Dal riuso di un materiale unico nasce il concorso di idee “Tra le Briccole di Venezia“. Ideare oggetti di design impiegando il legno dei pali di quercia utilizzati per segnare la via d’acqua nella laguna veneziana: dal legno usurato dal tempo e dall’ambiente acquatico, nascono oggetti raffinati e naturali, come la seduta “α e ω“, ideata dall’architetto Giuseppe Dilorenzo.
Il progetto dell’architetto di Rutigliano, in provincia di Bari, si è classificato al secondo posto al concorso di idee bandito da Riva Industria Mobili di Cantù, l’azienda che commercializza i propri prodotti con il marchio RIVA 1920, in collaborazione con Expo Venice e con la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna. Il tema di quest’anno era la progettazione di un oggetto di culto delle religioni del mondo, valorizzando il concetto del riuso del legno delle briccole e utilizzando solo elementi marginali a completamento del prodotto stesso, come ad esempio altre tipologie di legno di forestazione, metallo, vetro, ecc).
Giuseppe Dilorenzo, per la sua seduta, sceglie forme semplici e pure, caratterizzano la seduta α e ω. L’inizio e la fine, la creazione e la dissoluzione della materia come processo naturale di ogni individuo. Un linguaggio svestito dal disordine, dal superfluo e dall’eccesso, il cui unico elemento decorativo è rappresentato dalla croce, verso cui, il legno delle briccole tende a smaterializzarsi.
La seduta “α e ω” vuole essere un sussurro alla contemplazione contenuta nella forma e nella materia che attraverso il processo naturale della corrosione tende ad assomigliarsi a quello della Vita. Il legno delle Briccole, costituisce l’elemento predominante della seduta, mentre la croce è realizzata in bronzo dorato. Il tutto è tenuto insieme per mezzo d’incastri ed incollaggio.
Del progetto, come degli altri classificati nelle prime sei posizioni, sarà realizzato un prototipo. I progetti verranno inoltre presentati in una mostra dedicata.
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