bonaparte : [post n° 221709]
tra poco ... psicoterapia
ragazzi chi di voi a 30 anni suonati si sente urlare nelle orecchie x come stacca lo scotch dal dispenser o erchè "spreca" troppa carta criticare l'impaginazione di un prospettino banale o xchè risponde al telefono in un modo o in un altro, o perchè arriva 3 minuti in ritardo o xchè fa cadere un righello?? a me queste cose stanno demoralizzando parecchio, buttano a terra l'autostima personale, oltre che quella professionale... non voglio rivendicare nè laurea, nè merito (che da come mi fanno capire non ho, anzi potrei addirittura finire a fare la cassiera), nè trattamento economico, ma quantomeno che sono una persona adulta con una dignità e come tale vorrei essere trattata!!! :( sono forse troppo orgogliosa?? so solo che ogni mattina mi alzo con meno voglia di andare a lavoro e che se continuo così avrò presto bisogno di psicoterapia o di un nuovo lavoro, xchè prima o poi potrei scoppiare e piantare tutti in asso!!!
Hai mai pensato al mobbing?
Prima ti trattano male per testarti, tu ti abbassi sempre piu alle pretese assurde e ti deprimi. Pensi che il problema sia tuo ma nella realta' il tuo "manipolatore emozionale" (tale definito da Susan Foward nei suio testi che vale la pena leggere) ti fa credere di non valere nulla per spremerti come un limone e buttarti quando non occorri piu' come una lattina di coca cola. Hai 2 possibilita', o chidui la bocca ti tappi il naso e sopporti sopporti (prima o poi ti non ce la farai), oppure chiudi tutto fai la valigia e te ne vai. Spiegare le tecniche di manipolazione in due righe e' dura ma ti consiglio di cercare attivamente altrove, chiudendo il rapporto appena puoi se non altro per la tua salute. P.S. Se decidi di andartene non ti far convincere a rimanere perche' sicuramente faranno un tentativo per scaricare le proprie colpe su di te.
Prima ti trattano male per testarti, tu ti abbassi sempre piu alle pretese assurde e ti deprimi. Pensi che il problema sia tuo ma nella realta' il tuo "manipolatore emozionale" (tale definito da Susan Foward nei suio testi che vale la pena leggere) ti fa credere di non valere nulla per spremerti come un limone e buttarti quando non occorri piu' come una lattina di coca cola. Hai 2 possibilita', o chidui la bocca ti tappi il naso e sopporti sopporti (prima o poi ti non ce la farai), oppure chiudi tutto fai la valigia e te ne vai. Spiegare le tecniche di manipolazione in due righe e' dura ma ti consiglio di cercare attivamente altrove, chiudendo il rapporto appena puoi se non altro per la tua salute. P.S. Se decidi di andartene non ti far convincere a rimanere perche' sicuramente faranno un tentativo per scaricare le proprie colpe su di te.
concordo con luca, la cosa peggiore è che prima o poi comincerai a pensare che "loro" abbiano ragione.
Se ti può consolare, tutti quelli che frequentano questo forum, e hanno avuto modo di leggere i tuoi interventi, non credo proprio pensino che tu vali poco.
Non ti deprimere ma soprattutto stai all'erta e preparati al peggio (una mia amica è arrivata al punto di registrare i suoi incontri con i colleghi e il capo, in modo da avere più arnmi per controbattere). Purtroppo, è come la Legge di Murphy: se qualcosa può andare peggio, lo farà.
In bocca al lupo!
Se ti può consolare, tutti quelli che frequentano questo forum, e hanno avuto modo di leggere i tuoi interventi, non credo proprio pensino che tu vali poco.
Non ti deprimere ma soprattutto stai all'erta e preparati al peggio (una mia amica è arrivata al punto di registrare i suoi incontri con i colleghi e il capo, in modo da avere più arnmi per controbattere). Purtroppo, è come la Legge di Murphy: se qualcosa può andare peggio, lo farà.
In bocca al lupo!
