Il nuovo headquarter della “Ghana National Petroleum Company” ad Accra sarà progettato dai professionisti degli studi romani Bicuadro, O.C.R.A e 3+1, capitanati dall’architetto Stefano Farcomeni. Il giovane team ha potuto contare sul supporto tecnico di partner locali e di importanti realtà ingegneristiche quali S.B.G. & Partners e Hydroingea. L’edificio, certificato LEED, sarà composto da 10 piani fuori terra e 3 interrati e dotato di un attico con roof garden per eventi corporate e sale riunioni panoramiche.
© Bicuadro
L’opera, da 80 milioni di euro, sarà una delle più grandi della capitale ghanese e si inserisce in un quadro di espansione ed ammodernamento infrastrutturale della città e dell’intero Paese, che sta vivendo in questi anni un vero e proprio boom economico.
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«Ancora una volta il Made in Italy, grazie all’intraprendenza e alla creatività delle proprie giovani leve ha dimostrato la sua forza in campo internazionale» – hanno commentano dallo studio Bicuadro, che già da qualche tempo ha volto lo sguardo oltreconfine «senza mai rinunciare – ci tengono a precisare – alle proprio origini italiane».
Il progetto
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La strategia energetica
Creare spazi innovativi e confortevoli impiegando soluzioni sostenibili per l’ambiente, è stata la principale linea guida seguita dagli architetti. Progettato nel rispetto dei più elevati criteri di sostenibilità, il nuovo quartier generale della GNPC sarà certificato LEED (Leadership in energy and environmental design).
Una copertura ad ombrello per proteggere dal soleggiamento e convogliare le acque piovane da riciclare, facciate trasparenti a sud e a nord per massimizzare il guadagno di luce, protezione con schermature solari sugli altri fronti: la strategia energetica impiegata si basa sull’orientamento ma anche sulla ventilazione naturale. L’edificio, infatti, è diviso in due blocchi, tra i quali viene creato uno spazio che convoglia i venti e attraverso la ventilazione naturale abbassa la temperatura di una parte delle facciate.
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A guidare la progettazione è stata anche una cura attenta alla salute e al comfort degli occupanti. «Questo significa controllo climatico, qualità dell’aria interna, libera da contaminanti, ampie vedute verso l’esterno e la vegetazione del paesaggio progettato, grande sviluppo di open spaces uniti all’illuminazione naturale diurna», spiegano i progettisti. Nasce un edificio “aperto” dove la vegetazione penetra nell’edificio, creando vedute rilassanti.
Favorire la comunicazione
La suddivisione dell’edificio in due blocchi separati rispecchia la gerarchia funzionale della compagnia petrolifera, composta da un settore amministrativo e da uno operativo. I due blocchi “comunicano” attraverso una serie di “ponti” a più livelli dove sono localizzate le sale riunioni e gli spazi condivisi tra i due reparti della compagnia.
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E la comunicazione è un altro elemento guida della progettazione. «Nell’era dell’informazione quale principale driver di crescita, l’obiettivo principale di un progetto innovativo per una sede di una grande compagnia è garantire spazi di lavoro dove la comunicazione tra i dipendenti e il management sia facilitata e immediata» spiegano i progettisti.
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«Tutti i dipartimenti – continuano – devono essere collegati tra loro e integrati al fine di garantire che il flusso di informazioni viaggi spedito. Una carenza di comunicazione può causare grandi perdite per le società e dunque va evitata. Questo è il motivo per cui i più recenti schemi progettuali, incluso questo, mirano a facilitare le relazioni interpersonali e lo scambio di informazioni sia formale sia informale, grazie a collegamenti tra i dipartimenti, a spazi condivisi disegnati per rendere buona l’interazione del personale, creando senso di identità, di gruppo e di appartenenza».
Il progetto sarà presentato in Italia da tutto il team in occasione della imminente inaugurazione della Bicuadro Factory, nuova sede dello studio Bicuadro a Roma.