Silvia Montemitro con Antonio Guiotto, Giuseppe Ragazzini e Massimo Araldi sono i vincitori del creativity contest promosso da Caesar Ceramiche.
La premiazione lo scorso 1 ottobre a Bologna durante la festa per i 20 anni di Caesar. Voluto da Caesar Ceramiche per dare spazio a nuove idee, Tile To Play sarà una vetrina permanente per i giovani creativi che hanno partecipato. Si comincia il 14 ottobre con l’incontro con la stampa. Per conoscerli da vicino, per vedere le opere dei primi dieci classificati, per scoprire se tra loro c’è già una nuova firma del design.
“Tile To Play“, partito quasi come una provocazione, chiedeva di declinare, con i linguaggi espressivi più all’avanguardia, il concetto di decoro ceramico, non solo come complemento d’arredo ma come soggetto di un nuovo life style e di una comunicazione sperimentale. Una sfida alla fusion, alla contaminazione artistica che ha conquistato il mondo del web. Per tutta l’estate il tam tam dei siti e degli ambienti giovanili ha diffuso la notizia del nostro concorso anche all’estero. Una spinta ad internazionalizzare la prossima edizione che sarà una tilefactory virtuale, punto di incontro per idee, storie, progetti, legati all’ambiente, all’abitare e alla città da un fil rouge: la piastrella.
Primo premio
Silvia Montemitro, architetto, e Antonio Guiotto, artista, sono risultati al primo posto con un video-cartoon che esalta l’idea grafica e il senso del colore: “Perché hanno saputo conciliare una comunicazione vivace con una proposta di design davvero inconsueta”, commenta il noto architetto Mario Bellini, presidente della Giuria.
Secondo premio
Vincono l’optical e l’imprevedibile artigianalità di Giuseppe Ragazzini, filosofo a tempo perso, artista a tempo pieno. Il suo black&white, rivisitazione tra il moderno e l’ossessivo, è “quasi un racconto cinematografico” secondo Marco Della Fonte, regista, giurato e attento conoscitore di mondi e tendenze giovanili.
Terzo premio
Il pulp di Massimo Araldi ha conquistato la giuria con i suoi lampi di colore, inedita contaminazione tra graffitismo e popart con fughe nei linguaggi della moda e della pubblicità.