Ciao, mi sento di consigliarti, da persona che c'è passata, di cercare un altro posto di lavoro dato che con questo genere di persone non c'è nulla che tu possa fare... Io inizialmente le provai tutte per adattarmi alla situazione pensando di essere io a sbagliare, cercando di fare ciò che mi veniva detto alla perfezione, poi, dopo molto tempo, ho capito di non poter fare nulla per modificare le cose perchè se ti si vuole trovare un difetto lo si può fare. Concordo sul fatto che sia una strategia di "spremitura", con tutte le persone che sono a spasso, se tu fossi così inetta, ti avrebbero licenziata e sostituita in un secondo... come mai sei ancora lì? Perchè con questi biechi trucchetti ti fanno sentire in colpa e ti legano a loro. Non chiederai mica un aumento? non sai neanche rispondere al telefono! Non perderci la salute, capisco che è difficile fregarsene, ma cerca altro e appena puoi mollali!
Bonaparte... A me vengono a spegnere la luce nell'antibagno perchè consuma!!! E io che la tengo accesa apposta perchè almeno non rischio di trovarmi qualcuno lì davanti quando sono al cesso... Poi chissà quanto consumerà un lumino da morto acceso per circa tre/quattro minuti... E guai a usare il telefono dell'ufficio per una cosa personale eh, anche ben fosse un emergenza! Spulciano tutte le bollette e si segnano i numeri che non conoscono x poi passare all'interrogatorio dei collaboratori! L'ultima di ieri è che sarebbe meglio se ci portassimo delle tazze da casa x bere, perchè i bicchieri di carta sono una spesa...
Fusilla:
Sul fatto che i bicchieri di carta sono una spesa posso anche condividere (io per bere riuso sempre lo stesso da tempo immemorabile) ma allora che comprino loro dei bicchieri di vetro ;-).
E poi, quella del telefono è veramente assurda, da morti di fame, spulciare tutti i numeri per poi interrogare i collaboratori... Gli costa di più il tempo perso che quei pochi spicci di telefono, e poi dai, un conto è telefonare tutti i giorni per un'ora al fidanzato, un altro telefonare a casa per chiedere se c'è bisogno di comprare due mele...
Sul fatto che i bicchieri di carta sono una spesa posso anche condividere (io per bere riuso sempre lo stesso da tempo immemorabile) ma allora che comprino loro dei bicchieri di vetro ;-).
E poi, quella del telefono è veramente assurda, da morti di fame, spulciare tutti i numeri per poi interrogare i collaboratori... Gli costa di più il tempo perso che quei pochi spicci di telefono, e poi dai, un conto è telefonare tutti i giorni per un'ora al fidanzato, un altro telefonare a casa per chiedere se c'è bisogno di comprare due mele...
Ily, io per mia natura non uso il telefono dell'ufficio (diciamo che sono una persona tranquilla, conosco i miei polli e non mi va di fare parole x queste stupidate...) però alle volte capita di avere il cellulare scarico e aver bisogno di avvertire casa che si tarda, ecc... Ma qui tra un po' ci scalano dallo stipendio la luce che consumiamo x lavorare!!!
...e io che pensavo di essere messa male...Spesso me la prendo perché magari mi fanno delle osservazioni sull'impaginazione di banali disegni, o su cose di grafica...A volte vorrebbero persino insegnarmi a prendere le misure e a segnarle sul foglio...roba da matti!!!Tante volte torno a casa davvero abbattuta e scoraggiata, sono continuamente in cerca di qualcosa di meglio ma per ora non ho trovato nulla. Di buono qui c'è che se ho bisogno di uscire prima o rientrare più tardi, nessuno mi dice nulla,non guardano quello che "consumo" anche se fondamentalmente la tirchiaggine ce l'hanno nel sangue!!!Ragazzi, ci passano anche l'acqua però!!!Che dire, considerando che c'è di peggio, io voglio lo stesso cambiare...e non vedo l'ora di venire via da questo posto!
...non posso crederci. E' come se questo post l'avessi scritto io!
Potrei passare ore a raccontarvi le cose + assurde...Ormai mi hanno convinta della mia incapacità, mi chiedo ogni giorno se nn ho sbagliato io, forse la materia è troppo difficile x me.
Hai tt la mia comprensione
Potrei passare ore a raccontarvi le cose + assurde...Ormai mi hanno convinta della mia incapacità, mi chiedo ogni giorno se nn ho sbagliato io, forse la materia è troppo difficile x me.
