Progettare un nuovo terminal per navi da crociera a Puerto Rico, isola caraibica tra le più apprezzate dal turismo crocieristico, che ogni anno fa registrare circa 1,3 milioni di visite. Era questa la sfida lanciata dalla piattaforma Archmedium con il concorso di architettura internazionale San Juan Cruise Hub, che adesso ha i suoi vincitori.
Al primo posto, nella categoria studenti, si posiziona un team della scuola di Architettura di Edimburgo. Vince nella categoria giovani professionisti Mario Accordino, architetto statunitense.
Duplice la funzione richiesta al terminal, che doveva essere trattato sia come porta di ingresso a Puerto Rico che come attrezzatura collettiva per la comunità, in modo da ridefinire gli spazi pubblici della costa. La giuria – composta dagli architetti Nataniel Fúster, Carlos Betancourt, Andrés Mignucci, Robin Planas – ha privilegiato i progetti che meglio hanno saputo cogliere il genius loci, quelli che sono riusciti a cogliere l’atmosfera e la scala architettonica caratteristiche della vecchia città di San Juan.
I vincitori del concorso di architettura San Juan Cruise Hub
Primo premio
Gruppo Escala 5 – Edinburgh School of Architecture (Regno Unito)
Anoushka Sivaraman, Victoria Meadows, Grace Ho, Matthew Rosser, Jan Hajek
Il terminal non viene concepito con un edificio solitario, ma come una sorta di passeggiata punteggiata da diverse funzioni. Un nastro in cemento le collega l’una all’altra, contribuendo a decongestionare la costa e ad alleggerire il flusso di turisti. Soprattutto il sistema consente di spostare l’ingombrante attracco delle navi fuori dalla baia, senza perdere la comodità di un collegamento pedonale e veloce con la costa di San Juan.
Accanto alle architetture del nuovo sistema i vincitori immaginano la presenza di una foresta di mangrovie. Un modo per equilibrare il rapporto tra architettura e natura. La proposta viene giudicata dalla giuria come «un’estensione naturale della passeggiata marittima». «Con la sua collocazione strategica – continua la giuria – unisce funzioni pubbliche e private generando nuove sinergie in un luogo al margine della città».
Secondo premio
Gruppo 0 – Escuela de Arquitectura. Universidad de Navarra (Spagna)
Javier Sáez Gastearena, Ignacio Ruiz de Erenchun Lizarraga, Patxi Burilllo Nuin
I progettisti immaginano i terminal come piccoli edifici al largo della baia: tre parallelepipedi caratterizzati da una fenditura verticale sulla facciate. Tre volumi pensati quasi come luoghi di meditazione. Si tratta di icone, di edifici che sembrano quasi tre scogli tra le acque.
«L’intervento, molto delicato, rispetta lo skyline del vecchio San Juan e al contempo genera nuovi spazi di relazione, dove si contempla e si esalta il paesaggio», afferma la giuria.
Terzo posto
Gruppo SML – Kookmin University
Kiyeon Shin, Moon Park, Youngjae Lee
Conquistando terra al mare, i progettisti immaginano una nuova grande infrastruttura di scala territoriale, che ospita oltre al terminal per crociere, anche attrezzature pubbliche. Una sorta di città fluttuante sulle acque che crea nuovo spazio pubblico. «Il progetto del nuovo terminal genera un paesaggio ex novo», commenta la giuria.
Sezione giovani architetti
Vincitore: Mario Accordino (Stati Uniti)
Preservare l’ambiente dall’inquinamento generato dalle navi da crociera è la preoccupazione sulla quale si fonda l’idea progettuale. Il vincitore immagina un sistema che permette di ripulire le acque della baia contaminate dalla presenza delle grandi navi. «Un progetto di grande sensibilità ecologica». Così viene definito dalla giuria.
I terminal si separano della costa per rispetto all’architettura dell’antica città e anche in questo caso l’attenzione è rivolta alla creazione di nuovi e generosi spazi pubblici.