E’ con un essicatore di rifiuti organici domestici che, Nicola Ferrari, laureato in Design del Prodotto Industriale a Ferrara, vince il Dyson Design Award Italia, il concorso che incoraggia i progetti capaci di risolvere problemi con un’idea innovativa.
Iglo è il nome dell’invenzione. Una definizione che cela dietro di sé un intero sistema di gestione della frazione organica che dà priorità alla realtà locale e alla comunità. Dietro l’essiccatore c’è infatti una ricerca e la volontà di indirizzare le abitudini delle persone, portandole verso una maggiore consapevolezza ambientale.
Tutto nasce dalla tesi di laurea di Nicola Ferrari, sviluppata nel laboratorio di sintesi finale e discussa al dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara. Si tratta di una ricerca sui punti nodali del percorso compiuto dai rifiuti organici: dallo scarto in casa alla possibile valorizzazione energetica del biogas. E su questo studio che si concentra poi l’attività di progettazione: il cestino per l’umido, il cassonetto pubblico e un’isola ecologica.
Il sistema, dunque, si divide tra privato e pubblico e non solo nasce con l’intento di favorire azioni virtuose, come la giusta gestione dei rifiuti, ma alimenta la partecipazione attiva della comunità e in ultimo la coesione sociale.
L’idea di partenza è creare un sistema che si adatti all’ambiente urbano, in modo da rendere il compostaggio non solo una prerogativa di chi abita fuori città. Ma soprattutto, come spiega il suo ideatore sul sito del concorso, l’intento è quello di «creare un sistema che favorisca lo sviluppo della comunità tramite la sua partecipazione diretta». L’obiettivo è anche, spiega il vincitore: «sfruttare l’enorme quantità di scarto organico per produrre energia restando il più possibile nel contesto locale in modo da fare un passo avanti verso l’autosufficienza energetica».
Con la vittoria Nicola Ferrari entra nella shortlist per il premio mondiale.