Storie e ricordi tradotti in opere d’arte, i vincitori di Kilow’Art

Lorenzo Cianchi e Michele Tajariol scelti da una giuria popolare

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Sono Lorenzo Cianchi (Empoli, 1985) e Michele Tajariol (Pordenone, 1985) gli artisti vincitori della prima edizione del bando Kilow’Art 2014 con il progetto NASR – Nuove Aree di Sosta Religiosa, selezionato per partecipare alla sezione “arti visive” di Kilowatt Festival (dal 19 al 26 luglio 2014 a Sanseprolcro), a cura di Saverio Verini.

Elemento distintivo del concorso – che ha invitato artisti italiani tra i 18 e i 35 anni a presentare un progetto appositamente pensato per il contesto di Sansepolcro – è stata la composizione del comitato di selezione. In giuria 22 cittadini non addetti ai lavori che, insieme a Ilaria Gianni (critica d’arte e curatrice, co-direttrice artistica di Nomas Foundation), al direttore artistico di Kilowatt Luca Ricci (autore e regista teatrale) e a Ilaria Margutti, rappresentante dell’Istituzione Biblioteca Museo di Sansepolcro, hanno giudicato gli oltre 35 progetti inviati.

Tabernacolo conservato nella Chiesa Votiva di Sant’Anna, Pordenone – ph Stefano Facca

«Sono rimasta favorevolmente colpita dal dibattito che si è innescato attorno alla scelta del progetto» – spiega Ilaria Gianni – «La commissione era formata quasi per intero da non addetti ai lavori, e tutti hanno manifestato grande reattività nei confronti di questa modalità di procedere, discutendo, motivando le proprie scelte artistiche e al contempo mettendo in discussione le idee originarie attraverso un attivo confronto e dialogo; tutto ciò dimostra l’importanza del coinvolgimento dei cittadini quando si ha a che fare con progetti artistici che intendono indagare un contesto specifico e che trovano un’estensione nello spazio pubblico».

NASR – Nuove Aree di Sosta Religiosa di Cianchi e Tajariol

È un progetto che, sviluppato dai due artisti nel corso di un periodo di residenza a Sansepolcro, si articola in varie fasi e prevede il coinvolgimento attivo di una parte degli abitanti della cittadina. Inizialmente le persone saranno chiamate a individuare una propria “mitologia” personale e a condividere con gli artisti ricordi, storie, fotografie, oggetti, tra immaginario pubblico e memoria privata. Successivamente, le testimonianze raccolte saranno tradotte da Cianchi e Tajariol in manufatti artistici e consegnati alle persone. In ultima battuta, gli artisti realizzeranno dei “tabernacoli” che custodiranno le opere, disseminati nelle vie di Sansepolcro.

Simili a edicole votive – le stesse presenti nelle strade di molte città italiane, che conservano immagini sacre – i tabernacoli costituiranno il culmine del progetto, inserendosi temporaneamente nel contesto cittadino durante le giornate di svolgimento di Kilowatt, conferendo una dimensione pubblica al lavoro degli artisti ed elevando oggetti d’affezione personale a elementi devozionali, da contemplare in maniera “laica”.

Secondo Luca Ricci, direttore artistico di Kilowatt: «Il progetto è stato scelto per la sua capacità di coinvolgere la città su più livelli; gli abitanti di Sansepolcro saranno parte attiva del progetto e gli esiti del lavoro degli artisti saranno visibili anche nelle vie del centro, in linea con l’attitudine partecipativa che contraddistingue il Festival».

L’intervento di Cianchi e Tajariol – e la documentazione relativa alle sue fasi di realizzazione – entrerà inoltre a far parte di un fondo per l’arte contemporanea al Museo Civico di Sansepolcro destinato a raccogliere tutte le opere nate da questi processi collettivi, testimoniando così l’attitudine ai linguaggi contemporanei di un’intera comunità.

Kilowatt Festival. XII edizione
dal 19 al 26 luglio 2014 | Sansepolcro (Arezzo)


Lorenzo Cianchi

È nato a Empoli nel 1985, vive e lavora a Milano. Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Carrara (MS) per poi frequentare un semestre formativo alla Tokyo Zokey University (Giappone). Ha preso parte a numerosi progetti espositivi e residenze in Italia e all’estero, tra cui Errors Allowed, Biennale dei Giovani Artisti del Mediterraneo, Mole Vanvitelliana (Ancona, 2013); Home less is more, programma di residenza presso AirZenkoji, a Nagano (Giappone, 2012); Spazio Fisico, presso lo Spazio MDT (Prato, 2012). Attualmente lavora con la galleria Officine Saffi di Milano, all’interno della quale organizza workshop e segue la produzione dei progetti espositivi; collabora inoltre attivamente con diverse realtà italiane legate alla ceramica.

Michele Tajariol

È nato a Pordenone nel 1985, dove attualmente vive e lavora. Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Carrara (MS), per poi frequentare un semestre formativo alla Tokyo Zokey University (Giappone). Ha preso parte a diversi programmi di residenza per artisti in Italia e all’estero, oltre a numerose segnalazioni nell’ambito di bandi e concorsi, tra cui la biennale JCE | Jeune Création Européenne e il Premio Terna 2013 (Roma). Assieme a Lorenzo Cianchi ha partecipato al programma Smuggling Anthologies (2013), presso il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Rijeka (Croazia). Collabora con il gruppo di ricerca MenteLocale di Pordenone, contribuendo alla realizzazione di laboratori didattici legati alle arti visive e all’architettura del paesaggio e con l’Unione Ciechi di Pordenone.

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