Hai tt la mia comprensione
Mi aggiungo alla schiera di tutti quelli che sono stati cazziati senza motivo! L'anno scorso lavoravo in uno studio con due architetti, perciò dovevo dividere il mio tempo tra i disegni di una e quelli dell'altra. Un giorno dovevo disegnare su dei files molto pesanti, ed essendo il computer un vero (scusate) CESSO, dovevo aspettare un'infinità prima che un file si aprisse e non vi dico quando disegnavo. Ad un certo punto mi chiama uno dei due architetti e mi chiede di fare una correzione ad un disegno così, dato che il computer sul quale lavoravo stava elaborando ho acceso l'altro computer per fare qusta correzione. Vi giuro che mi sembrava una cosa logicainvece di stare a non fare niente mentre il cesso elaborava....Non l'avessi mai fatto, l'architetto presente ha cominciato a urlare, gli è presa una crisi di gelosia, ha cominciato a dire che io davo sempre la precedenza alle richieste della sua collega, una cosa veramente imbarazzante. Io ho cercato di spiegare con tono calmo ma lei continuava ad urlare. Mi sono pentita di non averla mandata a quel paese, lo so fare benissimo, eppure in quel momento non ce l'ho fatta.
Ora che non lavoro più in quel posto, mi chiamano e mi dicono "mi raccomando fatti sentire lo sai che siamo affezionate a te".
MA VAFF....... .
Mi sono pentita di non essermi alzata e mandato tutti a quel paese.
La cosa triste è che questi tizi neanche si rendono conto di quanto sono MISERI!
Ora che non lavoro più in quel posto, mi chiamano e mi dicono "mi raccomando fatti sentire lo sai che siamo affezionate a te".
MA VAFF....... .
Mi sono pentita di non essermi alzata e mandato tutti a quel paese.
La cosa triste è che questi tizi neanche si rendono conto di quanto sono MISERI!
Ci sono passata anch'io. Però, forse sarò presuntuosa, ma non mi sono mai fatta prendere dai sensi di colpa e pensare che fossi io la causa.
Bonaparte, quando ci si sveglia ogni mattina con meno voglia di andare a lavorare, vuo dire che in quel posto non bisogna andarci più! Ti preannuncio che all'inziio, prima di trovare il lavoro che ti renderà felice, sarà dura, ma so che questo non ti può spaventare.
Una ragazza che non disdegna un secondo e anche un terzo lavoro per andare avanti, ha coraggio...:-)
Bonaparte, quando ci si sveglia ogni mattina con meno voglia di andare a lavorare, vuo dire che in quel posto non bisogna andarci più! Ti preannuncio che all'inziio, prima di trovare il lavoro che ti renderà felice, sarà dura, ma so che questo non ti può spaventare.
Una ragazza che non disdegna un secondo e anche un terzo lavoro per andare avanti, ha coraggio...:-)
Monty io in una situazione simile (con tanto di urla, strilli e insinuazioni di incapacità nei miei confronti) non mi ero trattenuta e ce l'avevo mandata, la "signora" :-) Anzi, in realtà avevo fatto di meglio: ce l'avevo mandata, mi ero messa la giacca e me ne ero andata, davanti a lei e alla sua stronza assistente che mi guardavano così O_o Poi, appena fuori mi ero accorta di essermi tenuta le chiavi dello studio, al che mi giro e torno indietro... Appena entro sorrisi a tremila denti e "lo sapevo che ci avresti ripensato, brava brava..." e io "no, mi ero tenuta le chiavi per sbaglio", posate le chiavi e uscita di nuovo! Ahahahahahahah ancora oggi se ci penso mi sento risollevare il morale!!!!
Mi sento confortato anche io :) .
Nell'ultimo posto dove lavoravo ad un cerot momento sono sparite l cialde del caffe', che poi ho scoperto essere gelosamente conservate sotto la scrivania della segretaria, alche il caffe' dopo pranzo me lo prendevo al bar, alla faccia del risparmio. Per non dire poi di una vaga minaccia di mandarmi via se non mi sarei presentato a lavorare il sabato: ho taciuto (perché la situazione era tale per cui una parola era poco e due erano troppe) tornato nella mia stanza, raccolte le mie cose me ne sono andato senza una parola; All'inizio il capo non ha capito, ma poi quando ha realizzato ha tentato di richiamarmi urlando dalla finestra, e li ho avuto una soddisfazione mai provata (non mi sono neanche girato). P.S. Visto il lauto stipendio tutti mangiavano in ufficio, ed ogni tanto supercafone diceva che in ufficio non si può sopportare la puzza di cibo.
