Tre edizioni per portare a termine il percorso fissato dall’Académie des Beaux-arts come filo conduttore del Grand Prix d’Architecture, all’interno del ciclo iniziato nel 2007 con l’analisi un “modo di vivere e di abitare rispondente al contesto socio-economico, alla crescita esponenziale della popolazione e alle migrazioni incontrollabili” e coerente con i principi “dello sviluppo sostenibile” (academie-des-beaux-arts.fr): quest’anno, la competizione è andata avanti con la ricerca di un “Nuovo Insediamento Umano“, da concretizzare nel progetto di un “ponte abitato sull’autostrada“, e proseguirà nel 2009, quando “la riflessione sarà allargata alla città“.
Se il tema (“Imaginer un mode de vie durable”) riproposto nei tre anni con differenti sfumature, tende a evidenziare il ruolo delle “architetture di collegamento, per legare un nuovo territorio a una città esistente” (batiactu.com), l’organicità dell’iniziativa deriva anche dal meccanismo per cui fra i finalisti di un anno rientrano automaticamente i tre vincitori dell’edizione precedente.
Istituito nel 1975 (academie-des-beaux-arts.fr) e avvicinato in maniera progressiva alle problematiche del rapporto tra architettura e contemporneità – nonostante la “pesante” eredità storica dell’Accademie, che discende da istituzioni seicentesche e ha acquisito l’attuale denominazione già ai primi dell’Ottocento – il Grand Prix è destinato a studenti e professionisti con meno di 35 anni. Primo, secondo e terzo classificato, individuati dalla giuria in seguito al superamento di due prove preliminari e all’elaborazione del progetto finale, ricevono ripettivamente 25.000, 10.000 e 5000 euro.
Per il 2008, il riconoscimento è stato assegnato a Vincent Champier, già terzo nel 2007, Solweig Doat (unica donna premiata) e Fabrizio Esposito, di nazionalità italiana, che ha definito la partecipazione al concorso come “l’occasione per distaccarsi dall’ottica del profitto e sognare un mondo migliore” (batiactu.com).
Vincent Champier, Grand prix (prix Charles Abella)
Immagini (da batiactu.com): 1 | 2
Solveig Doat, seconda classificata (prix André Arfvisdon)
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Fabrizio Esposito, terzo classificato (prix Paul Arfvidson)
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Altri progetti finalisti: 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7