Microcities architects (Mariabruna Fabrizi e Fosco Lucarelli), due giovani architetti italiani di 27 e 29 anni, laureati a Roma e residenti attualmente a Parigi, hanno recentemente ottenuto il secondo posto nel concorso Europan 2010 per il sito di Tampere in Finlandia, ed un premio nel concorso “The innovative town for the future ideas competiton“, che prevedeva la progettazione di una città autosufficiente di 20mila abitanti a Henna, anch’essa in Finlandia.
Entrambi i progetti sono in via di pubblicazione su diverse riviste internazionali e sul progetto di Tampere sono stati scritti due articoli sul catalogo internazionale di Europan 10. | Link
Alice in wonderwall – 32 abitazioni a Tampere, Finlandia
2° premio Europan 10
La frammentazione del complesso progettato da Microcities per il concorso Europan 2010 da luogo ad uno spazio collettivo continuo non gerarchizzato: la natura si infiltra negli spazi interni attraverso i giardini d’inverno, mentre le piazze all’aperto assumono una scala domestica; la pareti delle case, che racchiudono funzioni comuni all’intero quartiere, danno valore urbano alla rete degli spazi collettivi.
Render del progetto
Il progetto si compone di case bifamiliari con superfici dai 50 ai 120 mq, costituite da un doppio involucro: una parete interna in mattoni alveolari Poroton garantisce un primo livello di isolamento termico, mentre la pelle esterna in policarbonato traslucido contenente Nanogel completa le esigenze d’isolamento. Tutti gli edifici raggiungono un’alta efficienza energetica senza l’aggiunta di alcun dispositivo tecnologico: sono le tipologie stesse ad essere ripensate per ottenere la minima dispersione termica, ottimizzando la temperatura in relazione alle esigenze dei singoli spazi.
La distanza tra la parete interna e quella esterna è sufficientemente ampia da ospitare aree abitabili. Questo spazio funge da zona cuscinetto: isola termicamente le stanze interne dal freddo e, al tempo stesso, crea atmosfere insolite all’interno della casa. All’interno della doppia pelle si trovano gli spazi della casa che richiedono una temperatura minore, come locali di stoccaggio, armadi, cucine, scale, corridoi, giardini d’inverno, atelier, piccole palestre o spazi che privi di funzione specifica (o la cui funzione dovrà essere inventata dagli abitanti). Concentrare tali funzioni nella zona cuscinetto significa liberare dello spazio nel resto della casa e lasciare aperta qualsiasi possibilità di organizzazione nel tempo: la doppia pelle perde la sua originaria funzione tecnica per diventare un vero e proprio strumento per definire, adeguare o generare degli spazi.
Symbiosis | premio per la realizzazione di una città autosufficiente di 20mila abitanti a Henna
Una città è un sistema che dissipa energia ed ha bisogno di uno scambio con il mondo esterno per ottenere equilibrio. Per diventare un’entità autosufficiente, in cui lo spreco è assorbito e l’energia ed i materiali sono costantemente rinnovati, è necessario includere nella pianificazione un continuo scambio col sistema natura.
Con queste premesse il punto di partenza del progetto è considerare la città futura come un contesto che non si oppone a quello naturale. La sfida è quella di ottenere uno spazio urbano denso e vibrante senza interrompere le condizioni naturali esistenti ma includendole in un continuo scambio con il costruito.
A vision for Henna _ Microcities
Anzichè pensare ad una città di 20mila abitanti costituita da un centro che lentamente fluisce verso i margini, il progetto prevede una serie di nodi strettamente connessi fra di loro. Ogni nodo è parte della rete che costituisce la città ed il modo in cui i singoli nodi sono connessi l’uno con l’altro permette alla natura di fluire attraverso il sistema, creando un sistema equilibrato vuoto / pieno. La flessibilità della rete permette di includere nel sistema le condizioni sempre in evoluzione del paesaggio e delle infrastrutture, adattandosi facilmente ad un’infinità di possibili situazioni esistenti.
Ogni nodo lavora come un centro e può ospitare fino a 2mila persone; il raggio di ciascun nodo misura circa 250m e può soddisfare i bisogni di un’unità urbana autosufficiente.
MICROCITIES Mariabruna Fabrizi, Fosco Lucarelli
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