Costruire uno spazio pubblico sul lungofiume a Porto, in Portogallo: un centro dedicato ad attività acquatiche e una zona sicura per i nuotatori che si immergono nelle acque del Duero. Generare nuovi usi e attività spontanee sulle rive del fiume per trovare nuovi modi per riconnettere la città con l’elemento acqua. Era questo l’obiettivo del concorso d’idee internazionale lanciato dalla piattaforma Ctrl+Space, che annuncia i vincitori. Al terzo posto, il team italiano composto da Lorenzo Majer, Anna Merci e Marta Bianchi.
Il sito scelto per la competizione si trova ad est del quartiere Ribeira, nei pressi del ponte “Luis I”, in continuità con una sezione della riva del Duero molto frequentata dai turisti. La giuria – formata dall’arch. Asterios Agkathidis (Liverpool), assistant professor alla University of Liverpool; dall’arch. Cesare Battelli (Madrid), professore alla IE University di Segovia (Spagna); dall’arch. José CarlosCruz (Porto) titolare dello studio José Carlos Cruz Arquitecto; dall’arch. Juan Socas (Grenoble), assistant professor alla École Supérieure d’Architecture di Lione (Francia) – ha decretato i vincitori.
PRIMO POSTO
“Genesis” di Konstantinos Kosmas e Nestoras Skantzouris (Grecia)
«Una soluzione che riduce l’intervento all’essenziale per dare risposta ai bisogni più elementari del luogo». Così definisce il progetto la giuria. La struttura è composta da un elemento geometrico che genera deliberatamente uno spazio pubblico vuoto. La giuria l’ha apprezzata anche per la sua capacità di porsi al di fuori di ogni compromesso funzionale e di generare momenti poetici.
SECONDO POSTO
Katarzyna Toczynska, Katarzyna Lesniewska e Alicja Wozniak (Polonia)
Un progetto eccezionale che declina in una varietà di sfaccettature un unico tema: quello delle scale. «È chiaro il riferimento ai terrazzamenti che si affacciano sul Duero, tema adattato in maniera interessante ai bisogni del luogo» afferma la giuria.
TERZO POSTO
“City parts, river pieces”, Lorenzo Majer, Anna Merci e Marta Bianchi (Italia)
La giuria ha apprezzato l’accurata lettura dei momenti che caratterizzano il tempo trascorso sul lungofiume, che viene traslata nei due elementi del progetto: la banchina e il parco fluviale. Ottima, secondo gli esperti, anche la relazione che si innesca con il contesto urbano.