Spazi comuni in copertura. Nuova facciata ventilata realizzata con lastre di gres di grande formato. Teli solari colorati, ispirati all’opera dell’artista Luigi Senesi. Ma, soprattutto, rispetto per le tre torri da riqualificare, nate dalle teorie del Movimento Moderno. Sono questi i princìpi che descrivono a grandi linee il progetto con cui Campomarzio di Trento si è aggiudicato il concorso di progettazione Torri 2020.
Ad affiancare Campomarzio collettivo di architetti fondato da Pietro V. Ambrosini, Michele Andreatta (capogruppo del progetto Torri 2020), Alessandro Busana, Daniele Cappelletti, Enrico Lunelli – vi sono Zero Energy and Passivhaus Institute for reserarch – Francesco Nesi, Andrea Bombasaro e Alessandro Busana.
La competizione prevedeva il restyling di tre torri di social housing di Trento, realizzate negli anni Settanta come parte dei quartieri gemelli Madonna Bianca e Villazzano. Si tratta di quartieri nati dall’applicazione delle teorie insediative, morfologiche e stilistiche del Movimento Moderno. A bandire il concorso, con l’intenzione di riqualificare le tre torri entro il 2020, era stato, lo scorso aprile, l’Istituto Trentino per l’edilizia abitativa (Itea), società che su disposizione della Provincia di Trento attua un programma di edilizia abitativa pubblica e agevolata. Dopo circa sei mesi dall’avvio della competizione, lo scorso 11 ottobre, il Consiglio di Amministrazione di Itea ha approvato la graduatoria definitiva.
Gres e teli colorati per dare colore alle facciate
Il progetto vincitore parte dall’idea di non alterare l’espressione architettonica del complesso, riconoscendovi un valore come esempio paradigmatico dell’architettura degli anni Settanta, frutto di una progettazione a grande scala sfociata in una «città giardino».
I vincitori decidono di preservare il carattere materico e cromatico delle attuali torri progettando un nuovo involucro, costituito da pannelli di grande formato in gres. Le dimensioni e le proporzioni dei nuovi pannelli ricalcheranno quelle del rivestimento attuale, in modo da preservare il disegno originale delle facciate. Viene anche previsto un sistema di teli solari da posizionare sulle facciate orientate ad ovest, con toni e colori che si ispirano ad un lavoro del 1977 di Luigi Senesi, figura importante della scena artistica trentina.
Un nuovo volume in copertura grazie al bonus volumetrico
Il progetto prevede anche la creazione di nuovi spazi tecnici e sale comuni da alloggiare in un nuovo volume in copertura. Il nuovo coronamento delle torri, rivestito con pannelli U-glass – ospiterà anche due sale multifunzione e nasconderà l’impianto fotovoltaico. Di notte darà l’impressione di una grande lanterna illuminata. Il nuovo volume, in particolare, è reso possibile dal bonus volumetrico conseguibile grazie all’intervento di riqualificazione energetica, che consentirà il raggiungimento della classe A. Il passaggio dalla classe F alla A permette, infatti, un incremento volumetrico di 350 metri cubi per ogni torre.
È prevista anche la riqualificazione dell’atrio di ingresso per renderlo accessibile e privo di barriere architettoniche.
di Mariagrazia Barletta