Nell'ultimo posto dove lavoravo ad un cerot momento sono sparite l cialde del caffe', che poi ho scoperto essere gelosamente conservate sotto la scrivania della segretaria, alche il caffe' dopo pranzo me lo prendevo al bar, alla faccia del risparmio. Per non dire poi di una vaga minaccia di mandarmi via se non mi sarei presentato a lavorare il sabato: ho taciuto (perché la situazione era tale per cui una parola era poco e due erano troppe) tornato nella mia stanza, raccolte le mie cose me ne sono andato senza una parola; All'inizio il capo non ha capito, ma poi quando ha realizzato ha tentato di richiamarmi urlando dalla finestra, e li ho avuto una soddisfazione mai provata (non mi sono neanche girato). P.S. Visto il lauto stipendio tutti mangiavano in ufficio, ed ogni tanto supercafone diceva che in ufficio non si può sopportare la puzza di cibo.
Anche io ragazzi mi trovo in una situazione simile... addirittura mi si dice che comandi devo usare con autocad, e quali no, come mettere l'osnap... assurdo!!!
Sto cercando il modo migliore per non farmi venire un esaurimento nervoso!
La verità è che mi vorrei mettere in proprio ma visto che aria tira... e che ancora non ho clienti miei, sopporto, ma rispondo a tono a tutto ciò che mi viene detto! Intanto resto solo perchè mi pagano... e mi devo mantenere!!!
Sto cercando il modo migliore per non farmi venire un esaurimento nervoso!
La verità è che mi vorrei mettere in proprio ma visto che aria tira... e che ancora non ho clienti miei, sopporto, ma rispondo a tono a tutto ciò che mi viene detto! Intanto resto solo perchè mi pagano... e mi devo mantenere!!!
X alua
Assurdo, autocad è come un vestito: ognuno ha le sue procedure e io sarei lentissima se dovessi cambiare le mie!!! Ti dicono anche come respirare?!?
Assurdo, autocad è come un vestito: ognuno ha le sue procedure e io sarei lentissima se dovessi cambiare le mie!!! Ti dicono anche come respirare?!?
Mi aggiungo alla lista dei maltrattati. Ora ho iniziato ad adottare la seguente tecnica: ogni volta che urla lo guardo, gli sorrido, ridacchio e me ne vado. Lui resta spiazzato ogni volta e l'unica cosa che dice è: "ride?!?". Nell'attesa di trovare qualcosa di meglio (anche se inizio a dubitare che sia ovunque così) cerco di prendermela il meno possibile ma è dura, ogni giorno mi pesa sempre di più andare a lavorare e i dubbi sulle mie capacità, nonostante mi ripeta che le "osservazioni" idiote fatte da un idiota non hanno alcun significato, mi vengono.
Per la serie la taccagneria è di casa il mio capo non accenderebbe mai il riscaldamento, ha sempre caldo (forse perchè in ufficio ci sta ben poco) e pretende di lasciarmi al freddo e al gelo. Ho provato a passare giornate con giacca, guanti, sciarpa, cappello e abbigliamento a cipolla sotto perchè spegneva il riscaldamento. Un incubo.
Per la serie la taccagneria è di casa il mio capo non accenderebbe mai il riscaldamento, ha sempre caldo (forse perchè in ufficio ci sta ben poco) e pretende di lasciarmi al freddo e al gelo. Ho provato a passare giornate con giacca, guanti, sciarpa, cappello e abbigliamento a cipolla sotto perchè spegneva il riscaldamento. Un incubo.
Se vuoi, ti consiglio di tutelarti per un'eventuale causa futura:
- conserva tutte le email "non educate" del tuo capo;
- conserva ogni scritto/appunto/nota "non educata" del tuo capo che ti riguarda;
- appena arrivi in ufficio, manda una email (anche solo per dire che sei arrivata e che che farei abc) al capo e conservala (serve a dimostrare che tu eri puntuale;
- prima di spegnere il pc e prima di andare a casa, manda un'email al capo dicendo che hai finito e stai andando via e conservala (serve a dimostrare l'orario medio di consulsione della tua giornata lavorativa);
- inizia un giro di sedute di psicoterapica, te le fai prescrivere dal tuo medico di base e vai al consultorio di zona (costo irrisorio), parli, ti sfoghi e ti fai rilasciare i certificati;
- se hai un contratto dipendente, mettiti in malattia per periodi prolungati di tempo (in cui farai il giro di sedute di psicoterapia) e manda i certificati medici al tuo capo;
- quando non ce la fai più, raccogli tutto il materiale suddetto, fai incartare una bella istanza dal tuo avvocato (circa 1.000 euro), e chiedi danni morali e materiali, l'avvocato sparerà alto e si arriverà ad una contrattazione (capita 8 volte su 10).
