È lo studio Vector Architects di Pechino con il progetto “Seashore Library” a vincere l’Archmarathon Award 2016. Si è conclusa domenica la terza edizione del Premio: tre giorni di intensi e ricchi di scambi di idee e relazioni.
Foto: © Su Shengliang
I 42 studi in corsa per l’aggiudicazione hanno presentato i loro progetto in una maratona di architettura che si è tenuta a Milano dal 13 al 15 maggio negli East End Studios e la giuria – presieduta da Luca Molinari e composta da personaggi di rilievo del mondo dell’architettura e della critica come Lucy Bullivant, William Menking, Wassim Naghi, Li Brian Zhang e Elie Haddad – ha deciso di assegnare il primo premio allo studio cinese.
Inoltre è stato premiato il migliore progetto di ognuna delle dieci categorie: Arts & Culture, Education Buildings, Religious Buildings, Workspaces, Hotel & Leisure, Private Housing, Mixed Tenure Housing & Buildings, Retrofitting & Refurbishment, Urban Design & Public Spaces e Transport.
Nonostante fossero otto gli studi italiani in lizza, tra i premiati c’è solo Park Associati risultato il migliore nella categoria “Hotel & Leisure” con il progetto Princeless Milano: «un’architettura nomade e temporanea che esplora gli spazi della città in modo nuovo», così definisce la giuria la struttura temporanea per la ristorazione installata su Palazzo Beltrami in Piazza della Scala a Milano e progettata dallo studio fondato da Michele Rossi e Filippo Pagliani.
Park Associati, Princeless Milano
Anche per questa edizione, il pubblico degli internauti ha attribuito – attraverso il sito dell’evento – l’Archmarathon Crowd Award: il più votato del 2016 è stato lo Studio Díaz y Díaz Arquitectos per il progetto “Maternity and Oncologic Parking”. La prossima edizione “Worldwide” di Archmarathon si terrà in Italia nel 2018.
VINCITORE: Vector Architects (Pechino)
Progetto: Seashore Library
Seashore Library. Foto © Xia Zhi
La biblioteca è stata realizzata nel 2015 nella località turistica del Beidaihe New District, nel Nord della Cina, su progetto del giovane studio di Pechino. Il luogo è piuttosto insolito. Il nuovo volume è stato infatti costruito nel bel mezzo di una spiaggia, in un’area già occupata da altre attrezzature culturali e per il tempo libero. Dunque, una biblioteca affacciata sull’oceano
Foto: © Su Shengliang
Punto focale del progetto è lo studio delle relazioni tra contesto, ambiente, il movimento delle persone nello spazio e il concetto di limite. La biblioteca ospita una sala lettura, uno spazio per la meditazione, un bar e una zona per il relax. A seconda degli spazi viene costruita una relazione particolare tra lo spazio interno e l’oceano.
Si tratta – spiegano i progettisti di «definire come la luce e il vento entrano in ogni singolo ambiente».
Gli altri vincitori dell’Archmarathon Award
Arts & Culture
Studio: Francisco Mangado & Asociados, Fine Arts Museum of Asturias. Foto: © Pedro Pegenaute
Education Buildings
Studio: Perkins+Will, Case Western Reserve University, Tinkham Veale University Center
Religious Buildings
Studio: Espen Surnevik, Våler Church
Workspaces
Studio: 00 Architecture, The Foundry Social Justice Center
Private Housing
Studio: a21 studio, Saigon house
Mixed Tenure Housing & Buildings
Urko Sánchez Architects, SOS Children’s Village
Retrofitting & Refurbishment
Studio: People’s Architecture Office, Courtyard House Plugin
Urban Design & Public Spaces
Knight Architects, Merchant Square Bridge. Foto: © Peter Cook
Transport
Studio: ZUS Architects, Luchtsingel pedestrian bridge. Foto: © Ossip van Duivenbode
Crowd Award
Studio: Díaz y Díaz Arquitectos, Maternity and Oncologic Parking