Design, felicità e innovazione: tre parole chiave da mettere insieme per dar vita ad un oggetto capace di esprimere la soddisfazione personale dell’autore. Questa la sfida lanciata dal concorso per giovani creativi Targa Rodolfo Bonetto e pienamente accolta da Priscilla Lanotte, studentessa all’Accademia di Brera a Milano, che con il suo Bio-pic, un vassoio per self-service, conquista il primo posto, aggiudicandosi un’automobile UP offerta da Volkswagen Group e personalizzata da Garage Italia Customs, società che fa capo a Lapo Elkann.
La “Targa Rodolfo Bonetto”, giunta alla 20° edizione, con il patrocinio di ADI Associazione per il Disegno Industriale e Fondazione ADI Collezione Compasso d’Oro, è un premio rivolto a studenti delle Università e scuole di design di tutto il mondo. Un’occasione importante per mettersi alla prova, dedicata a chi è ancora nella fase di formazione in una professione che richiede un mix di competenze e doti innate: «Il design è come una farfalla tra le mani – diceva Bonetto – se la stringi troppo muore, se la lasci andare vola via».
Alla Targa Bonetto 2015 hanno partecipato oltre 100 progetti di studenti provenienti dalle scuole italiane e di vari paesi tra cui Gran Bretagna, Svezia, Messico, Cina.
La premiazione è stata preceduta dalla tavola rotonda “Design per una nuova dimensione di vita” con gli interventi di Marco Bonetto (presidente Targa Rodolfo Bonetto), Decio Carugati (scrittore), Angelo Cortesi (architetto), Walter De Silva (responsabile design gruppo Volkswagen), Nevio Di Giusto (amministratore delegato centro ricerca FCA), Lapo Elkann (presidente Garage Italia Customs), Luciano Galimberti (presidente ADI) e Francesco Morace (sociologo).
Nella discussione si è voluto sottolineare che il premio non prescrive solo temi e territori progettuali ma si rifà a un concetto più ampio e caro ad ognuno: la felicità. L’obiettivo è dunque quello di stimolare i giovani a una modalità diversa di creatività, in una realtà italiana in cui c’è molto design ma anche tanta omologazione e appiattimento. E il design, come ha sottolineato Decio Carugati, è un linguaggio trasversale, che unisce mondi e culture. Stimolanti anche le parole di Lapo Elkann, il quale ha parlato di un mercato dell’automobile che si affaccia su un mondo ancora tutto da scoprire: quello della personalizzazione, ricordando che al giorno d’oggi ognuno vuole distinguersi e auspicando una «personalizzazione accessibile».
I PROGETTI
La giuria della Targa Rodolfo Bonetto 2015, composta da Marco Bonetto (presidente), Decio Carugati (vicepresidente), Angelo Cortesi (architetto), Silvia Piardi (responsabile dipartimento di Design del Politecnico di Milano), Filippo Perini (direttore design Lamborghini), Marco Predari (presidente Assufficio), Luciano Galimberti (presidente Adi) ha stilato la seguente classifica:
Primo posto
Progetto Bio_pic, vassoio per self-service, Priscilla Lanotte, Accademia di Brera (Milano)
Bio_Pic è un vassoio che, una volta aperto, si presenta come un piano con fori, concavità e fustellature. L’utilizzatore ha a disposizione coltello, forchetta, cucchiaio montabile, un piatto già diviso in tre parti e, per contenere una bevanda e un caffè, due bicchieri pieghevoli di cui uno rivestito all’interno da un leggero strato di zucchero che si scioglie a contatto con il liquido caldo. Due fori laterali permettono una presa sicura che facilita gli spostamenti dell’utente. A tavola, si staccano dal supporto il piatto, le posate e i bicchieri. Dopo averlo utilizzato, Bio-Pic si può buttare nell’apposito contenitore. Il materiale non è stato scelto volutamente, perché la ricerca sui materiali eco è in continua evoluzione: oltre che ecosotenibile, dovrà essere resistente al calore e impermeabile ai liquidi.
«Configurazione originale e di particolare attualità interpretata con capacità professionale, socialmente responsabile per la riduzione dei componenti, con particolare attenzione alla salvaguardia dell’ambiente e dell’igiene», è il giudizio della giuria.
Secondo posto
Progetto Mole, lampada, F. Calvi, A. Crespi, M. Grimoldi, R. Marcuzzo, IED (Milano)
«Da un materiale per uso altro, attraverso una raffinata traslazione, un progetto innovativo capace di migliorare concretamente il rapporto uomo-ambiente».
Terzo posto
Progetto Living plus, sistema di sedute, Gian Raffaele Ciannavei, Istituto Design Italiano (Perugia)
«Il progetto sottolinea in maniera efficace le nuove gerarchie tra una funzione primaria (“mi siedo”) e una funzione secondaria (“come mi siedo”)».
Tre le menzioni
Element: self-sustainable work vehicle, di Gareth Rees, Royal College of Art (Londra); Shockproof system, di Bruno Bilali, Accademia di Brera (Milano); In equilibrio con amore, di Alessia Mancuso, Accademia di Brera (Milano).
Rodolfo Bonetto
Istituita nel 1991 dall’arch. Marco Bonetto per ricordare il padre Rodolfo, la “Targa Rodolfo Bonetto” vuole confermare l’attualità del pensiero di un grande designer che non solo ha creato innovazione attraverso il design, ma ha interpretato in modo estremamente innovativo il concetto stesso di prodotto industriale.
Autodidatta, premiato otto volte con il Compasso d’Oro, presidente nel corso della sua carriera di ADI e ICSID, ma soprattutto autore in diversi settori di oggetti iconici che sono entrati nella vita quotidiana degli ultimi decenni del ‘900 e nella storia del design (dal telefono pubblico Rotor al centro di lavorazione Horizon 2 per Olivetti), Rodolfo Bonetto si è sempre interessato anche alle sperimentazioni dei giovani designer “perché – diceva – creano nuove idee che esercitano una grande influenza sullo stile di vita e sul design”.
E ai giovani, Bonetto ha dedicato energie e attenzione come docente alla prestigiosa Hochschule für Gestaltung di Ulm e all’Isia di Roma, centri didattici di eccellenza dove si sono formati i migliori professionisti delle ultime generazioni.