Lo studio ACA di Sebastiano Amore in collaborazione con lo studio spagnolo TallerDe2, conquista il primo posto all’Alcantara Workshop 2013. In situ, nel territorio del fiume Alcantara, in Sicilia, i gruppi di partecipanti hanno lavorato per definire una strategia progettuale adatta a potenziare i caratteri paesaggistici del luogo, andando poi ad elaborare progetti puntuali. Punto centrale della proposta sono i movimenti d’acqua: getti che si innalzano verticalmente per ricordare la presenza del fiume nascosto tra le sue gole. Secondo la giuria: «dispositivi di amplificazione degli elementi offerti dalla natura».
Il progetto è nato da un’idea di Sebastiano D’Urso, Concetta Lazzaro e Franco Porto e dalla sinergia tra IN/ARCH Sicilia, il Dipartimento di Architettura – Università degli Studi di Catania e l’Ente Parco Fluviale dell’Alcantara.
La giuria composta da personalità del mondo della cultura ha scelto la proposta progettuale dello studio ACA di Sebastiano Amore in collaborazione con lo studio spagnolo TallerDe2, per la strategia territoriale totale adottata nel progetto, e «per aver armonicamente calibrato il peso dell’architettura nella unità paesaggistica e per aver saputo coniugare la forza strategica della proposta con le ragioni della sostenibilità economica».
Una menzione è stata assegnata alla proposta dello studio di Francesco Cucchiara in collaborazione con lo studio veneziano di Roberto Zancan, per l’originale intervento realizzato lungo il percorso del fiume.
Il progetto “movimenti d’acqua”
Obiettivo principale del progetto è riattivare l’economia della Valle, accendendo i riflettori sull’importanza e la bellezza di un paesaggio così incredibile.
Importanti flussi di visitatori raggiungono i luoghi d’interesse della Sicilia Orientale. Secondo i progettisti, attirarli e prolungare la loro permanenza nel Parco è il primo passo per puntare a un’offerta turistica che intercetti un nuovo segmento di mercato: il turismo sostenibile. Per far ciò il gruppo di Aca Studio immagina di dare nuovo impulso ai sistemi produttivi, cui affiancare eventi enogastronomici e culturali, in parte già presenti. A ciò si affianca l’idea di trasformare le centrali dismesse in nuove fonti di energia e in mete di promozione del tema energetico. Altro volano per la crescita viene individuato nel patrimonio storico-culturale. Suggestioni, mapping, eventi creati nelle stazioni cittadine potrebbero dare nuova vita al ricco patrimonio, permettendo di riscoprirlo e viverlo in maniera nuova e inedita.
Primo intervento: rendere il Parco facilmente percorribile ed attraversabile in modo ecologico. Poi si inseriscono nella proposta i “movimenti d’acqua” disseminati lungo l’Alcantara. Il loro ruolo è rendere visibile il fiume, in modo puntuale ma diffuso. Il fiume è infatti nascosto dalle sue gole e dalla vegetazione lussureggiante. L’intento è aggiungere valore con una provocazione, con un eco-monumento che possa innescare un “movimento” di turismo, di investimenti, di curiosità.
Il rapporto tra fiume e territorio secondo la proposta potrebbe essere ricucito dalla riattivazione della ferrovia dismessa, un’infrastruttura esistente che ha la potenzialità di trasformare la mobilità dell’intera valle. Percorribile sia a piedi sia con veicoli elettrici, potrebbe connettere tutti i borghi della valle, affiancando per intero il corso del fiume e i suoi iconemi naturalistici e raggiungendo aree lontane dalle normali vie di comunicazione, ma dalla grande valenza paesaggistica e agricola.
Le stazioni, dotate di nuove funzioni e nuovo abitus, potrebbero diventare – secondo la proposta del gruppo – catalizzatori per la riprogrammazione del turismo, nonché nuova linfa per i cittadini del luogo, coinvolti in un processo partecipativo volto alla rinascita della Valle stessa.
Materiali riciclabili, interventi reversibili, infrastrutture esistenti, innovativi colori e corpi illuminanti, sono i protagonisti di un programma puntuale capace di riattivare il Parco dell’Alcantara.
La giuria: Piera Busacca, Zaira Dato, Bruno Messina, Antonio Longo, Maria Luisa Palumbo, Ignazio Lutri, Maurizio Spina, Luciano Zingali, Lara Riguccio e Alessandro Villari, Sebastiano D’Urso, Concetta Lazzaro e Franco Porto con la presenza dell’ing. Mauro Verace (commissario dell’Ente Parco).
Il gruppo di lavoro: Sebastiano Amore Federica Basile Elena Belluomo Angelo Di Stefano Alvaro Martin Fidalgo Corrado Gioia Chiara Sapienza Nicola Timpanaro Giada Toscano Michele Versaci.