Lo so, è brutto pensare in questi termini, ma è il caso di sapere quali sono tutti i nostri diritti da dipendneti e non da capi.
- conserva tutte le email "non educate" del tuo capo;
- conserva ogni scritto/appunto/nota "non educata" del tuo capo che ti riguarda;
- appena arrivi in ufficio, manda una email (anche solo per dire che sei arrivata e che che farei abc) al capo e conservala (serve a dimostrare che tu eri puntuale;
- prima di spegnere il pc e prima di andare a casa, manda un'email al capo dicendo che hai finito e stai andando via e conservala (serve a dimostrare l'orario medio di consulsione della tua giornata lavorativa);
- inizia un giro di sedute di psicoterapica, te le fai prescrivere dal tuo medico di base e vai al consultorio di zona (costo irrisorio), parli, ti sfoghi e ti fai rilasciare i certificati;
- se hai un contratto dipendente, mettiti in malattia per periodi prolungati di tempo (in cui farai il giro di sedute di psicoterapia) e manda i certificati medici al tuo capo;
- quando non ce la fai più, raccogli tutto il materiale suddetto, fai incartare una bella istanza dal tuo avvocato (circa 1.000 euro), e chiedi danni morali e materiali, l'avvocato sparerà alto e si arriverà ad una contrattazione (capita 8 volte su 10).
Lo so, è brutto pensare in questi termini, ma è il caso di sapere quali sono tutti i nostri diritti da dipendneti e non da capi.
Che tristezza! leggere questi post mi riporta indietro nel tempo e mi fa stare male da matti.
Inutile raccontare la mia esperienza, l'ho già fatto molto tempo fa, l'unica differenza con le storie lette è che il collega, perchè poi sono colleghi che mangiano alle nostre spalle, mi trattava alla pari, visto la miseria che mi dava e le presunte percentuali su lavori utopistici.
Io penso però una cosa, non si può stare anni a fare questa vita, a meno che non ci sia un lauto stipendio che ti fa passar sopra a tutto.
Io ho resistito 3 anni poi me ne sono andata sbattendo la porta e urlandogli addosso tutta la sua ignoranza e incompetenza in materia di architettura. Quando lo incontro da collega mi saluta con rispetto e io lo saluto appena e con indifferenza perchè ancora mi brucia il fatto che mi abbia sfruttata, non tanto nelle cose tecniche quanto nella progettazione, nelle mie idee (lui non sapeva progettare).
Bonaparte non so in che condizioni economiche sei e se rimani per i soldi ti capisco, ma cerca altro e appena puoi scappa perchè non si può lavorare così male.
Un saluto
Inutile raccontare la mia esperienza, l'ho già fatto molto tempo fa, l'unica differenza con le storie lette è che il collega, perchè poi sono colleghi che mangiano alle nostre spalle, mi trattava alla pari, visto la miseria che mi dava e le presunte percentuali su lavori utopistici.
Io penso però una cosa, non si può stare anni a fare questa vita, a meno che non ci sia un lauto stipendio che ti fa passar sopra a tutto.
Io ho resistito 3 anni poi me ne sono andata sbattendo la porta e urlandogli addosso tutta la sua ignoranza e incompetenza in materia di architettura. Quando lo incontro da collega mi saluta con rispetto e io lo saluto appena e con indifferenza perchè ancora mi brucia il fatto che mi abbia sfruttata, non tanto nelle cose tecniche quanto nella progettazione, nelle mie idee (lui non sapeva progettare).
Bonaparte non so in che condizioni economiche sei e se rimani per i soldi ti capisco, ma cerca altro e appena puoi scappa perchè non si può lavorare così male.
