Va al giovane studio Chilometro 429, con sede in provincia di Mantova, il primo posto al concorso per la progettazione del nuovo centro civico nel quartiere Isola-Garibaldi a Milano. Ai giovani architetti, under 35, oltre all’assegnazione dell’incarico, andrà anche un premio di 17mila euro. A comporre il team di progettazione: Simona Avigni, Alessio Bernardelli e Francesco Pergetti.
Lo studio degli architetti Avigni e Bernardelli l’ha spuntata su 398 progetti partecipanti al concorso di progettazione internazionale bandito dal Comune di Milano. La procedura, aperta con selezione basata esclusivamente sulla valutazione delle proposte progettuali, premia architetti under 35, che ora, come previsto dal bando, dovranno ricevere l’incarico per la redazione della progettazione definitiva ed esecutiva e per il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione. Il Comune è infatti vincolato dal bando ad assegnare gli incarichi ai vincitori, se deciderà di avviare le successive fasi di progettazione. Incarichi del valore massimo di 243mila euro.
La procedura, completamente on line, era stata messa a punto dall’Ordine degli Architetti di Milano in collaborazione con l’Ordine meneghino degli ingegneri. Un modello concorsuale basato su cinque punti: procedure anonime e solo on-line, risparmio economico per i progettisti che gareggiano, partecipazione aperta a tutti – con un occhio particolare rivolto ai giovani progettisti -, rimborso spese per i ‘finalisti’ e obbligatorietà dell’incarico. Un bando tipo che l’Ordine si è impegnato a divulgare.
«L’assegnazione del primo concorso interamente on-line in Italia per il nuovo centro civico, che nelle intenzioni del Comune sarà un centro servizi e un luogo di aggregazione e integrazione sociale e culturale, è un deciso passo avanti verso la trasparenza e la qualità del vivere», commenta con soddisfazione l’arch. Valeria Bottelli, presidente dell’Ordine degli Architetti di Milano.
«Il centro civico, una palazzina di due piani, sarà nelle intenzioni del Comune un luogo di aggregazione e integrazione sociale e culturale, uno spazio polifunzionale e intergenerazionale, dove si svolgeranno attività ricreative, ma anche di servizio per la cittadinanza», ricorda la presidente Bottelli.
Presto sarà assegnato l’incarico al vincitore del secondo concorso bandito da Palazzo Marino secondo le indicazioni e le procedure del bando-tipo. Il vincitore ridisegnerà il cavalcavia Bussa che collega Isola e Garibaldi.
La giuria, rispetto al progetto vincitore, è rimasta favorevolmente colpita dalla semplicità e sobrietà del linguaggio architettonico, dalla funzionalità degli spazi, dall’apertura al contesto esterno e, ancor più, dal richiamo interessante all’architettura milanese del Dopoguerra.
Lo studio vincitore, rappresentato dall’arch. Alessio Bernardelli, ha dichiarato che si tratta di «un progetto della memoria, un rimando alla storia di Milano, una struttura che vuole interpretare il tema senza trasformarsi in ‘monumento’, un disegno essenziale che accoglie un paesaggio urbano sfaccettato. Un ricordo evocato nei pressi di una piazza simile a quelle delle capitali europee, un parco e uno sfondo di edifici moderni che proietta Milano nel III millennio e un piccolo edificio milanese, con le sue ringhiere e con i materiali della tradizione; un pezzo di città, ‘un vecchio’ edificio urbano».
In generale, il Comune ha espresso vivo apprezzamento per la qualità complessiva degli elaborati giunti in finale (10), valutandone positivamente le caratteristiche architettoniche, l’attenzione agli aspetti ambientali ed energetici e alla scelta dei materiali.