La prima edizione del Premio Convivium Design arriva a conclusione: giovedì 26 settembre alle ore 19 negli spazi di Voyage Pittoresque Factory a Napoli (corso Vittorio Emanuele, 682) ci sarà la premiazione finale e la mostra di tutti i progetti che hanno partecipato.
Ideato da Wine&Thecity® e promosso da Pastificio dei Campi di Gragnano con il patrocinio dell’Associazione per il Disegno Industriale (ADI Campania), il Premio – rivolto ai creativi under 30 – nasce per sollecitare e premiare le idee innovative di giovani designer, intorno al mondo del cibo, del vino e della tavola.
A questa prima edizione hanno partecipato 18 creativi con un totale di 14 progetti. Gli elaborati rivelano la voglia di mettersi in gioco attraverso progetti più o meno innovativi sul tema del bere, del convivium in chiave contemporanea: dal finger food al rito dell’aperitivo, alle modalità di consumo dello street food. Sono idee nuove, in taluni casi rivisitazioni di oggetti di uso comune come il cavatappi, il bicchiere da degustazione, il vassoio, le tovagliette ripensati in modo nuovo, che mostrano attenzione alla sostenibilità ambientale del progetto e rigore nel disegno.
La giuria nazionale composta da Alfonso Iaccarino, chef del ristorante Don Alfonso 1870; Carlo Forcolini, designer; Angelo Crespi, giornalista; Giuseppe di Martino del Pastificio dei Campi e Salvatore Cozzolino, presidente ADI Campania, ha esaminato i 14 progetti pervenuti nei tempi previsti dal bando e selezionato il vincitore che sarà premiato giovedì sera.
I PROGETTI
“SPRINGFLAVOURING” di Gaia Giordano e Francesco Paparelli
Un progetto che nasce dalla volontà di innovare, fin quasi a capovolgerlo, il concetto del bicchiere da grappa e l’esperienza della relativa degustazione. L’innovazione portata al classico bicchiere da grappa consiste in tre punti: eliminazione dello stelo, uso del vetro cavo e aumento della superficie.
“D-WINE” di Gaia Giordano e Francesco Paparelli
D_wine è un tavolo che nasce dall’idea di voler integrare in maniera forte, quasi osmotica, vino e tavolo, creando così un unico macro-oggetto che richiami la centralità del bere durante la convivialità del pasto, risolvendo, inoltre, il problema della “scomodità” del cestello porta bottiglie che, da elemento “fastidioso” e “divisore” diventa oggetto “aggregante” e “simbolico”.
“CONWI” di Carolina Morino
COWI è un connubio perfetto tra eleganza e praticità. È un oggetto in grado di contenere una monodose di pasta (125 grammi) che all’occorrenza si trasforma in un recipiente sicuro, pratico ed igienico per bere vino in qualsiasi luogo. Può essere utilizzato tanto da esperti sommelier quanto da studenti in residenze universitarie.
“1 FOR ALL” di Stanislao Catarcio
1for-All nasce dall’idea del “combinare”. L’oggetto è un vassoio che, tramite dei fori ed una feritoia, si trasforma in una base multifunzione per poter servire contemporaneamente una bottiglia di vino, dei bicchieri e degli stuzzichini.
“MISENPLACE” di Pina Chianese
Una tovaglietta da tenere in borsa e usare quando serve. Risolve i problemi in caso di un pranzo improvvisato, poiché basterà aprirla per avere la possibilità di mangiare in tutta comodità. È già provvista di posate e tovagliolo.
“UNICO” di Rocco Morrone
“Unico” è un contenitore per vino e nasce dall’unione di due contenitori, la bottiglia ed il bicchiere, al fine di ottenere un minor spreco ed una maggiore sostenibilità. Realizzato in metacrilato colato, materiale riciclabile al 100%, ha una forma geometrica e controllata. Dopo l’uso può essere riutilizzato come bicchiere ber servire gelato o vaso portafiori.
“POLPO CAVATAPPI” di Luigi Macaruso
Il progetto consiste in un cavatappi a forma di polpo realizzato in acciaio inox rivestito in resina termoplastica in modo da rendere più morbido il contatto dell’oggetto con il vetro della bottiglia e con le mani che devono usarlo. Otto tentacoli: sei fissi per contenere il collo della bottiglia e due mobili per fare leva e tirare il tappo ed una testa modellata per una presa più agevole.
“COSATE” di Lorenzo Taccagni
Il progetto è costituito da un piccolo sacchetto di plastica trasparente richiudibile, che al suo interno contiene una cannuccia divisa in due parti, che possono fungere da corpo di una forchetta, un coltello ed un cucchiaio, il tutto corredato da un tovagliolo e realizzato nei 3 colori primari, combinabili tra di loro.
“GLASS 2.0” di Vincenzo Supino
“Glass 2.0” è un nuovo concept di calice da vino che prova a risolvere alcuni problematiche riscontrate nei calici standard. “Glass 2.0” è stato studiato per contenere la famosa goccia che scivola via dal bicchiere, grazie ad un sottobicchiere in metallo e per introdurre il naso nel bicchiere attraverso uno smusso che segue la forma ergonomica del setto nasale.
“BUSCIONETTE” di Francesco Rotondale, Emili Abate e Germana Maranca
Le “Buscionette” sono ciotoline in sughero per alimenti progettate in modo che si possano comodamente appoggiare su tutte le tipologie di calici da vino. Sono pensate come risposta alla necessità di consumare contemporaneamente cibo e vino in occasioni conviviali come cocktail e aperitivi.
“FRI.END” di Alessia Petriccione e Claudio Saporito
FRI.END è un accessorio da party che consente di trasportare agevolmente, con una sola mano, quanto occorre per la degustazione di cibi e bevande. Ha una presa ergonomica che nasce dall’analisi del movimento del pollice che si chiude su bordo superiore del piatto, così lo spigolo di FRI.END viene “agguantato” con la mano come una sorta di presina da forno, piegandosi come l’orecchietta di un quaderno.
“LEAFPACK” di Giuseppe De Stefano
E’ un packaging per alimenti ispirato alla nuova mobilità del fast food. Trova applicazione in quei contesti in cui il cibo si consuma in piedi, all’aperto o per le strade. Si presenta come un packaging istantaneo, una coppa per cibi fruibile con la semplice apertura a strappo che si adatta perfettamente all’ergonomia della mano.
“BAVETTOVAGLIA” di Carmela Lucamante e Flavia Lucantoni
E’ un appello provocatorio al ritorno alla convivialità, quella genuina e verace. Niente più tovagliette in plastica! Si ritorna alla tovaglia classica in cotone bianco e si utilizzano i lembi della tovaglia da annodare intorno al collo come bavaglioli.
“GEMELLE” di Bruno Cimmino
Le “Gemelle” nascono dalla voglia di creare un nuovo formato di pasta capace di catturare sapori e suscitare nuove emozioni. La semplice rotazione di una linea sinuosa ed armonica dà vita alla particolare forma delle gemelle, ideata per accogliere e trattenere sughi e condimenti.
info: web www.wineandthecity.it/conviviumdesign.php