Personalmente (si sarà capito da altri post), ho studiato architettura ma non faccio l'architetto, lavoro in una piccola azienda di serramenti. Non è mia intenzione sbandierare i fatti miei, ma oggi sono avvilita per l'ennesima volta, ed è una volta di troppo.
I tempi sono duri per tutti, lo sapete. Spesso partecipiamo a gare che riguardano, ovviamente, facciate e rifacimenti di infissi, e oggi sto analizzando del materiale di un bellissimo, in teoria, progetto. Il progettista è famoso a livello nazionale e anche qualcosa di più, non un personaggio molto limpido ma insomma famoso, con uno studio suddiviso in due città e numerosi collaboratori. Il progetto, ripeto, è bello, con buone idee.
Ma ragazzi, tutto il resto è un disastro. Il CME è pieno di errori, anche di ortografia. Le descrizioni nel CME non corrispondono al capitolato tecnico, il capitolato non corrisponde ai disegni, addirittura ci sono errori nei singoli disegni tra la rappresentazione dei particolari in sezione orizzontale e verticale. Ci sono tanti di quegli svarioni che non so nemmeno da che parte iniziare a descriverli: vetri che nel disegno sono indicati con determinate caratteristiche, nel CME ne hanno altre, addirittura tre valori diversi di trasmittanza richiesta nella stessa pagina (ah, i danni del "copia e incolla"!!!). I disegni SEMBRANO bellissimi, poi vai a vedere i dettagli e trovi un vetro con la campitura di una tenda, la tenda con una misura riportata evidentemente impossibile; la stessa tenda in Capitolato è oscurante, nel disegno è veneziana, nel CME è solo segnalata.
Se mettessi un segno rosso per ogni cosa che non va, consumerei la penna.
E si tratta solo degli errori che io noto, che non mi posso ancora definire esperta! Per non parlare del materiale di altre gare o progetti privati in cui mi imbatto ogni giorno. Come si può fare un preventivo attendibile in queste cindizioni?
Nell'ambiente sento sempre parlare dell'inettitudine degli architetti, e di quanto è scaduto il livello dei progettisti in generale (ebbene si, anche di ingegneri e geometri!!).
Nell'intestazione dei disegni sono segnalati i 5 progettisti responsabili e i 7 collaboratori. Scusate la lunghezza dello sfogo, ma vi giuro che vedendo questo progetto mi vergogno per loro.
personalmente credo che ci sia una cultura del lavoro sempre + deteriorata a tutti i livelli, dal progettista al falegname... (la settimana scorsa ho notato un errore ridicolo su un atto notarile -la provincia del comune del lotto rogitato-) chi lavora impegnandosi con precisione e diligenza è sempre meno premiato, anzi, molte volte viene visto come un perditempo e denaro, quindi in nessuna professione si stanno affinando e coltivando queste particolarità... ho una sorella infermiera che mi racconta di errori ed imperfezioni in sala operatoria e l' atteggiamento è comune :( , l'unica soluzione sarebbe mettersi a premiare i BUONI lavori, senza pensare a secondi fini, bisognerebbe ricominciare da 0 insomma...
benvenuta al club!
mi é capitato di vedere episodi di scadimento dei progettisti, ma secondo me riguarda un problema a monte, non a valle.
voglio dire che molto spesso lo scadimento é dovuto al fatto che tanti professionisti della vecchia scuola (carta e china) non si sono voluti tenere in aggiornamento, perchè aggiornarsi COSTA!
si affidano a noi giovani perchè non hanno quelle capacità che servono nel mondo in cui viviamo, e gli errori sono dettati soprattutto dalla mancanza di controllo da parte loro...
mi é capitato di vedere episodi di scadimento dei progettisti, ma secondo me riguarda un problema a monte, non a valle.
voglio dire che molto spesso lo scadimento é dovuto al fatto che tanti professionisti della vecchia scuola (carta e china) non si sono voluti tenere in aggiornamento, perchè aggiornarsi COSTA!
si affidano a noi giovani perchè non hanno quelle capacità che servono nel mondo in cui viviamo, e gli errori sono dettati soprattutto dalla mancanza di controllo da parte loro...
Io invece penso che gli errori derivino sopratutto:
1) dalla FRETTA, perchè spesso si prendono troppi lavori con tempi di consegna troppo ristretti: questo causa la mole immensa di straordinari (spesso non pagati) che molti di noi devono fare (io no per fortuna).
2) dalla STANCHEZZA, perchè è ovvio che chi guadagna pochissimo o nulla, chi è stanco perchè lavora troppo, chi è sempre sotto pressione perchè ci sono mille urgenze, chi sta facendo lo straordinario (magari gratis) ma non vede l'ora di tornare a casa sua sia meno portato ad esempio a correggere gli errori di italiano di una relazione o ricontrollare la correttezza di tutti i calcoli.