Un saluto
cosa sei and, un titolare che tratta male i collaboratori?
non c'è niente da ridere ed il "duro mondo del lavoro" non vuol dire sopportare soprusi e vessazioni!
io per fortuna sono rispettata nello studio dove lavoro e voglio dirvi che non sono tutti così male, cambiate nella speranza di trovare almeno un titolare che vi rispetti.
non c'è niente da ridere ed il "duro mondo del lavoro" non vuol dire sopportare soprusi e vessazioni!
io per fortuna sono rispettata nello studio dove lavoro e voglio dirvi che non sono tutti così male, cambiate nella speranza di trovare almeno un titolare che vi rispetti.
x AND
Al di la delle ovvie considerazioni sul rispetto dovuto a TUTTI gli esseri umani, sopratutto se lavorano per te, voglio precisare una cosa: maltrattare i dipendenti o i collaboratori è un atteggiamento professionalmente molto miope, perchè lede la loro produttività. Un collaboratore soddisfatto, valorizzato (si, anche economicamente) e motivato rende molto di più di un collaboratore frustrato e malpagato, sarà più disposto a fare straordinari ecc.
Un collaboratore frustrato e giù di morale, poi, tenderà a somatizzare o a essere sempre teso e stressato, ammalandosi al primo raffreddore e quindi facendo molte assenze. Infine, scapperà alla prima occasione, e il titolare dovrà ricominciare da capo con il sostituto, che non sarà a regime al 100% fin da subito.
Infine, trovo assurdo imporre dei modi di lavoro, che non vuol dire ad esempio usare tutti gli stessi layer o gli stessi retini, ma decidere addirittura quale comando usare con autcad o in che ordine fare le cose se, ad esempio, si fa una DIA: ognuno le cose le fa a modo suo e di solito ha già ottimizzato i tempi sul suo metodo collaudato...
Al di la delle ovvie considerazioni sul rispetto dovuto a TUTTI gli esseri umani, sopratutto se lavorano per te, voglio precisare una cosa: maltrattare i dipendenti o i collaboratori è un atteggiamento professionalmente molto miope, perchè lede la loro produttività. Un collaboratore soddisfatto, valorizzato (si, anche economicamente) e motivato rende molto di più di un collaboratore frustrato e malpagato, sarà più disposto a fare straordinari ecc.
Un collaboratore frustrato e giù di morale, poi, tenderà a somatizzare o a essere sempre teso e stressato, ammalandosi al primo raffreddore e quindi facendo molte assenze. Infine, scapperà alla prima occasione, e il titolare dovrà ricominciare da capo con il sostituto, che non sarà a regime al 100% fin da subito.
Infine, trovo assurdo imporre dei modi di lavoro, che non vuol dire ad esempio usare tutti gli stessi layer o gli stessi retini, ma decidere addirittura quale comando usare con autcad o in che ordine fare le cose se, ad esempio, si fa una DIA: ognuno le cose le fa a modo suo e di solito ha già ottimizzato i tempi sul suo metodo collaudato...
ragazzi vi ringrazio tantissimo, ho trovato molte delle vostre risposte incoraggianti... una cosa che in questi giorni mi sono chiesta é: nelle mie varie esperienze lavorative (bar, scuola, edilizia, lezioni varie e architettura...) perchè ho riscontrato questo atteggiamento di "mobbing" solo nel settore "architettura"? è una pura conicidenza? speriamo di sì, atrimenti vale proprio la pena fare le valigie o lavorare da soli, anzi, in isolamento!!!
scusate, la risata era ironica e non certo per prendere in giro nessuno. Volevo solo sottolineare che purtroppo credo che ogni tanto tocca pure tapparsi il naso. Non sono un titolare che tratta male i collaboratori, ma sul lavoro c'e' chi fa il dipendente, attende la fine del mese per lo stipendio, e chi invece fa l'imprenditore di se stesso e mette in gioco il suo nome e il suo denaro. Concordo che non sia corretto trattare "male" i collaboratori, ma avere regole chiare che tutti debbono rispettare mi sembra nelle assolute liberta' del datore di lavoro. Provate ad andare in un megastudio come Foster o simili e vedrete che cosa vuol dire lo studio/azienda.. per finire: un consiglio a tutti i depressi e sofferenti: provate a parlare con i vostri capi. Ogni tanto basta anche un po di coraggio e "spina dorsale" per farsi rispettare.