Il progetto per la nuova Facoltà di Scienze motorie nell’Università di Tor Vergata del giovane architetto Stefano Nasi ottiene una menzione al concorso CONI per impianti sportivi – biennio 2009/2010, nella sezione tesi di laurea rivolta a laureati di 2° livello in architettura o ingegneria. Un progetto di edificio polifunzionale, in cui le attività diverse, sportive, ricreative e didattiche sono messe in comunicazione visiva tramite una grande corte centrale.
La giuria, presieduta dall’arch. Tommaso Valle e composta da: prof. Luciano De Licio, prof. Edoardo Currà, arch. Attilio Magni, arch. Stefano Pedullà, ing. Marco Carbonelli, arch. Lorenza Bolelli e dall’arch. Alberto Lucantoni, come prescritto dal bando, ha valutato la qualità complessiva della progettazione.
I criteri di valutazione hanno tenuto conto degli aspetti più caratterizzanti il progetto, quali l’efficienza gestionale, la funzionalità sportiva, la sicurezza, l’innovazione tecnologica, la valorizzazione del patrimonio esistente e l’inserimento ambientale, la rispondenza alle normative vigenti e le qualità compositive.
Il progetto
Il contesto
Il progetto della nuova facoltà di Scienze Motorie si inserisce nell’ambito della periferia romana, all’interno dell’ VIII municipio Roma Torvergata. L’area è situata all’interno del più vasto comprensorio, circa 30 Kmq, che si trova a est del Gra tra le consolari Prenestina e Tuscolana ed è delimitato a est dagli insediamenti della Borghesiana e del Comune di Frascati.
Già il piano del 1962 prevedeva che nella vasta area verde di Tor Vergata sorgesse la nuova “città universitaria“, con facoltà, residenze per gli studenti e servizi. La concreta realizzazione del moderno campus è iniziata poi nella metà degli anni ’80 ed è tuttora in corso. Si tratta di circa 500 ettari di territorio di cui oltre tre quarti destinati a verde pubblico attrezzato, compresi i 76 ettari destinati al grande parco archeologico e naturalistico.
Il progetto originario si è andato arricchendo andando a configurare una vera e propria centralità metropolitana: un polo didattico, sportivo e scientifico a servizio della città ma anche e soprattutto dei comuni limitrofi. Già oggi sono operativi nell’area il CNR e l’Agenzia Spaziale Italiana e, fuori dal perimetro della centralità ma nelle immediate vicinanze, il Centro servizi della Banca d’Italia. A completare il quadro delle grandi attrezzature sarà, in un settore urbano assolutamente carente dal punto di vista degli impianti sportivi, la realizzazione di una vera e propria “città dello sport“.
L’idea progettuale e funzionale
Troppo spesso l’impianto sportivo viene disegnato per ragioni funzionali, come una scatola nella quale le uniche possibilità compositive sono i prospetti o le tecnologie costruttive. L’idea progettuale, in contrapposizione al concetto appena espresso, ha inteso invece inserire l’impianto sportivo in un organismo architettonico più complesso.
La facoltà di scienze motorie infatti, è concepita come edificio polifunzionale che racchiude le funzioni: sportive, didattiche, ricreative. Il progetto pertanto si articola attorno ad una corte centrale che è in grado di mettere in comunicazione visiva le funzioni principali, il momento della pratica sportiva non è più slegato dalle altre attività ma diventa parte integrante del sistema architettonico e della vita stessa di facoltà.
La corte, oltre ad avere importanza dal punto di vista aggregativo e relazionale per la fruibilità degli spazi da parte degli studenti, risponde a dei criteri di architettura sostenibile in quanto permette un adeguato soleggiamento degli ambienti e consente una corretta ventilazione naturale tra interno ed esterno.
La disposizione degli ambienti
L’orientamento degli ambienti è funzione di un ottimale soleggiamento, studiato in relazione ai compiti visivi, alle attività da svolgere e al comfort degli utenti: le aule per la didattica, poiché necessitano di luce indiretta, sono state collocate nell’ala nord, le funzioni destinate alla collettività quali biblioteca e direzione, occupano il lato sud, mentre l’aula magna a ovest e la zona sportiva a est.
La zona sportiva è celata sotto la copertura verde inclinata, ed è divisa tra una piscina ed un campo polifunzionale regolamentare per il calcetto, basket, pallavolo, pallamano dove è anche possibile effettuare esercizi di ginnastica artistica.
Stefano Nasi: www.behance.net/stefanonasi
I progetti vincitori e menzionati al Concorso CONI: www.coni.it/notizie