Progetti contemporanei, soluzioni non chiassose, calate nella specificità del piccolo borgo di Crevalcore colpito dal sisma emiliano per rilanciarne la vitalità sociale ed economica. Queste le caratteristiche dei progetti vincitori del concorso Post Quake Visions lanciato da YAC – Young Architects Competition in collaborazione col Comune di Crevalcore, la rivista di architettura The Plan, l’Università di Bologna ed alcuni studi di prestigio quali Shigeru Ban Architects e 5+1 AA.
Il concorso, rivolto ai progettisti under 35, invitava a guardare oltre l’emotività dell’evento sismico, per individuare, sulle macerie dell’evento calamitoso del 2012, possibilità privilegiate di evoluzione e riscatto urbanistico della cittadina emiliana. Soluzioni da prendere come esempio per i tanti centri storici italiani ormai abbandonati. I partecipanti erano chiamati a ricercare possibilità di utilizzo dei vuoti urbani fino a ieri impensabili o inesplorate, prendendo come riferimento l’antico centro storico di Crevalcore.
In 4 mesi 808 giovani progettisti da 47 nazioni diverse hanno partecipato con dedizione ed entusiasmo all’iniziativa promossa da YAC.
Vincono quei progetti che hanno saputo trasformare in opportunità le ferite inferte dal sisma attraverso l’innesto di architetture e dispositivi architettonici contemporanei, capaci cioè di porsi in un dialogo colto ed elegante con i manufatti storici preesistenti.
Le proposte vincitrici sono altamente raffinate, affatto chiassose o sensazionaliste: progetti ponderati, calati sulla specificità di un borgo storico emiliano, in grado di comprenderne la logica e di rilanciarne vitalità sociale ed economica, interventi tuttavia tutt’altro che timidi ma evidenti, contemporanei. I progetti testimoniano con forza la capacità dell’architettura di saper dare anche in contesti urbani per nulla incontaminati, risposte ben più lungimiranti e coraggiose del mero ripristino.
A decretare i vincitori la giuria composta da Claudio Broglia, sindaco di Crevalcore, Alessandro Boldrini, Shigeru Ban Architects, Alfonso Femìa, 5+1 AA, Eugenia Di Girolamo, New York City Department of City Planning, Matteo Agnoletto, Università di Bologna.
PRIMO POSTO
Caterina Spadoni, Valentina Brunetti – Italia
SECONDO POSTO
Luca Nicoletto, Emanuele Paladin, Marco Paronuzzi – Italia
TERZO POSTO
Ferreira Neves, Paulo Lopes – Svizzera
+ info: www.youngarchitectscompetitions.com