle strategie urbane, il significato di connessione tra scale e temi differenti e in che modo rispondere alle necessità di cambiamenti rapidi conciliando aspettative locali e motivazioni internazionali.
Il progetto propone un modo di disegnare la città non come successione o giustapposizione di singoli oggetti ed episodi architettonici, ma instaurando relazioni spaziali e architettoniche complesse secondo una proposizione “sistemica” di città. In questa idea “sistemica” i vari elementi architettonici e paesaggistici si integrano secondo una vera e propria idea di “rete”, in alternativa ad un’idea di città gerarchizzata e centripeta, o fatta di sole emergenze architettoniche.
Le forme e gli spazi costruiti proposti dal progetto si strutturano come “opportuni” completamenti del paesaggio, urbanizzato e non, inserimenti colloquiali ma non mimetici con il contesto. Il progetto promuove l’accessibilità ad ogni spazio e funzione, enfatizzando connessione e liberi percorsi tra le differenti parti e il resto della città, ma soprattutto cerca una nuova interfaccia urbana tra terra e mare.
Tutto il progetto è incentrato su questa realtà dialettica di concetto di limite fra terra e acqua: la linea di costa è contemporaneamente inizio e fine di un territorio di una città. E’ il luogo dove si impone un limite alla vastità della Natura e un senso di ordine costituito al territorio antropizzato. Questo pezzo di città segna una conciliazione tra l’infinito della natura e la basilare volontà e necessità umana di costruire un ‘interno.
I Progettisti:
Gianluca Evels Architetto (Roma) – Stefania Papitto Architetto (Roma)
Lorenza Giavarini Architetto (Roma) – Luigi Valente Architetto (Roma)
Matteo Rossetti Architetto (Milano)