Un intelligente sistema di cottura a energia solare, ha vinto l’edizione italiana del concorso internazionale di design James Dyson Award 2014. Si chiama “Solari” ed è un fornello portatile che sfrutta l’energia solare per cucinare all’aria aperta nel pieno rispetto dell’ambiente. Facile da trasportare e da utilizzare, è in grado di preparare pietanze per 4-6 persone in poche ore. Il suo ideatore è Bodin Hon, studente dello IED di Milano.
Il Premio è promosso dalla James Dyson Foundation, fondazione no profit che supporta attività didattiche nell’ambito del design, della tecnologia e dell’ingegneria, nonché la ricerca scientifica e progetti legati alla comunità locale.
Solari di Bodin Hon
Questo fornello solare è inoltre dotato di un sensore di temperatura intuitivo che consente di seguire attentamente la cottura dei cibi, trasmettendo in tempo reale i dati via bluetooth. Innovativo anche l’aspetto social del progetto: tramite un’app mobile che collega i vari fornelli solari, è possibile trovare all’istante tutte le informazioni necessarie sulle modalità e tempi di cottura e condividere con altre utenti ricette e consigli culinari, contribuendo alla crescita di una comunità di appassionati.
«Solari nasce – spiega Bodin – dall’esigenza di risolve il problema della sostenibilità ambientale degli attuali metodi di cottura utilizzati fuori casa, proponendo un sistema che sfrutta l’energia pulita e gratuita del sole. Ho considerato anche la compontente culturale legata alle abitudini delle persone. Oltre all’aspetto eco-sostenibile, l’obiettivo era di stimolare le persone a uno stile di vita più sano e consapevole, sfruttando i benefici della connettività 2.0 nella vita di tutti i giorni, per condividere esperienze e informazioni».
Bodin si aggiudica il James Dyson Award Certificate e un premio in denaro di circa € 2.500 (2.000 sterline) per lo sviluppo del suo progetto. Solari concorrerà insieme ai migliori progetti internazionali provenienti dai 18 Paesi in gara alla successiva fase di selezione (i progetti in gara sono visionabili su jamesdysonaward.org).
Il vincitore internazionale, selezionato direttamente da James Dyson, verrà annunciato il prossimo 7 novembre e riceverà un premio complessivo in denaro di £40.000 di cui £30.000 per sviluppare il suo progetto e £10.000 per la sua università.
La giuria nazionale ritiene Solari un progetto di eco-design commercialmente realizzabile, che mira a risolvere un reale problema della vita quotidiana e con un’attenzione particolare alla user experience per rendere il progetto funzionale in ogni aspetto. Interessante anche l’integrazione con l’app per mobile e i suoi possibili sviluppi di implementazione.
I finalisti italiani
Noè di Cesare Tamagno e Simone Di Gioia – Università degli Studi di Genova
Si tratta di un nuovo sistema di tombini progettati per evitare il confluire dell’immondizia negli scarichi e il loro conseguente intasamento.
Volta Lamp di Cesare Bizzotto – IUAV di Treviso
È una lampada sospesa da due cavi d’acciaio che trasmettono energia a basso voltaggio e consentono al corpo principale di essere rotato. Questa costruzione logica permette di cambiare la direzione della luce con un semplice gesto.
Patio – New Espresso Landscape di Antonio Pugliese – Politecnico di Milano
Patio ha l’intento di riaprire un discorso concettuale attorno al mondo delle macchine del caffè espresso, riportando al centro il concetto di esperienza d’uso e del concetto di macchina per caffè come elemento attorno a cui costruire un’esperienza sociale.
Jbin di Sara Bianchetti e Leonardo Graziano – ISIA di Roma
Jbin è un dispositivo di pulizia delle acque fluviali urbane ed un elemento di decoro urbano. Il progetto deriva dal confronto con fisici, agronomi e biologi, sull’inquinamento dei fiumi, individuando le cause principali dell’inquinamento.