Progettare un Centro internazionale della gastronomia a Bruxelles dove far incontrare esperienze e conoscenze degli chef di tutto il mondo. Arquideas ha proposto agli studenti – di qualsiasi nazionalità – di ideare un centro per la ricerca e la formazione gastronomica: l’International Gastronomic Center (IGC). I lavori del concorso internazionale di idee si sono conclusi e sono stati assegnati i premi e le menzioni speciali, al primo posto Viktor Nilsson e Pierre Maccario del KHT Royal Institute of Technology (Svezia).
Nel Centro gli chef sono protagonisti un’esperienza intensa: possono sostarvi da uno a tre mesi e vivere al suo interno, sperimentando uno scambio di conoscenze come punto di partenza per la creazione di una vera e propria fabbrica di nuove idee. Gli spazi allora devono essere adatti alla formazione, alla ricerca gastronomica e allo stesso tempo favorire la creatività ed il libero scambio di esperienze. Importante anche la relazione con la città: obiettivo del Centro è anche donarle una fervida attività culinaria. Per questo tra gli spazi in dotazione bisognava prevedere: luoghi aperti al pubblico, adatti ad ospitare corsi, conferenze ed altre attività, tutti finalizzati ad integrare totalmente il nuovo Centro nella vita urbana di Bruxelles.
I lavori si sono conclusi pochi giorni fa con la proclamazione dei vincitori. A decidere i migliori progetti tra i 15 finalisti, una giuria internazionale, formata da Ferran Adrià, chef e proprietario di El Bulli; Martxel Arocena, curatore delle attività del Basque Culinary Center e Jaime Noain, direttore per lo sviluppo aziendale di 11870.com, che sostituivano Joxe Mari Aizega e José María de Churtichaga, rispettivamente direttore generale del Basque Culinary Center e architetto e decano del IE School of Architecture and Design. Inoltre: Jon Muniategiandikoetxea, architetto e membro del VAUMM; Edgar González caporedattore del blog edgargonzalez.com e professore della UEM; Javier Ureña Carazo, vincitore del concorso Landscape, Architecture & Wine.
I vincitori
PRIMO PREMIO
Viktor Nilsson e Pierre Maccario
KHT Royal Institute of Technology, Svezia
Il progetto inteso come icona urbana, risponde certamente alla funziona alla quale è destinato. Al suo interno, il tragitto, concepito come esperienza gastronomica, diventa generatore di nuove proposte, di differenti modalità di uso degli spazi e di nuove funzioni. La giuria ha premiato la chiarezza dell’idea e la relazione del progetto con lo spazio pubblico della piazza, che ne è uscito valorizzato e arricchito di nuove possibilità di relazione tra le persone.
SECONDO PREMIO
Enrique Alonso, Blanco Patricia Ocaña Alcober, Paula Peña Toril
Universidad Politécnica de Madrid, Spagna
La giuria ha riscontrato una corretta integrazione del progetto nella trama urbana. La proposta, prestando attenzione alla tradizione, non rinuncia a un’immagine contemporanea che segna lo spazio pubblico. La giuria ha apprezzato la concezione del progetto, inteso coma una somma di unità che genera un tutto. Un’idea da cui nascono interessanti spazi intermedi di relazione e che risolve correttamente la connessione tra le parti.
TERZO PREMIO
Margaux Leycuras, Adrien Girard
École Nationale Supérieure d’ Architecture de Nantes, Francia
La giuria ha apprezzato la proposta: la generazione dell’idea progettuale parte dall’esterno, dove viene immaginata una facciata mutevole che mostra al pubblico la materia prima, base della cucina. La “pelle” dell’edificio si esibisce agli spettatori che la guardano dall’esterno, viene così invertita la concezione tradizionale del mondo culinario. Un’idea potente che genera una relazione immediata con lo spazio pubblico e la città.
La galleria di immagini dei progetti vincitori e menzionati su: www.arquideas.net