Il Premio internazionale dedicato al grande fotografo milanese è stato aggiudicato quest’anno da Jiehao Su per il suo progetto Beijing Views, un’indagine fotografica volta ad indagare il modo in cui la popolazione cinese si innesta nei paesaggi storici e semi-naturali di Pechino.
Il Premio Gabriele Basilico, indetto dall’Ordine degli Architetti di Milano, dallo Studio Gabriele Basilico e dalla Fondazione Studio Marangoni, che si propone di celebrare la memoria del grande fotografo milanese promuovendo la ricerca e la sperimentazione dei linguaggi visivi nelle nuove generazioni, ha visto in gara 36 autori – tutti under 35 – selezionati da 24 segnalatori in altrettanti paesi di tutti i continenti.
Il riconoscimento consiste in un premio in denaro di 15.000 euro che il vincitore dovrà utilizzare per realizzare una propria ricerca fotografica destinata ad essere pubblicata e messa in mostra. Come afferma Paolo Mazzoleni, presidente dell’Ordine Architetti Milano il Premio preferisce finanziare nuovi progetti dando così “a una giovane fotografa o a un giovane fotografo l’opportunità di dare concretezza per immagini a una “storia” fotografica, a un progetto di visione e di racconto”.
I progetti pervenuti quest’anno affrontano un ampio ventaglio di temi, dall’architettura storica a quella contemporanea, dal paesaggio antropizzato alla fotografia di interni.
La giuria, composta da architetti, critici, curatori, docenti, direttori di musei e specialisti di fotografia e arti visive, ha selezionato 7 finalisti e tra questi ha scelto di consegnare il primo premio a Jiehao Su, classe 1988 nato in Cina ma residente negli USA. per il suo progetto Beijing Views, una narrazione fotografica che intende esplorare le intersezioni tra paesaggio, memoria e uomo prendendo in esame il modo in cui la popolazione cinese si innesta nei paesaggi storici e semi-naturali di Pechino.
Con questo progetto Su si propone di studiare l’anima profonda di questa metropoli, dal paesaggio urbano e naturale fino ai ritratti di persone ed oggetti.
«Il lavoro che Jiehao Su ha dedicato al paesaggio cinese (Borderlands, 2012-2015) – ha commentato la Giuria – è una indagine delicata e intima di territori, persone, animali, particolari dell’ambiente legati alla sua storia personale. Senso di appartenenza, solitudine, ricerca dell’identità si rispecchiano in immagini dolci e cariche di sentimento, prive però di retorica, proposte in una narrazione spontanea e armoniosa. Su questa base Jiehao Su intende costruire il suo nuovo lavoro, dedicato alla città di Pechino, tra passato e futuro, realtà e immaginazione»
Gli altri fotografi finalisti sono: Roberto Boccaccino (Italia), Rasel Chowdhury (Bangladesh), Sam Contis (USA), Martin Errichiello e Filippo Menichetti (In Quarta Persona, Italia), Fyodor Telkov (Russia) e James Peter Tylor (Australia).
© Jiehao Su – Recycle Place
La gallery fotografica completa del Premio Basilico su:
http://premiogabrielebasilico.ordinearchitetti.mi.it/portfolio/