La Fondazione Renzo Piano ha selezionato, lo scorso 10 giugno, lo studio Iotti + Pavarani Architetti (www.iotti-pavarani.com), con il progetto Domus Technica – Centro di Formazione Avanzata Immergas, quale vincitore della prima edizione del premio riservato ai talenti italiani under 40 e promosso dall’Associazione Italiana di Architettura e Critica (AIAC) presieduta da Luigi Prestinenza Puglisi.
Circa settanta le candidature, provenienti da tutta Italia, prima vagliate da una giuria di giovani che ha prescelto 12 candidati e poi osservate e giudicate da un unico giurato: Renzo Piano.
La cerimonia di premiazione è avvenuta a Genova presso la sede della Fondazione alla presenza dello stesso Renzo Piano, che ha rimarcato la sua passione per i giovani e soprattutto per le più giovani leve italiane. Di sicuro per i vincitori – come ha sottolineato Luigi Prestinenza Puglisi – si tratta di un’investitura “d’aiuto nelle interminabili vicende della professione”.
La Domus Technica
Completata a Brescello (Reggio Emilia) nel 2010, la Domus Technica, Centro di Formazione Avanzata dell’azienda emiliana Immergas, è stata concepita come un “laboratorio” dove toccare con mano i risultati della ricerca e della produzione di tecnologie legate allo sfruttamento di risorse rinnovabili. Il complesso ospita, infatti, sale didattiche e dimostrative dedicate alla formazione e all’aggiornamento di tecnici e professionisti in materia di tecnologie di impianto e installazione legate alle produzioni core business, e di tecnologie alternative di nuova generazione (solare e fotovoltaico).
L’edificio si articola su due livelli. Quello principale, al piano terra, ospita un ampio atrio, aperto sul paesaggio circostante, le quattro sale dimostrative (alta potenza, nuove tecnologie, solare e fotovoltaico) e una centrale tecnologica (ambiente destinato allo “stoccaggio dell’energia”, posto al centro dell’atrio quale cuore del funzionamento della macchina “domus technica”).
Al primo piano una sala adibita agli incontri si apre verso la terrazza, “paesaggio artificiale” in cui si alternano parti pavimentate e parti a tetto verde con giaciture inclinate, nelle quali sono integrati i pannelli solari e fotovoltaici.
© Roland Halbe
La parte in elevazione dell’edificio, traslucida e compatta, appoggia su uno zoccolo scuro rivestito in lamiera di zinco, che radica l’edificio al terreno. Il volume traslucido richiama la vocazione industriale del contesto, e al tempo stesso la riscatta con un’immagine innovativa ed evocativa. Il rivestimento in lastre di U-glass reagisce infatti in modo sempre diverso alle condizioni di luce e atmosferiche, acquisendo, a seconda delle ore del giorno e dello scorrere delle stagioni, un carattere diafano e inconsistente o, viceversa, solido e materico. La sera, un sistema di illuminazione – alimentato interamente grazie alla produzione elettrica ottenuta dai pannelli fotovoltaici – trasforma l’edificio in un corpo di luce.
L’edificio, realizzato in classe “A”, è energeticamente autosufficiente. Le apparecchiature installate nelle quattro sale dimostrative del piano terra producono, sfruttando varie tecnologie, fluidi primari caldi e freddi totalmente recuperati, stoccati e riutilizzati per soddisfare i fabbisogni energetici dell’intero edificio, nonché per contribuire a quelli dell’edificio per uffici esistente.
Il 24 maggio 2011, Domus Technica era stata già insignita del Premio Nazionale di Architettura ANCE IN/ARCH IV edizione per un’opera progettata da un giovane progettista (under 40).
Crediti:
Committente: Immergas spa
Località: Brescello (RE)
Superficie edificio: 900 mq
Superficie area: 4.500 mq
Cronologia: 2009 – progetto ; 2010 – completato
Progetto e Direzione Lavori: Iotti + Pavarani Architetti (Paolo Iotti, Marco Pavarani)
Progetto strutture: Studio Gasparini-Gualerzi-Teneggi (Sara Trussardi)
Progetto impianti termomeccanici: Studio Termotecnici Associati (Marco Manghi)
Progetto impianto elettrico: Tecnoprogetti (p.i. Ferruccio Mirandola)
Direzione cantiere per la committenza: Guido Simonazzi