Gli architetti Anna Chiara Fausone, Annalisa Barbera Fortuna e Patrizia Vaccaro si ispirano all’idea del multiculturalismo e vincono il concorso di idee “Ideato” promosso da Fabrica Immobiliare SGR S.p.A. e coordinato da Inarcassa. Oggetto della competizione erano il progetto di arredo urbano della piazza interna alla residenza studentesca “Campus Sanpaolo”, in corso di realizzazione in via Caraglio, nelle immediate vicinanze del Politecnico di Torino, e la qualificazione dell’area di accesso.
Il concorso d’idee chiamava a raccolta i giovani progettisti residenti in Piemonte e rigorosamente under 40. All’idea vincitrice va un premio di 5mila euro e la possibilità di collaborare alla realizzazione del progetto.
In una lettera scritta alla committenza, i giovani progettisti esprimono la propria soddisfazione in parole che sottolineano quanto ci sia bisogno di opportunità simili per i giovani professionisti.
«In tempi in cui la nostra professione deve cercare di sopravvivere ad una situazione di crisi che pare senza fine, oltre ad una burocrazia ingarbugliata e complessa – scrivono i tre ragazzi – questa opportunità ci ha permesso di riscoprire i motivi per i quali tre giovani architetti avevano deciso di intraprendere questa professione: pensare, studiare, progettare, “giocare con forme e dimensioni, luci e colori”».
«Il premio vinto – continuano – ci dà entusiasmo e ci offre nuovi stimoli. Ancor di più, la possibilità di collaborare alla realizzazione del progetto offertaci, è un segno tangibile che dobbiamo continuare a credere nel nostro lavoro, guardando con positività al futuro».
Il tema ispiratore del progetto è il multiculturalismo, idea apprezzata anche dalla giuria, composta dall’ing. Claudio Guanetti (Inarcassa), dall’arch. Enrico Rudella (Inarcassa), dall’arch. Ubaldo Bossolono (Studio Bossolono), dal dott. Mario Ferretti (Sharing) e dall’arch. Paolo Locati (Codelfa – Itinera).
«Il progetto – si legge nel verdetto finale – pur nella specificità del tema rivolto alla sistemazione a raso dell’area del complesso edilizio, dimostra una certa singolarità compositiva e funzionale come segno del luogo e dei luoghi frequentati da studenti di ogni provenienza. L’organizzazione degli spazi identificativi associa riferimenti di continenti ad aree di attività (show, relax, food, court, study, fun) esprimendo un indirizzo di partecipazione comune a questa Città degli Studi».
IL PROGETTO
Multiculturalismo: principio ispiratore
Il campus ospiterà quindi studenti provenienti da tutto il mondo che hanno scelto le facoltà di Torino per completare il loro percorso di studi. Pertanto il filo conduttore scelto per la progettazione della piazza è la valorizzazione del multiculturalismo. La corte rappresenta il nostro pianeta, suddiviso in 5 continenti, ognuno portatore delle proprie peculiarità. Ad identificare ognuno dei 5 territori vi sono 5 aree tematiche.
La piazza viene, quindi, trasformata ideologicamente nel nostro pianeta, caratterizzato dalla presenza della terraferma e degli oceani e da linee immaginarie, meridiani e paralleli, che servono per stabilire l’esatta posizione di una località. Attraverso questo concetto astratto i progettisti hanno voluto riproporre una texture della pavimentazione che evocasse il concetto della globalità strettamente correlato al tema del multiculturalismo.
La pavimentazione
Per concretizzare il principio ispiratore i tre progettisti hanno ideato una pavimentazione in asfalto pigmentato color nocciola che ricordasse le cromie tipiche della terra. La superficie è intervallata da fasce verticali ed orizzontali in pietra bargiolina che rimandano al disegno dei meridiani e dei paralleli, e solcata da strisce di luce a led posate a terra, che richiamano i profili della terraferma.
Le 5 aree tematiche
OCEANIA: RELAX AREA
È un’area caratterizzata da una parete a verde verticale con una piccola cascata di acqua e da una seduta continua dove gli studenti possono rilassarsi ascoltando musica trasmessa in filo diffusione.La freschezza del verde e lo scroscio dell’acqua celebrano la natura e al medesimo tempo evocano il relax.
AFRICA: FUN PLAZA
È la zona centrale della piazza, risultato di crocevia di diverse visuali. Al centro è stata posizionata una piattaforma a raso fotovoltaica capace di catturare la luce di giorno, immagazzinarla e irradiarla dopo il crepuscolo con suggestivi giochi di luce e cromie. Questo spazio, proprio per la sua collocazione, risulta essere il cuore pulsante del campus, dove gli studenti possono incontrarsi e divertirsi e dove vengono organizzati eventi.L’energia accumulata dalla piattaforma nelle ore diurne viene utilizzata di notte, oltre che per il proprio funzionamento, anche per l’illuminazione delle strisce a led posate all’interno della pavimentazione.
AMERICA: STUDY ZONE
È l’area esterna, collocata in prossimità della sala studio, ospita su una isola green (pari a 160 mq ca.) delle poltrone a pannelli solari chiamate soft rockers, ideatI da una docente di architettura del MIT. Queste poltrone, che in realtà sono delle stazione di ricarica, immagazzinano l’energia solare durante l’arco della giornata e la rilasciano quando lo studente ci si distende sopra. L’energia rilasciata può servire, tramite porte USB, a ricaricare i dispositivi elettronici come pc, tablet e notebook oppure ad illuminare le sedute durante la sera.
ASIA: FOOD COURT
È un’area con sedie e tavolini (arredi rimovibili), collocata in posizione strategica tra la cucina collettiva, la sala pranzo e il bar.
EUROPA: ART SHOW
È uno spazio libero dove gli studenti e non, possono esporre i loro lavori (sculture, pitture, video, installazioni, plastici, progetti, ecc…) e allo stesso tempo qualificare lo spazio. Comprende tutti gli spazi esterni, le tettoie vetrate e i pergolati metallici aperti, posti al di fuori della corte interna. Inoltre la presenza di espressioni artistiche di questo tipo e l’assenza di barriere e recinzioni, può sicuramente attirare l’attenzione verso il campus facendo sì che questo nuovo luogo diventi una cassa di risonanza di valenza culturale per la circoscrizione e l’intera città.