Ciao a tutti!
Avevo letto da qualche parte (sul sito del CENED?) un elenco della documentazione da conservare per ogni certificazione eseguita. Ora però non riesco più a trovarlo da nessuna parte.
Normalmente cerco di raccogliere più documenti possibili, ma molto spesso non sono disponibili.
Sapete se c'è una lista con la "documentazione obbligatoria" da conservare per ogni ACE?
Grazie.
m.
marta : [post n° 290922]
ACE regione Lombardia, documenti da conservare in archivio
io faccio sempre una copia dell'attestato anche per me e conservo ricevuta acquisto codice ace e ricevuta invio (però in piemonte)...poi copia della planimetria e visura.
foto a testimonianza dell'avvenuto sopralluogo, copia della prova fumi (spesso solo sottoforma di foto), schede tecniche relative all'impianto (quelle sull'involucro solo se certifico nuova costruzione), appunti con rilievo dei terminali (se non pannelli a pavimento, a soffitto o a parete), minute e calcoli relativi alle ipotesi di miglioramento, preventivo, parcella pro forma e, naturalmente, fattura.
Normalmente tutto quello che "produco" io lo conservo.
Cioè foto, appunti, misure del rilievo, eventuali mail o traccia di conversazioni telefoniche (per esempio ho parlato con il tale, manutentore dell'impianto, e mi ha confermato che le tubazioni non sono state rifatte / non sono isolate).
Poi conservo l'allegato F (fotocopia o foto), e mi scarico da internet le schede tecniche dei vari elementi.
Il dubbio mi è venuto per quanto riguarda documentazioni come la mappa catastale: è obbligatoria? molte volte chi affitta un appartamento non ce l'ha, e se ne accorge solo dopo un po'.
E' sufficiente la pianta che ho ottenuto con il mio rilievo?
sono in Lombardia, e tra le cose che devo verificare, direi che non c'è la conformità dello stato di fatto con la mappa catastale (per esempio se sono state spostate pareti), ma la conformità con la destinazione catastale (cosa non tanto fattibile, la maggior parte delle volte il sopralluogo viene fatto in appartamenti/uffici completamente vuoti).
In ogni caso, grazie a tutti!
m.
Cioè foto, appunti, misure del rilievo, eventuali mail o traccia di conversazioni telefoniche (per esempio ho parlato con il tale, manutentore dell'impianto, e mi ha confermato che le tubazioni non sono state rifatte / non sono isolate).
Poi conservo l'allegato F (fotocopia o foto), e mi scarico da internet le schede tecniche dei vari elementi.
Il dubbio mi è venuto per quanto riguarda documentazioni come la mappa catastale: è obbligatoria? molte volte chi affitta un appartamento non ce l'ha, e se ne accorge solo dopo un po'.
E' sufficiente la pianta che ho ottenuto con il mio rilievo?
sono in Lombardia, e tra le cose che devo verificare, direi che non c'è la conformità dello stato di fatto con la mappa catastale (per esempio se sono state spostate pareti), ma la conformità con la destinazione catastale (cosa non tanto fattibile, la maggior parte delle volte il sopralluogo viene fatto in appartamenti/uffici completamente vuoti).
In ogni caso, grazie a tutti!
m.
attenzione: la verifica che devi fare tu per la certificazione è la conformità della DESTINAZIONE catastale con la destinazione 'termica' (quella del DPR 412/93) e non le varie pareti.... ovvero se hai un ufficio in un alloggio A/2 è una difformità perchè l'ufficio è E.2 per gli aspetti termici e A10 catastale (quindi kWh/mca) mentre la residenza è E.1 termico e A2 catastale (quindi kWh/mqa)
bye bye
bye bye