Anche quest’anno il concorso “Il Rame e la Casa”, promosso dall’Istituto Italiano del Rame (IIR) in collaborazione con European Copper Institute, premia i giovani talenti del design provenienti da tutto il mondo.
Giunto alla quinta edizione, il concorso ha attirato ancora una volta l’interesse di architetti e designer professionisti e di allievi di scuole superiori di arredamento, grafica, design e facoltà di architettura. I partecipanti, divisi in due diverse categorie, hanno presentato progetti che hanno esplorato le varie aree di impiego del rame e delle sue leghe, dal design di arredo a oggetti per la riabilitazione di soggetti con difficoltà psico-motorie.
“Cover – Come Verde Rame”, progetto primo classificato di Liuba Campolo, nella sezione “Architetti e designer”
I circa 200 elaborati in gara, giunti sia dall’Europa che da paesi oltreoceano tra cui Cile, India e Messico, sono stati valutati da una giuria qualificata di professionisti del settore, quali Marco Ferreri, architetto, Roberto Paoli, architetto e designer e Marco Romanelli, architetto e critico del design. Parametro fondamentale per la scelta dei vincitori è stata la sperimentazione di nuovi utilizzi di un materiale “antico”, ma oggi più che mai attuale
I progetti vincitori o premiati con una menzione speciale si sono distinti grazie alla capacità di arricchire di nuovi significati e utilizzi il rame, sfruttandone le proprietà chimiche, la duttilità per la realizzazione di forme e strutture evocative e le proprietà anti-batteriche per oggetti dalla forte componente sociale.
Novità di questa edizione è la speciale targa conferita dall’Istituto Italiano del Rame alla scuola, che tra i vari istituti partecipanti, ha meglio interpretato la “mission” del concorso, sfruttando in modo appropriato le proprietà del rame e delle sue leghe.
Per la categoria professionisti il primo premio è stato assegnato alla designer Liuba Campolo con il progetto “Cover – Come Verde Rame”. Il secondo premio è andato al designer Francesco Costacurta con “Delizie d’Italia”. Degni di una menzione speciale in questa categoria sono: l’olandese Ruben Johan Der Kinderen con “Blow Vases”, il tedesco Oleg Igoreviĉ Pugachev con “Bobino Side Table”, Antonio Gramegna con “Sculturine”, lo spagnolo Daniel Martinez con “The New Tin Can Phone” ed infine Valeria Zingaretti con “Tombolo”.
Per la categoria studenti, ha ricevuto il primo premio Renato Gregorio Scicchitano con il progetto “Igea – Tornare a Casa” dell’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (I.S.I.A.) di Roma. Una menzione speciale va alla tedesca Saskia Hübner della Fachhochschule Münster- University of Applied Sciences con “0,005%” e all’italiano Giulio Comandini all’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (I.S.I.A.) di Roma con “Bernacca – Stazione Meteorologica”. La speciale targa è stata conferita all’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (I.S.I.A.) di Roma per aver affrontato in modo coerente il tema del concorso.
Categoria architetti e designer
1° classificato
Designer: Liuba Campolo (Italia). Progetto: “COVER – Come Verde Rame”
Motivazione: La giuria sceglie all’unanimità COVER, acronimo di “come verde rame”, progetto di un sotto vaso e sostegno per piante, riconoscendo in esso una corretta e serrata analisi delle proprietà chimiche del rame, che giungono alla proposta di un sistema di “agopuntura” per vegetali. La forma in cui tali funzioni si esprimono appare semplice ed efficace.
2° classificato:
Designer: Francesco Costacurta (Italia). Progetto: “Delizie d’Italia”
Motivazione: Nell’intelligente riproposizione della storica unione tra rame e stampi per torte, il progetto “Delizie d’Italia” ben rappresenta la varietà e la differenza del patrimonio gastronomico italiano scegliendo una torta per ogni regione e rappresentando la regione stessa grazie alla riproduzione di un monumento particolarmente significativo, dalla Torre di Pisa al Colosseo.
Menzioni d’onore
Designer: Ruben Johan Der Kinderen (Olanda) Progetto: “Blow Vases”
Motivazione: Assolutamente aggiornato rispetto alle tendenze dell’auto-produzione, così come rispetto ad un’estetica contemporanea del “provvisorio”, il progetto “Blow Vases” propone la realizzazione di vasi-bottiglia in PET che troveranno poi un prezioso completamento con un colletto in rame e una base in legno.
Designer: Oleg Igoreviĉ Pugachev (Germania). Progetto: “Bobino Side Table”
Motivazione: Attento alle effettive possibilità realizzative, il progetto “Bobino Side Table” applica la tecnica della tornitura in lastra in modo tanto efficace quanto economico. Il vuoto interno, specifico alla lavorazione, viene intelligentemente valorizzato dall’adozione di un piano in vetro trasparente.
Designer: Antonio Gramegna (Italia). Progetto: “Sculturine”
Motivazione: Citando la lezione del grande Bruno Munari, “Sculturine” inventa un “gioco-artistico” ove, a partire da un kit composto da basi di marmo e fili di rame, si può creare un proprio personale paesaggio domestico.
Designer: Daniel Martinez (Spagna). Progetto: “The New Tin Can Phone”
Motivazione: Recuperando la tradizione del cosiddetto “telefono senza fili” attraverso un cavo di rame e due “auricolari” si rinnova l’antico gioco. Le proprietà batteriologiche del materiale appaiono particolarmente adatte dato l’uso promiscuo dell’oggetto.
Designer: Valeria Zingaretti (Italia). Progetto: “Tombolo”
Motivazione: Un filo di rame viene lavorato al “tombolo”, recuperando la finezza degli intrecci delle antiche merlettaie di Burano, con un risultato poeticamente analogo, ma di ben maggiore resistenza.
Categoria “Studenti”
1° classificato:
Studente: Renato Scicchitano (Italia) Progetto: “Igea – Tornare a Stare Bene”
Motivazione: La giuria ha scelto all’unanimità il progetto “Igea” per la forte componente sociale esplicitata attraverso la definizione di strumenti da destinarsi alla rieducazione di soggetti malati o colpiti da limitazioni psico-motorie. Le forme proposte, oltreché attentamente studiate dal punto di vista fisioterapico, appaiono particolarmente incisive.