Davide Marchetti e Erin Pellegrino vincono il primo premio al concorso d’idee “Redesigning Detroit. A new vision for an iconic site“.
Lanciato da Opportunity Detroit, una compagnia impegnata nel promuovere una nuova immagine per la città simbolo dell’industria automobilistica statunitense, il concorso richiedeva proposte innovative per la riqualificazione urbana del sito occupato – fino a 15 anni fa – dallo storico grande magazzino Hudson’s.
Il sito dei magazzini Hudson’s
Hudson’s è stato il primo e più importante magazzino della downtown Detroit. Fiore all’occhiello del vivace corridoio dello shopping, quale era Woodward Avenue, con i suoi 25 piani era il centro commerciale più alto al mondo. Hudson’s ha aperto nel 1891, subendo poi numerose espansioni, e fu costruito in uno stile che ricordava i primi periodi della Chicago School. Iniziò il suo declino dalla metà degli anni ’70, insieme all’intera città, fino a chiudere i battenti nel 1983, quando l’edificio fu fatto implodere, lasciando che la città avesse un grande vuoto urbano. Per la città si è trattato della perdita di uno dei suoi monumenti.
Le richieste del concorso
Il concorso ha voluto raccogliere idee per trasformare il vuoto in un’opportunità. La sfida per i partecipanti era trovare una soluzione che fosse riconosciuta con orgoglio dalla città, che in questi ultimi anni sta vivendo una nuova rinascita grazie al trasferimento di nuove grosse aziende che hanno scelto Detroit come loro sede. A 15 anni dalla demolizione dell’edificio, il concorso ha voluto raccogliere idee propositive, visionarie, che inventassero nuove funzioni per l’area dei magazzini Hudson’s.
Le proposte, libere per la scelta delle funzioni, dovevano considerare la storia del luogo, il contesto fisico e culturale per guardare al potenziale futuro della zona. Si è trattato di pensare ad un’architettura capace di rivitalizzare il sito e di innescare un effetto catalizzatore sulla comunità.
La proposta di Davide Marchetti ed Erin Pellegrino
Una sfida che sembra essere ideale per Davide Marchetti affiancato da Erin Pellegrino. Il suo studio fa della sperimentazione architettonica e dell’esplorazione dei contesti il punto di partenza per creare nuovi modelli per il cambiamento e l’innovazione.
I progettisti hanno pensato a tre alti grattacieli che si inseriscono così nello skyline di downtown Detroit, realizzando una fusione tra il linguaggio architettonico storico della città ed il suo desiderio di rinascita.
Il progetto, battezzato “Minicity Detroit” considera il tessuto urbano circostante come generatore di una nuova visione della città ed utilizza la memoria presente e passata del luogo per materializzare un concetto che risponda direttamente alle condizioni di progetto del sito.
Il nodo centrale di questo sistema è la creazione di nuovi percorsi (e piazze) pedonali concepiti come l’estensione della Woodward Avenue in modo da poter offrire uno spazio di transizione così come un reale nucleo urbano “attivo”. Sia sopra che al di sotto della piattaforma sopraelevata sono previste funzioni permanenti e temporanee come fiere, mercati all’aperto, concerti di musica e festival locali.
Il processo compositivo utilizza come strumento la maglia urbana esistente che viene sovrapposta sul sito di progetto per generare gli assi di guida del sistema, consentendo una fusione di due aree della città storica e creando un potenziale corridoio in aggiunta allo storico asse viario di Woodward Avenue. Al di sopra della piazza sopraelevata si ergono altri edifici in varie dimensioni ed altezze, realizzati con il tipico mattone rosso dell’epoca industriale presente in tutta Detroit e sulla Merchant Row.
Sito del concorso: hudsons.opportunitydetroit.com | Davide Marchetti: www.bnzr.it