3) dalla PROLIFERAZIONE BUROCRATICA, che spesso ti porta a sbagliare perchè ci sono mille disegni da allegare, o moduli complicatissimi che è praticamente impossibile completare correttamente in temi rapidi, o da norme fumose difficilissime da interpretare.
poi cero, c'è una cialtronaggine, approssimazione e pressapochismo che invadono tutti i campi: reduci di "Amici" e "Xfactor" che vogliono andare a San Remo insieme ad artisti navigati che cantano da vent'anni, ragazzotti (giacca firmata, capelli col gel, cravatta col nodo largo, telefonino all'ultimo grido - sembrano tutti clonati) che si improvvisano agenti immobiliari senza saperti dire se un appartamento è abusivo oppure no, muratori di nazionalità incerta che non sanno stuccare correttamente una mattonella...
1) dalla FRETTA, perchè spesso si prendono troppi lavori con tempi di consegna troppo ristretti: questo causa la mole immensa di straordinari (spesso non pagati) che molti di noi devono fare (io no per fortuna).
2) dalla STANCHEZZA, perchè è ovvio che chi guadagna pochissimo o nulla, chi è stanco perchè lavora troppo, chi è sempre sotto pressione perchè ci sono mille urgenze, chi sta facendo lo straordinario (magari gratis) ma non vede l'ora di tornare a casa sua sia meno portato ad esempio a correggere gli errori di italiano di una relazione o ricontrollare la correttezza di tutti i calcoli.
3) dalla PROLIFERAZIONE BUROCRATICA, che spesso ti porta a sbagliare perchè ci sono mille disegni da allegare, o moduli complicatissimi che è praticamente impossibile completare correttamente in temi rapidi, o da norme fumose difficilissime da interpretare.
poi cero, c'è una cialtronaggine, approssimazione e pressapochismo che invadono tutti i campi: reduci di "Amici" e "Xfactor" che vogliono andare a San Remo insieme ad artisti navigati che cantano da vent'anni, ragazzotti (giacca firmata, capelli col gel, cravatta col nodo largo, telefonino all'ultimo grido - sembrano tutti clonati) che si improvvisano agenti immobiliari senza saperti dire se un appartamento è abusivo oppure no, muratori di nazionalità incerta che non sanno stuccare correttamente una mattonella...
IO credo che la qualita' viene se abbiamo un compenso adeguato ed una certezza per il futuro, se nel progetto i collaboratori sono 7 nella realta' saranno molti di piu' e molti sono giovani e malpagati con collaborazioni varie. Non c'è piu' la cultura di prendere una persona per formarla e farne tesoro, io stesso cambio sempre posto di lavoro non per il fatto che il lavoro non piaccia (anche se accetto cose che a volte ben poco hanno con i miei studi) ma per il fatto che mi pagano troppo poco e di conseguenza prima di un anno me ne vado altrove dove magari danno 100euro in piu, che non sono tanti ma su una base misera influiscono molto.
questo scadimento lo noto ormai da anni, ma qui è talmente esagerato che mette i brividi.
Avete ragione tutti, naturalmente. Solo un appunto per francesco: c'è un problema effettivamente grave, che non riguarda solo l'architettura, di insegnamento. Voglio dire, ci sono stati per decenni dei pessimi insegnanti (lo sappiamo tutti) che hanno insegnato male e quindi degli alunni che hanno imparato male. Ora ci troviamo nella situazione che non esiste più la trasmissione del sapere. Non so se mi spiego: non avendo imparato bene, non si sa più neanche trasmettere quello che si sa, e questo a tutti i livelli (dal carpentiere al muratore al geometra al professore...); tra l'altro il titolare dell studio è pure professore, ma è evidente che i disegni non li ha mai visti. O forse li ha visti ma non ha notato niente. Quindi ti dico: a me va benissimo che un buon vecchio professionisti disegni a china, non ci vedo niente di sbagliato; il problema è il controllo. Anzi, ho l'impressione che il disegno tramite cad faccia perdere il contatto con la realtà talvolta. In cantiere una eventuale modifica non la puoi fare al cad, ci vuole carta e matita.
Avete ragione tutti, naturalmente. Solo un appunto per francesco: c'è un problema effettivamente grave, che non riguarda solo l'architettura, di insegnamento. Voglio dire, ci sono stati per decenni dei pessimi insegnanti (lo sappiamo tutti) che hanno insegnato male e quindi degli alunni che hanno imparato male. Ora ci troviamo nella situazione che non esiste più la trasmissione del sapere. Non so se mi spiego: non avendo imparato bene, non si sa più neanche trasmettere quello che si sa, e questo a tutti i livelli (dal carpentiere al muratore al geometra al professore...); tra l'altro il titolare dell studio è pure professore, ma è evidente che i disegni non li ha mai visti. O forse li ha visti ma non ha notato niente. Quindi ti dico: a me va benissimo che un buon vecchio professionisti disegni a china, non ci vedo niente di sbagliato; il problema è il controllo. Anzi, ho l'impressione che il disegno tramite cad faccia perdere il contatto con la realtà talvolta. In cantiere una eventuale modifica non la puoi fare al cad, ci vuole carta e matita.